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Madre Maria Oliva Bonaldo, Maddalena Volpato e gli Angeli PDF Print E-mail
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Madre Maria Oliva Bonaldo, Maddalena Volpato e gli AngeliMaria Oliva Bonaldo è la Fondatrice delle Suore Figlie della Chiesa, nasce il 26 marzo 1893 a Castelfranco Veneto (TV). Nel 1913 durante la processione del Corpus Domini riceve dal Signore l’ispirazione dell’Opera delle Figlie della Chiesa. Per obbedienza ai suoi direttori spirituali entra nell’Istituto delle Suore Canossiane dove ricopre importanti incarichi di superiora. Nel 1938 inizia a Roma l’esperimento del nuovo Istituto delle Suore Figlie della Chiesa che nel 1946 riceve l’approvazione diocesana a Venezia. Madre Maria Oliva, per espresso desiderio del papa Pio XII, fa la professione perpetua dell’Istituto delle Figlie della Chiesa e ne diventa la Superiora generale che riceverà l’approvazione pontificia nel 1957. La madre muore il 10 luglio 1976. Fu devota agli angeli ed in modo particolare all’arcangelo Raffaele, infatti il 24 ottobre del 1928, madre Oliva aveva fatto la sua professione perpetua nel già citato ...

... Istituto delle Suore Canossiane e nel 1944, madre Oliva riteneva di essere stata miracolosamente salvata dall’Arcangelo dagli zoccoli di un cavallo che si era imbizzarrito e di questo singolare episodio, la madre, in onore di san Raffaele, aveva fatto fare un bassorilievo, negli anni 50-60 nel cortile del giardino della Casa generalizia.

La Madre era talmente devota a san Raffaele arcangelo che anche negli ascensori faceva mettere l’icona dello spirito celeste perché diceva che anche prendere un ascensore era sempre come fare un viaggio. Inoltre regalava a tutti i benefattori dell’Istituto una stampa che raffigurava i 3 Arcangeli Michele, Gabriele e Raffaele. Nell’estate-autunno del 1958 scrisse a Lourdes la breve biografia della Serva di Dio Maddalena Volpato (1918-1946) che nel 1943 fece il suo ingresso tra le Figlie della Chiesa. La Madre, nella sua piccola Biografia raccontò che Maddalena entrò in comunità il 23 ottobre 1943 e lei l’accolse dicendole: “Che gioia, signorina, proprio oggi, primi Vespri di san Raffaele!”. Riguardo la devozione di Maddalena verso san Raffaele che gli era stata inculcata da Madre Maria Oliva Bonaldo, un’altra postulante delle Figlie della Chiesa raccontò: “la sua pietà era semplice, la Madre ci aveva insegnato fin dai primi giorni, con l’amore a Gesù e a Maria, anche una tenera devozione ai santi angeli e Maddalena li invocava con affetto fraterno. A proposito del suo Arcangelo sono stata presente a un grazioso avvenimento.

Mi trovavo con lei una sera: eravamo ancora postulante e stavamo percorrendo in bicicletta un lungo tratto di strada che ci separava dalla casetta di sfollamento aperta nell’ottobre del 1943 a Morgano di Treviso. Era scoppiato un grande temporale e la strada, fiancheggiata dai fossati pieni, era tutta buche e pozzanghere. Temevamo di cadere ad ogni istante, perché eravamo cariche; la notte si faceva buia e pregavamo san Raffaele e gli angeli di aiutarci. Le strade non erano illuminate per il coprifuoco e solo la bicicletta di Maddalena aveva un fanaletto, ma non funzionava. Ad un certo momento, in  una svolta brusca, dopo un’invocazione, non si sa come, scattò la molletta e si accese il fanale! Solo gli angeli potevano averlo acceso, perché, quando nelle vicinanze del paese la strada si fece più praticabile, il fanaletto si spense da solo” (Madre Maria Oliva Bonaldo, Maddalena, Editrice Istituto Suore Figlie della Chiesa, Roma 1996, pp. 41-42).

Potremmo dilungarci ulteriormente con altri mistici devoti a San Raffaele, come ad esempio il Beato Rosmini, Fondatore dell’Istituto della Carità che aveva progettato un Collegio medico dedicato a san Raffaele Arcangelo, oppure Don Dolindo Ruotolo che diceva di scrivere i suoi commenti esegetici ispirati da un angelo del quale, non faceva il nome ma che aveva fatto capire essere san Raffaele e tante altre figure ma ci fermiamo qui perché abbiamo dimostrato che in 2000 anni di storia della santità san Raffaele ha avuto sempre dei grandi estimatori e imitatori nell’amore a Dio e dei fratelli sofferenti.

Don Marcello Stanzione (Ri-Fondatore della M.S.M.A.)

 
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