Teresa Musco, morta nel 1976 all'etá emblematica di trentatré anni, é una grande mistica cattolica dell’età contemporanea che si è offerta come anima vittima in riparazione dei peccati dell’umanità.. Teresa nacque il 7 giugno 1943 in una povera casa a Caiazzo in provincia di Caserta. I genitori di Teresa Salvatore e Rosa Zullo che hanno messo al mondo dieci figli, di cui quattro morti in tenera età, sono poverissimi e, fin dall'etá di sette anni, la ragazzina deve prendersi la sua parte di lavori domestici ed occuparsi dei suoi fratellini. L’infanzia della bambina fu segnata da numerosi traumi che le diedero un grande senso di responsabilità nell’aiutare la famiglia in lavori anche molto al di sopra della sua età. Teresa cosi descrive i suoi incontri con la Madonna. “ Posso dire che, dall’età di sei anni, sono stata circondata da particolare predilezione della Mamma Celeste. Difatti era con me quando riassettavo, Quando pregavo e anche quando giocavo mi sentivo chiamare per trattenermi ... |
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Venerdì 10 dicembre 2010 il papa Benedetto XVI ha approvato il riconoscimento del miracolo compiuto per intercessione del beato Guido Maria Conforti, fondatore dei Missionari Saveriani, che nel 2011 verrà canonizzato solennemente in San Pietro. Dal libretto della sua beatificazione in piazza San Pietro del 17 marzo 1996 attingo le notizie biografie sul futuro santo. Guido Maria Conforti nasce a Casalora di Racadese nel comune di Cortile S. Martino (Parma) il 30 marzo 1865, da Rinaldo e Antonia Adorni, ottavo di dieci figli. A Parma, presso i Fratelli delle Scuole Cristiane, completa la buona educazione avuta dalla madre. Soleva attribuire la sua vocazione alla catechesi di questi religiosi, oltre che ad una singolare esperienza avuta nella contemplazione del Crocifisso. Nel 1876 entra in seminario, nonostante le resistenze del padre, vi compier con la lode tutti gli studi, distinguendosi per diligenza, pietà, regolarità e obbedienza. In quegli anni è rettore in teologia il Beato Andrea Ferrari. ... |
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Il papa Leone I fu acclamato Magno cioè il grande per aver saputo affermare con energia il primato della sede petrina proprio in un momento molto complesso e difficile per le sorti del Cattolicesimo. Gli valsero tale riconoscimento anche le capacità diplomatiche con cui riuscì a placare le tensioni all’interno della Chiesa e la fermezza con cui fronteggiò condottieri sanguinari e temibili come Attila, re degli unni, da l papa convinto a ritirarsi dall’Italia e a tornare in Pannonia, e poi Genserico, capo dei Vandali da cui almeno riuscì ad ottenere che non ci sarebbero state stragi di cittadini inermi, che le basiliche sarebbero state risparmiate dal saccheggio e che la Città eterna non sarebbe stata incendiata. Secondo il Liber pontificalis era di origine toscana, probabilmente di Volterra. Iniziò la carriera ecclesiastica a Roma al tempo di papa Celestino I, raggiungendo una posizione eminente in seno al clero romano; fu arcidiacono sotto Sisto III. Mentre si trovava in Gallia alla guida di una legazione ... |
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Per il VII centenario della morte della beata Angela da Foligno, contemporanea di Dante Alighieri e di Jacopone da Todi, la sua città natale prevede un triennio di celebrazioni che si concluderanno il 4 gennaio del 2012. In programma spettacoli, concerti, sacre rappresentazioni, itinerari turistici e storico-artistici, una mostra e la nuova segnaletica cittadina “Alla ricerca della Beata Angela”. Il comitato nazionale per le celebrazioni pubblicherà la nuova edizione del “Liber experientiae, in cui la beata racconta la sua esperienza mistica. La Beata Angela da Foligno (1248-1309) è considerata una delle principali mistiche italiane del Medioevo e per questo ha ricevuto i titoli di “Maestra dei teologi” e di “Mistica per antonomasia” tanto che può essere paragonata a Santa Caterina da Genova e anche a Santa Caterina da Siena e anche a Santa Teresa d’Avila. La sua conversione era avvenuta intorno ai 37 anni d’età, facendo una confessione generale a frate Arnaldo, suo parente ... |
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Per molti cattolici, la figura di Anna Katharina Emmerick (1774-1824) beatificata dal papa Giovanni Paolo II nel 2004, è essenzialmente legata al famosissimo film dell’attore regista australiano Mel Gibson “La Passione di Cristo”, la cui sceneggiatura è in buona parte, per gli aspetti non tratti ovviamente dai vangeli canonici, basata sulle visioni attribuite alla monaca agostiniana tedesca. La beata nacque l’8 settembre 1774 da una famiglia di contadini e non potè frequentare regolarmente la scuola, dovendo lavorare nei campi e aiutare in casa. Sin dalla più tenera età ebbe un profondo desiderio di consacrarsi a Dio nella vita religiosa. Come accadeva a quell’epoca, diverse congregazioni di suore la rifiutarono la rifiutarono perché non aveva a disposizione la necessaria dote economica per entrare in monastero. Solo nel 1802 venne finalmente accolta nel monastero delle Agostiniane di Agnetenberg presso Dulmen e l’anno seguente prese i voti religiosi. Quando nel 1811, il ... |
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Mercoledì 21 ottobre 2009 il Santo Padre Benedetto XVI durante la catechesi ai 40.00 pellegrini in piazza san Pietro ha ricordato la figura di san Bernardo tracciandone in modo particolare il profilo di devoto di Maria. Ma a parte l’insegnamento mariologico, il santo è passato alla storia della teologia e della mistica anche per la sua dottrina angelologica. Monaco e mistico, predicatore delle Crociate e riformatore, fondatore di monastero e combattente per l’unità della Chiesa; ancora molti altri titoli caratterizzanti la sua vita e la sua onorata attività potrebbero essere dati a Bernardo di Clairvaux, questo grande Santo del 12esimo secolo, che nacque intorno al 1090 a Fontaines-lès-Dijon in Burgundia, figlio di un nobile cavaliere e che nel 1112 insieme a trenta giovani uomini provenienti dal suo parentado e dalla cerchia delle sue amicizie entrò nel Monastero di Riformatori di Citeaux che stava per scomparire e da qui, già nel 1115 da Abate, fu mandato a Clairvaux insieme a ... |
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La sera venne la suora che aveva il compito di assistermi, e mi disse: «Sorella, domani lei non avrà il Signore Gesù, perché è molto affaticata e poi in seguito vedremo come andrà». La cosa mi addolorò enormemente, ma risposi con molta calma: « Va bene », affidandomi completamente al Signore e cercai di addormentarmi. La mattina feci la meditazione e mi preparai per la santa Comunione, benché non dovessi ricevere il Signore Gesù. Quando il mio desiderio ed il mio amore raggiunsero il grado più alto, all'improvviso vidi accanto al mio letto un Serafino, che mi porse la santa Comunione pronunciando queste parole: « Ecco il Signore degli Angeli ». Dopo che ebbi ricevuto il Signore, il mio spirito s’immerse nell'amore di Dio e nello stupore. Il fatto si ripeté per tredici giorni, però non avevo la certezza che il giorno dopo me l'avrebbe portata, ma abbandonandomi a Dio, avevo fiducia nella Sua bontà, ... |
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Antico alunno dei gesuiti, Henri-Marie Boudon (1624-1702), grande arcidiacono d'Évreux, fu una delle figure più interessanti e poliedriche del XVII secolo, definito in Francia come il secolo dei santi. Studiò alla Sorbona e compose oltre 30 libri su tutte le tematiche teologiche ( Dio, il Santissimo Sacramento, la Madonna, il rispetto per le chiese, il sacerdozio, il catechismo, le gerarchie angeliche…) ed i suoi autori preferiti furono santa Teresa d’Avila, san Francesco di Sales ma specialmente san Giovanni della Croce. Boudon ha lavorato molto per la propagazione della devozione dell'angelo custode. Ebbe grandi influssi sulla spiritualità di Luigi Grignon de Montfort che da lui trasse il significato della croce e la schiavitù alla Madonna. Molto zelante del suo dovere pastorale, egli è l'autore, verso il 1625, di un'opera intitolata La scienza sacra del catechismo, opera che apparve solamente dopo la sua morte. ...
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Nato a Barbastro, in Spagna, il 9 gennaio 1902 in una famiglia profondamente religiosa, all’età di 13 anni si trasferisce a Logroño. Qui avrebbe dovuto lavorare nell’impresa del padre, ma la sua vita ebbe una svolta: dopo aver visto sulla neve le orme dei piedi nudi di un carmelitano scalzo, intuì che Dio voleva qualcosa da lui, pensò che avrebbe potuto scoprirlo più facilmente se si fosse fatto sacerdote. il 28 marzo del 1925 fu ordinato sacerdote e, dopo aver fatto il parroco in campagna e poi a Saragozza si trasferì a Madrid. “Il 2 ottobre 1928, festa dei santi angeli custodi – ricordò una volta mons. Escrivà – il Signore volle che venisse alla luce l’Opus Dei, una mobilitazione di cristiani disposti a sacrificarsi con gioia per gli altri, a rendere divini tutti i cammini umani della terra, santificando ogni lavoro retto, ogni lavoro onesto, ogni occupazione terrena”. |
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