San Giovanni Crisostomo che la Chiesa festeggia il 13 settembre, nacque in Antiochia nel 350 e morì a Comana il 14 settembre 407, fu vescovo della capitale imperiale di Costantinopoli, Primate della Chiesa d’Oriente, ed era un uomo dall’integrità morale assoluta. Integerrimo, dotto, brillante, le sue capacità oratorie lo hanno reso il più perfetto ed elegante fra i Padri Greci. Giovanni Crisostomo è passato alla storia come l’uomo della Bocca d’oro, l’appellativo che i Bizantini gli hanno attribuito tre secoli dopo la sua morte. Votato alla vita spirituale sin dall’infanzia, trascorsa insieme alla madre Antusa ad Antiochia, in Siria, Giovanni si lasciò sedurre dalla vita eremitica: trascorse sei anni nel deserto, di cui due all’interno di una caverna che gli provocò una malattia allo stomaco, ma la sua indole lo chiamò presto verso compiti più alti. La sua anima reclamava giustizia verso la parola di Dio che rischiava di essere avvelenata dalle eresie dilaganti, dalla bassezza dei costumi, ... |
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San Paolo, Brasile, tredici candeline per il gay pryde, tra un milione circa di persone. A parte lo spiacevole episodio della bomba, che a chiusura ha coinvolto 21 feriti. Un modo per urlare la dignità dei diritti e per sfoggiare la diversità. Stavolta più che mai colorata. Si sa, il Brasile, per antonomasia la Terra del folklore. Variopinto il corteo, stigmatizzante tra oscenità ed ostentazione, quasi un privilegio la diversità. Ma la tematica tratta ben altro. E le associazioni di categoria, militanti da anni, per veder non sconfessate le proprie idee, ma elevati i propri privilegi, in barba ad ogni etica moralistica e ad ogni religiosità cattolica, da tempo non l’ hanno afferrato. Continuano a sbeffeggiare la loro sessualità, nel momento in cui la impongono forzatamente. Omosessualità ed eterosessualità, due aspetti della sfera umana. La prima, da sempre esistita, oggi in avanscoperta per la sua legittimazione. Addirittura si pretende che passi naturale, l’innaturale. E che il presidente “abbronzato”, ... |
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Pier Damiani, Vescovo, cardinale, monaco e infine Dottore della Chiesa fu uno degli intellettuali di spicco del secolo XI e uno dei maggiori antesignani della Riforma Gregoriana. Nacque a Ravenna nel 1007 in una famiglia numerosa e rimase orfano fin da bambino. Lo allevò la sorella Roselinda e lo adottò come figlio il fratello maggiore, Damiano, motivo per cui venne chiamato Pier Damiani. Egli sentiva profondamente la mancanza del padre e della madre tanto che, secondo quanto si racconta, mentre era ancora fanciullo e molto povero, quando trovava una moneta, anziché tenersela, la dava a un sacerdote, affinché celebrasse una santa Messa per i propri genitori defunti. Rivelò ben presto un’intelligenza straordinaria e il fratello maggiore, che era arciprete di Ravenna, si adoperò per fornirgli i mezzi per studiare prima a Faenza e poi a Parma. Divenuto docente dell’Università di Parma, accadde a Pier Damiani un fatto determinante per la sua vita: mentre stava a pranzo, ... |
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Riguardo all’omosessualità oltre alla condanna dei Padri e dei Dottori della Chiesa, si aggiunse, fin dai primi secoli, quella, costante, di tutti i concili, dei Papi e del Diritto Canonico. Fin dal 305, il Concilio di Elvira in Spagna dispose, al canone 71, che agli “stupratori di ragazzi” venisse negata la santa comunione anche se in punto di morte (cfr. Canones Aspostolorum et Conciliorum, pars altera, p. 11). Le pene canoniche di penitenza vennero poi stabilite nel 314 dal Concilio di Ancyra, al canone 16. Il XVI Concilio di Toledo, tenutosi nel 693, al canone 3 condannò la pratica omosessuale come un vero e proprio crimine punibile con sanzioni giuridiche: il reo se chierico, veniva ridotto allo stato laicale e condannato all’esilio perpetuo, mentre se laico, veniva scomunicato e, dopo aver subito la pena delle verghe, veniva anch’esso esiliato (Conciliorum, oecumenicorum collectio, vol. XII, col. 71). Successivamente nel Concilio di Neplusa, tenutosi in Terrasanta nel 1120, vennero stabilita ... |
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Caterina nasce a Siena nel 1347. Ultima dei venticinque figli del tintore Jacopo Benincasa, a dodici anni è promessa a un giovane senese, ma la giovane rifiuta il matrimonio combinato dai genitori (secondo le consuetudini del tempo), e per apparire meno bella si taglia i capelli. La reazione dei genitori è molto dura: la obbligano ai lavori più umili e pesanti. La punizione familiare cessa quando il padre, vedendola pregare, si rende conto che non è come le altre figlie. Libera di seguire la sua strada, veste l’abito delle Mantellate del Terzo Ordine domenicano e per tre anni si ritira in silenzio quasi assoluto nella sua casa. A vent’anni le appare Gesù con Maria e altri santi, le pone l’anello nunziale al dito e, in una successiva visione, le chiede di dedicarsi al rinnovamento della Chiesa. Caterina inizia così il suo impegno nella vita pubblica, percorrendo le strade non solo della Torino e dell’Italia. Numerose personalità del tempo, uomini e donne, politici e cardinali, religiosi e laici, sono ... |
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Santa Ildegarda di Bingen, proclamata da Benedetto XVI Dottore della Chiesa il 7 ottobre 2012 e che la liturgia ricorda sul calendario dei santi il 17 settembre, nasce a Bermerscheim, non lontano da Magonza, nel 1098, da genitori nobili che la avviano alla vita religiosa, scegliendo per lei la reclusione fin da bambina nella cella di Jutta di Spanheim, monaca eremita da cui fui educata alla vita religiosa, tale luogo, dipendente dal monastero benedettino di Disbodenberg, suscitò interesse e la popolazione di monache crebbe al punto che quando Idelgarda prese i voti, nel 1113 circa, la cella si era ormai trasformata in una piccola comunità, quasi un secondo monastero annesso al primo, di cui ella prese la guida nel 1136. caratteristica singolare della vita religiosa fu soprattutto la sua capacità di ricevere visioni divine; e , sapere che la prima visione sia avvenuta a 5 anni, la vera svolta fu ben più tardi, a 42 anni, come lei stessa ricorda nella sua prima opera profetica, Scivias (acronimo di Scivo vias Domini): “Si manifestò una luce ignea abbagliante, che venendo dal cielo che si era aperto, infiammò completamente il mio cervello e come una fiamma che non brucia ma riscalda, detto fuoco completamente al mio cuore e al mio petto (…). E immediatamente diventai sapiente nell’interpretazione dei libri sacri”. ... |
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Una delle ragioni che ci ha spinto a realizzare questo sito è (lo abbiamo accennato nella pagina introduttiva) il gravissimo processo di scristianizzazione in atto unito al progressivo e strisciante avanzare di una pericolosissima forma di religiosità che degrada la religione ad un'attività qualsiasi, alla stessa stregua (o poco più) dello sport o della moda. ll grande successo delle nuove e numerosissime religiosità si deve al fatto che non pretendono di orientare la cultura: o si crede senza appartenere oppure si crede in forme religiose non strutturate o non istituzionalizzate. Questo atteggiamento porta ad uno spiccato individualismo non raramente privo di una certa ambiguità. Il mondo religioso diviene quindi una sorta di grande bazar, come in una sorta di grande supermarket, ciascuno si costruisce la propria religione personale, scegliendo e fondendo in maniera sincretistica diversi elementi che vengono tratti dall’enorme offerta ... |
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TERLIZZI - Incredibile! È proprio quando father Tony Adams pronuncia: «Sì, ho fatto sesso in Vaticano» che il cielo comincia a buttar giù una pioggia biblica. Come quando nell’iconografia popolare tu pronunci una bestemmia e Dio ti squarcia il cielo con un fulmine ammonitore. Comincia così, nella splendida cucina di pietra di Villa Cappelli, a Terlizzi, sulla millenaria via Traianea, il nostro incontro con Tony Adams, 71 anni, nato in Connecticut. Sacerdote. Dichiaratamente omosessuale. E da quattro anni sposato con il suo compagno di una vita. Sposato, sì. Gay, sì. Nonché sacerdote.
Tony, ma è sicuro che il Vaticano non l’abbia ancora cacciata? «Sì, sicurissimo» ...
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ALLA CONQUISTA DEL SENSO DELLA VITA L'interesse delle sette è in primo luogo la soddisfazione delle attese dell'individuo. Parrebbe in questo senso interessante introdurre questo capitolo con gli scritti di un guru che accosta questa vasta nozione col "senso della vita". Daisaku Ikeda, della Soka Gakkaï, ci permette di valutare con un poema la padronanza di un linguaggio che si deve nel cernere le aspirazioni degli uomini. Al lettore, Civilizzazione di oggi, civilizzazione moderna che ha ucciso nell'uomo la ricchezza, la bellezza del suo mondo interiore. Un mondo divenuto sempre più sterile. Che una sola riga, una sola frase della mia prosa possa toccare il cuore di colui che mi leggerà, risvegliarlo alla vita nell'emozione di una scoperta essenziale, la scoperta del perché e del come della sua esistenza. A colui che conosce i turbamenti e le maree di quest'epoca, le rivolte e le rivoluzioni, occorrono delle finalità. Gli occorre, se non vuole essere trascinato molto lontano, lontano da ... |
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