In volo verso Sidney, il Papa punta il dito sullo scandalo dei preti pedofili |
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... che contraddice la santità”. E Benedetto XVI ricorda che negli Usa è stato”portato a parlare degli abusi per la centralità del tema in America», aggiungendo che «anche in Australia sarà lo stesso”. Si tratta di un segnale importante per l’Australia: i cattolici in Australia sono circa 5,1 milioni, pari al 28 per cento della popolazione. Ma lo stato australiano è stato sottoposto a una crescente secolarizzazione. Tale che, nel 2005, è nato in Australia un Partito Laico (questo è il nome) che si pone come obiettivo la separazione tra stato e chiesa e l’affermazione delle libertà individuali. Proprio alla secolarizzazione crescente in corso fanno riferimento alcune delle preghiere della Gmg pubblicate sul sito del Vaticano. E la protesta è montata proprio in occasione di questa Gmg: le vittime di abusi sessuali da parte di religiosi accoglieranno il Papa che arriva a Sydney una t-shirt con cui si condanna lo scandalo dei preti pedofili. La protesta contro la visita del Papa in Australia parte dall’associazione ‘Broken Rites Australia’, che raccoglie le famiglie e le vittime di abusi sessuali. La maglietta riprodurrà i nomi dei 107 preti cattolici australiani che sono stati condannati dalla corte per casi di pedofilia e abusi sessuali, raccolti dall’associazione dal 1993, anno della sua istituzione. “Ma la maglietta è così grande da contenere tutti i 107 nomi?”, si domanda provocatoriamente l’associazione. Sotto i nomi, la t-shirt riprodurrà la scritta “107 preti condannati per crimini sessuali”. Benedetto XVI ne è consapevole: “Lo scandalo dei preti pedofili – ha detto sull’aereo - ha avuto molta eco nell’opinione pubblica. Ne parlai negli Stati Uniti, ne parlerò anche in Australia. Perchè è essenziale per la Chiesa - ha detto il Pontefice - rappacificare, prevenire, aiutare e vedere la colpa insita in questo problema". Rappacificare, prevenire aiutare e vedere la colpa: quattro verbi corrispendenti alle quattro "direzioni" nelle quali la Chiesa ed il Vaticano intendono muoversi per combattere e debellare definitivamente questi gravissimi comportamenti. Il Papa ha anche commentato i risultati del recente G8, invitando tecnici e politici a rispondere alla rispondere “alla grande sfida ecologica”, che ha preannunciato sarà “molto presente” alla Gmg, “perché lo Spirito Santo è creazione e c'è una nostra responsabilità nei confronti della Creazione: non ho la pretesa di intervenire su questioni tecniche e politiche, ma la Chiesa deve dare gli impulsi essenziali perché la politica sia capace di rispondere a questa grande sfida”. “Dobbiamo – ha aggiunto Ratzinger - riscoprire la nostra responsabilità e trovare la capacità etica per uno stile di vita, necessario se vogliamo cambiare e risolvere e trovare soluzioni positive. Dobbiamo risvegliare le coscienze, vedere il grande contesto ma le risposte le devono trovare la politica e gli specialisti». Rubrica a cura del dott. Andrea Gagliarducci ( Indirizzo e-mail protetto dal bots spam , deve abilitare Javascript per vederlo ) |
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