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La famosa “Grande Guerra”, quella del 1914-1918, faceva strage in tutta Europa ed ogni giorno portava il suo contingente di disgrazie e di desolazione. Era l’epoca gloriosa e dolorosa delle trincee … Tutti hanno sentito parlare di Verdun … Ma laggiù, all’altro capo dell’Europa, sulla Serra de Ayre, in Portogallo, nel piccolo villaggio di Fatima, regnava una pace molto relativa. Tre fanciulli custodivano le loro pecore su questo altopiano arido e secco, piantato di querce verdi, nella Cova di Iria, che vuol dire “Vallone della pace”. Sono Francesco, nove anni, sua sorella Giacinta, sette anni, i due ultimi figli di Manuel Pedro Marto e la loro cugina, dell’età di dieci anni, Lucia, figlia di Antonio Dos Santos. Ora, quella domenica 13 maggio, essi erano tutti e tre alla Cova de Iria, era quasi mezzogiorno, avevano preso insieme il loro pasto frugale e, come d’abitudine, avevano recitato la loro corona. Così come avevano raccomandato loro i genitori … |
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Il 14 Giugno, la Chiesa fa memoria liturgica dei santi martiri cordovesi. A Cordoba in Spagna, i santi martiri Anastasio, presbitero, Felice, monaco e Degna, vergine, furono uccisi il medesimo giorno. Anastasio, confessata la propria fede cristiana dinanzi ai capi dei mori, venne subito decapitato; con lui fu ucciso anche Felice, di stirpe africana, che nelle Asturie aveva abbracciato la fede cattolica e la vita monastica; per ultima venne decapitata la giovanissima Degna che aveva rimproverato con ardore il giudice per l’uccisione dei suoi due compagni di fede e quindi di martirio. E’ interessante sapere che le spoglie di questi martiri vennero ritrovate dopo diversi secoli grazie ad un sonno ispirato dagli angeli al sacerdote Andres De Las Roellas. Nato a Cordoba nel 1525 fu un esemplare sacerdote. diventato anziano si ritirò nella casa paterna dove era accudito da una delle sue sorelle. Essendo stato colpito da dolorose infermità ogni giorno nella sua orazione chiedeva ... |
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Sono svariate le opere d’arte che raffigurano con angeli S. Benedetto ed altri santi abati di monasteri benedettini o derivati dal ceppo benedettino. Questi abati sono assimilabili a vescovi e alla ricerca degli angeli dei vescovi e degli abati non ci siamo impegnati. Abbiamo già visto che S. Francesco d’Assisi fondatore del grande Ordine mendicante dei Frati minori, da lui detto francescani, non fu prete. Lo fu invece S. Domenico di Guzman (1170-1221) fondatore dell’ altro grande Ordine mendicante, quello dei Frati Predicatori da lui detti domenicani. S.Domenico volle che i suoi frati fossero soprattutto sacerdoti. Nella sua vita si leggono più volte episodi in cui questo sant’uomo ebbe a che fare con angeli, episodi a cui vari artisti si sono ispirati. Innanzitutto un’ opera nel Chiostro Grande di S. Maria Novella a Firenze di Santi di Tito da Sansepolcro. Realizzata negli anni 1582-84, mostra due angeli che provvedono il pane a san Domenico e ai suoi frati. Si ispira ad un episodio ... |
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Nel compilare questo articolo su San Francesco Saverio sono debitore al professore Antonio Adinolfi, docente di lettere classiche al liceo classico “De Sanctis” di Salerno che ha trattato brillantemente tale tema nella sua relazione “Iconografia degli angeli dei sacerdoti” alla sesta edizione del convegno angelologico nazionale tenutosi a Campagna (SA) presso l’abbazia di Santa Maria La Nova. Il santo nacque in Spagna nel 1506 e fattosi gesuita sotto l’impulso di Sant’Ignazio di Loyola che aveva fondato la Compagnia di Gesù anche come un formidabile esercito di missionari, partì per le Indie Orientali stabilendo il suo quartiere generale nell’isola di Goa. Percorse l’India, la Malacca e le Molucche. Penetrò in Giappone e si accingeva ad entrare in Cina, ma sfinito, a quarantasei anni morì in riva al mare. Aveva amministrato il battesimo a circa 30.00 catecumeni. La morte del sacerdote missionario gesuita Francesco Saverio è stato un tema iconografico molto trattato, soprattutto dagli artisti del ... |
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Santa Francesca Romana ha avuto un emulatore nella persona del Beato Amedeo portoghese, che nacque all’incirca nel periodo in cui la santa di Roma morì. Nato a Lisbona nel 1420 erede di una delle migliori casate del Portogallo morì a Milano nel 1482. la sua memoria liturgica si celebra il 10 agosto. L’etimologia dal latino del suo nome è molto bella e indica “colui che ama Dio”. Le avventure di questo nobile portoghese costituiscono un vero romanzo. Dopo essersi sposato, con un matrimonio sempre combinato dai genitori com’era usanza dell’epoca, egli, con il consenso della sua sposa, lasciò la corte, dove esercitava un’alta carica e decise di consacrarsi a Dio . Mentre si dirigeva verso il celebre Convento dei Gerosolomitani di Guadalupe, in Spagna, fu catturato da 3 briganti. Immediatamente apparve un personaggio splendente, con la spada in pugno, che mise in fuga i malintenzionati e disse al pio giovine: “So che tu viaggi per santificarti. Va, che Dio ti accompagni!”. ... |
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Santa Francesca Romana ha avuto un emulatore nella persona del Beato Amedeo portoghese, che nacque all’incirca nel periodo in cui la santa di Roma morì. Le avventure di questo nobile portoghese costituiscono un vero romanzo. Dopo essersi sposato, sempre combinato dai genitori com’era usanza dell’epoca, egli, con il consenso della sua sposa, lasciò la corte, dove esercitava un’alta carica e decise di consacrarsi a Dio. Mentre si dirigeva verso il Convento dei Gerosolomitani di Guadalupe, in Spagna, fu catturato da 3 briganti. Immediatamente apparve un personaggio splendente, con la spada in pugno, che mise in fuga i malintenzionati e disse al pio giovine: “So che tu viaggi per santificarti. Va, che Dio ti accompagni!”. Rimessosi dall’emozione, Amedeo comprende che proprio l’arcangelo San Raffaele, verso il quale egli nutre una particolare devozione, è venuto in suo soccorso. |
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Antonio Rosmini nato a Rovereto nel 1797 e morto a Stresa nel 1855 è stato beatificato a Novara il 18 novembre 2007 . Rosmini nato da nobile famiglia , imparò a leggere esercitandosi sulla Bibbia, sugli Atti dei martiri e le Vite dei Santi. Svolse gli studi teologici a Padova tra il 1817 e il 1819, anni in cui il governo austriaco provvedeva alla riforma universitaria, rafforzando il momento storico – documentativo. Ordinato sacerdote nel 1821, dedicò tutta la sua vita allo studio e alla stesura di opere per rifondare cristianamente la cultura senza tralasciare l’impegno pratico, ecclesiastico e politico. Fondò l’Istituto dei Figli della carità (rosminiani) (con ramo femminile) e nel 1848 a Roma tentò di mediare la partecipazione del papa Pio IX alla guerra di indipendenza. Preconizzato dal pontefice, cardinale e segretario di Stato, non lo divenne mai a causa delle vicende politiche. Motivi politici portarono nel 1849 alla messa all’Indice di Delle cinque piaghe e di La costituzione secondo la giustizia sociale. Sospettato di errori dottrinali si ritirò a Stresa, aspettando il giudizio sui suoi scritti, ... |
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La devozione a Maria è utile per la nostra salvezza. Maria, come tutte le Madri, vuole dei figli che non solo conservino nel cuore le parole di Gesù, ma che le meritino e le mettano in pratica. Maria ci forma, ci plasma, ci conduce per mano, dà slancio alle nostre iniziative, fascia e cura le nostre ferite, ci conforta e ci accompagna con premura nel cammino della vita. Rifletti: “Oggi confessi i tuoi peccati e domani continui di nuovo ciò che oggi hai confessato. Ora proponi di stare in grazia, e dopo un’ora operi come se non avessi proposto nulla”.Siamo poveri spiritualmente, fragili, maliziosi e perversi, perciò è necessario abbandonarci con fiducia nelle mani di questa madre meravigliosa, che è Maria. Devotissimo della SS Vergine era il beato Fra Geremia da Valacchia (1566-1625), un rumeno che la Chiesa cattolica festeggia il 5 marzo. Egli era diventato frate cappuccino a Napoli, nel 1578. Egli esortava tutti quelli che incontrava a porre la propria speranza di salvezza eterna nel sangue di Gesù ... |
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Giacomo Alberione nasce a San Lorenzo di Fossano (Cuneo) il 4 aprile del 1884. Da umile e modesta famiglia. E’ il quinto dei sette figli di Michele Alberione e Teresa Allocco. Frequenta solo la seconda elementare quando alla domanda della maestra, Rosina Cardona, egli risponde con decisione: “ Mi farò prete!”. Dal seminario di Bra, nel 1900, passa al seminario di Alba e nella notte tra i due secoli, in preghiera nel Duomo di Alba, decide di “fare qualcosa per il nuovo secolo”. Nel 1907 è ordinato sacerdote ed è destinato a Narzole per il suo ministero pastorale. Qui incontrerà Giuseppe Giaccardo, ora beato. Laureato in teologia presso la Facoltà di San Tommaso d’Aquino di Genova nel 1908, è docente e direttore spirituale in seminario. Nel 1913 è direttore della Gazzetta d’Alba e nel 1914 avvia la Scuola Tipografica Piccolo Operaio, primo nucleo della futura Società San Paolo. L’anno successivo, 1915, dà inizio alla prima comunità femminile, Figlie di San Paolo. ... |
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Il giorno 8 novembre la Chiesa ci fa celebrare la memoria liturgica del Beato Giovanni Duns Scoto. Giovanni nacque tra il 23 dicembre 1265 e il 17 marzo 1266 a Duns, in Scozia da cui prese il nome. Il soprannome Scoto gli venne attribuito all’università di Parigi, in ossequio ad un’usanza che soleva distinguere gli studenti secondo la provenienza geografica ( Scoto: della Scozia).Suo padre, Niniano Duns, lo mise da fanciullo a pascolare il gregge ma suo zio, padre Elia lo incoraggiò verso la vocazione religiosa francescana e lo introdusse nel convento di Haddington. Nel 1291 venne ordinato sacerdote e fece un viaggio di studi a Parigi e poi rientrato in Inghilterra si dedicò con grande impegno e competenza all’insegnamento teologico ad Oxford. Il teologo morì a Colonia, dove stava insegnando, l’8 novembre 1308. Giovanni Duns Scoto conosciuto come "doctor subtilís", fu quindi un eminente teologo francescano che combattè energicamente l’eresia dei Begardi e delle ... |
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