La Chiesa il 22 febbraio fa memoria liturgica di Santa Margherita da Cortona che era figlia di genitori coloni di Laviano di Castiglione del Lago presso Perugia dove nacque nel 1247. a 16 anni incontrò un giovane nobile di Montepulciano di nome Arsenio. Morta la madre, suo padre si era risposato con una donna che si rivelò molto gelosa verso di lei. Perciò Margherita, incurante delle critiche della gente andò a convivere con Arsenio senza il sacramento del matrimonio ed ebbe anche un figlio da lui. Dopo nove anni di convivenza il suo compagno venne assassinato durante una rissa. Nel terribile trauma con l’assurdità della morte si rivolse a Dio. Nella sua gioventù quindi Margherita aveva condotto una vita di peccato per circa nove anni, ma scossa dalla violenta morte di colui con il quale aveva peccato, ella decise di fare penitenza per il resto della sua vita. Allora ella si dedicò, sotto la guida dei Padri Francescani, alla preghiera, alla mortificazione e a duri castighi della carne, perseverando ... |
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Margherita era figlia di genitori coloni di Laviano di Castiglione del Lago presso Perugia dove nacque nel 1247. a 16 anni incontrò un giovane nobile di Montepulciano di nome Arsenio. Morta la madre, suo padre si era risposato con una donna che si rivelò molto gelosa verso di lei. Perciò Margherita, incurante delle critiche della gente andò a convivere con Arsenio senza il sacramento del matrimonio ed ebbe anche un figlio da lui. Dopo nove anni di convivenza il suo compagno venne assassinato durante una rissa. Nel terribile trauma con l’assurdità della morte si rivolse a Dio. Nella sua gioventù quindi Margherita aveva condotto una vita di peccato per circa nove anni, ma scossa dalla violenta morte di colui con il quale aveva peccato, ella decise di fare penitenza per il resto della sua vita. Allora ella si dedicò, sotto la guida dei Padri Francescani, alla preghiera, alla mortificazione e a duri castighi della carne, perseverando in questi sforzi fino alla morte. ... |
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Giugno è stato il mese consacrato alla devozione del Sacro Cuore di Gesù. Santa Margherita Alacoque fu la grande apostola della devozione al Cuore di Gesù. Tale devozione le fu rivelata attraverso apparizioni del Signore stesso ed esperienze mistiche intime. Benché afflitta dalla povertà e dalle malattie, a 24 anni entrò nel monastero della visitazione di Paray-le-Monial dove ebbe doni carismatici straordinari. Nonostante tante amarezze, ebbe la gioia di veder riconosciuta e celebrata nella Chiesa la festa liturgica del Sacro cuore. Appassionata di Cristo, morì a 43 anni, il 17 ottobre 1690. La liturgia della memoria della santa ha scelto un versetto del Cantico dei Cantici per esprimere la dolce pietà di Margherita Maria, l’umile religiosa della Visitazione di Paray-le-Monayl, verso il suo Signore e Maestro Gesù che doveva farne la confidente del suo Divin Cuore, l’apostola del suo Messaggio di Devozione Riparatrice. Nella cappella della Visitazione, sotto il nocciolo del giardino del convento, ... |
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Santa Margherita Alacoque fu la grande apostola della devozione al Cuore di Gesù. Le fu rivelata attraverso apparizioni del Signore stesso ed esperienze mistiche intime. Benché afflitta dalla povertà e dalle malattie, a 24 anni entrò nel monastero della Visitazione di Paray – le – Monial dove ebbe doni carismatici straordinari. Nonostante tante amarezze, ebbe la gioia di veder riconosciuta e celebrata nella Chiesa la festa liturgica del Sacro Cuore. Appassionata di Cristo, morì a 43 anni, il 17 ottobre 1690. Riguardo al suo rapporto con l’angelo custode così scrive la santa nella sua autobiografia: “Dopo qualche tempo passato in mezzo a tante sofferenze, Nostro Signore venne a consolarmi, dicendomi: “Mia cara figlia, non affliggerti; ti darò un fedele custode che ti accompagnerà dappertutto e ti assisterà nelle tue necessità spirituali. Egli impedirà al tuo nemico di prevalere su di te, usando delle colpe, alle quali vorrà spingerti; ma alla fine riceverà soltanto vergogna”. Questa grazia mi infonde tanta forza, che mi sembra di non aver più nulla da temere, dal momento che questo fedele custode mi assiste con immenso ... |
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Questa mistica del Terz’Ordine regolare di san Francesco nacque il 20 ottobre del 1682 a Kaufbeuren, cittadina della Baviera, ultima degli 8 figli che Mattia, povero tessitore, ebbe da Lucia Hörmann. Fin da bambina fu favorita da visioni celesti, quando non poteva andare in chiesa si nascondeva in un angolo della casa per conversare più liberamente con Dio e con l’angelo custode che ogni tanto le appariva e le suggeriva il modo di soccorrere i poveri. Fu lui che le rivelò quando aveva 14 anni, che un giorno avrebbe vestito l’abito francescano. Nella sua cittadina esisteva un monastero di francescane, ed un giorno mentre la ragazza pregava davanti al crocifisso del convento in cui le era stato concesso di entrare a piacimento, udì una voce che le disse: “Qui sarà la tua dimora”. Maria non potè entrare subito nel monastero francescano perché la sua famiglia era povera. Fece così la tessitrice, finchèil sindaco protestante della città non l’aiutò economicamente ... |
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Anna Maria Gallo nacque a Napoli il 25 marzo 1715 al tempo in cui vi esercitavano il loro apostolato san Francesco de Geronimo, san Giovanni Giuseppe della Croce, sant’Alfonso de’ Liguori, san Francesco Saverio Bianchi, suo direttore spirituale.Malgrado l’opposizione del padre che le proponeva un vantaggioso matrimonio, rimase ferma nel proposito di consacrarsi a Dio. A 16 anni, ottenuto il consenso, divenne terziaria francescana col nome di suor Maria Francesca delle Cinque Piaghe, sotto la regola di san Pietro d’Alcantara. Pur rimanendo nel mondo, visse nella più perfetta regola alcantarina, sottoponendo il suo corpo, già esausto per il continuo lavoro e i digiuni, a veglie, flagellazioni e cilici. Maria Francesca ebbe il privilegio di soffrire nel suo corpo, dopo la comunione, i dolori di Cristo, suddivisi negli ultimi cinque venerdì di quaresima. Padre Salvatore, che la confessò per 37 anni, talora le ... |
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Santa Maria Goretti nacque il 16 ottobre 1890 a Corinaldo in provincia di Ancona, da una famiglia di poveri braccianti agricoli. A differenza di tanti che emigravano nelle lontane americhe, essi accettarono di lavorare come mezzadri in una fattoria dell’Agro Pontino, prima a colle Granturco e poi a Ferriere di Conca, una zona insalubre a pochi chilometri da Nettuno, costituite da sterminate pianure incolte. Qui i contadini marchigiani vissero una vita assai dura, assoggettati al peso delle fittane agrarie e sperimentando spesso la diffidenza e il rifiuto degli abitanti del posto. Anche Maria era costretta ad una vita di lavoro faticosissima dove a stento si riusciva a sopravvivere. Alla morte del padre che fu stroncato dalla malaria, la fanciulla di soli 10 anni, priva di mezzi economici ma animata da una sincera fiducia nell’amore di Dio, scelse di intercedere per il genitore recitando titti i giorni il rosario. Maria che collaborava al lavoro domestico, forte di una fede ricevuta da una famiglia ... |
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“Assomigliava agli angeli, il cui ministero è di servire, poiché con la sua compiacente carità e la sua affabilità prodigava agli infelici la compassione, ai peccatori la preghiera, ai tiepidi lo stimolo della correzione, agli ignoranti le sapienti istruzioni. Alla maniera degli arcangeli, col suo misericordioso intervento fu messaggera presso il Signore per conto di molte persone. Non rassomigliava alle virtù, poiché fu illustre modello di tutte le virtù? Possiamo paragonarla alle potestà, perché la onnipotente maestà spesse volte si rimetteva nel suo potere e la rendeva oltremodo potente contro il demonio. Questi, infatti un giorno se ne lagnò dicendo ad un’altra persona, in un’apparizione, che le orazioni di Matilde ogni giorno gli rapivano molte anime. Ella merita pure un posto a lato dei principati, perché, simile a un principe della milizia celeste, si univa a sua sorella la venerabile madre badessa per governare il monastero con grande sapienza e regolarità tanto nelle faccende temporali, come nelle cose spirituali. Si può con verità associarla con le dominazioni. Si, dominava sopra i propri sentimenti dirigendoli tutti a Dio; dominava sul proprio cuore con una vigile e continua custodia; dominava sopra le proprie azioni, compiendole tutte per amore di Dio. ... |
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Monica nasce nel 331 circa nell’attuale Song-Ahras in Algeria. Giovanissima sposò Patrizio, un legionario di Tagaste e membro del consiglio della città. Il marito però a differenza di lei, non era cristiano e ciò non piaceva a Monica che sperava in una sua conversione. Dal matrimonio nacquero almeno tre figli: Agostino, il maggiore, Navigio e Perpetua. Praticamente tutte le notizie sul conto di Monica provengono dalle “Confessioni”, dai “Dialoghi” e da “ De Beata Vita” e dalle lettere di Sant’Agostino, sulla cui vita la madre ebbe una grandissima influenza, egli infatti scrisse: “ Non ho parole sufficienti per esprimere il profondo affetto che provava per me […] Aveva il corpo debole di una donna, ma la fede forte di un uomo, la dignità appropriata all’età, un amore materno per suo figlio e una cristiana devozione”. Monica allattò Agostino al seno, fatto poco comune in una famiglia come la loro e con il suo latte, egli dice, ella lo imbeveva della generosità di Dio. Monica era ... |
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