Sposa e madre di tre bambini deceduti giovanissimi, fondatrice della Congregazione delle Oblate benedettina. Nata nel 1384 a Roma.Morta nel 1440 a Roma.L'Angelo di Santa Francesca Romana: Santa Francesca Romana ebbe tre figli, due maschi ed una femmina, che ella elevò nel timore di Dio e nella pratica della pietà. Il minore condusse la vita di un Angelo e morì a nove anni. Poco tempo dopo la sua morte, egli apparve a sua madre tutto splendente di bellezza. Le parlò della felicità che gustava in paradiso, e mostrandole un bel giovane che stava ai suoi fianchi: "Ecco, gli disse, un Arcangelo inviato da Dio per assistervi ed accompagnarvi giorno e notte". Da quel momento, Francesca ebbe la consolazione di vedere costantemente l'Arcangelo vicino a lei, in maniera sensibile. Egli la avvisava delle sue mancanze, e talvolta la castigava anche. Un giorno, in presenza della Santa, alcune ... |
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Nata da una nobile famiglia a Roma, nel 1384, alla giovane età di dodici anni fu data in sposa a Lorenzo Ponziani e divenne madre di sette figli. Sostenuta da Dio con un grande dono di durevole e assidua preghiera, ella ciò nonostante sapeva come lasciare le sue devozioni e trovare Dio nel suo lavoro domestico. Ella fu da esempio e fece molto per correggere il lussurioso ed ozioso modo di vivere delle matrone romane. Ella restò fedelmente vicina a suo marito nelle sue numerose preoccupazioni ed esili; e dopo la sua morte, nel 1436, ella si associò, come umile membro, alla comunità dell’istituto di Oblates che ella stessa aveva fondato. Ella ebbe il privilegio della visione ricorrente del suo Angelo. Così cominciò. Nell’anno 1411, il primo figlio di Santa Francesca, Evangelista, di quasi nove anni era sul punto di morire. Egli era stato un bambino santo e innocente. Appena prima di spirare, egli sorrise a sua madre e le disse: “Vedo gli angeli che stanno ... |
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Una grande signora, una grande religiosa, una grande anima. È il ritratto di Santa Giovanna Frémiot de Chantal , moglie di un barone , vedova a causa di un banale incidente di caccia che le strappò il marito, madre di famiglia, che si è ritirata in convento dopo aver sistemato i suoi figli, che ha fondato col suo direttore spirituale, San Francesco di Sales (1567-1622), un nuovo ordine, detto “della Visitazione di Nostra Signora”. San Francesco di Sales , il grande dottore della Chiesa, nonché vescovo di Ginevra, la vide la prima volta mentre indossava ancora i rigidi abiti vescovili. Lo colpirono il coraggio di quella donna, la sua austerità, la solida fede. Ma il vescovo non era il tipo da lasciarsi abbagliare dall’apparenza delle cose e volle sondare la profondità di quella donna. “ Avete intenzione di maritarvi ancora, signora?”, le chiese. “No”, rispose Giovanna. Una risposta breve e perentoria che segnò l’avvio di uno dei più celebri sodalizi del mondo spirituale. San Francesco di ... |
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Possiamo dire senza esagerazioni che il ministero visibile dell’Angelo Custode nei tempi moderni non fu mai più ammirabile e meglio attestato che nella vita di Santa Gemma Galgani (1878-1903). Ella è defunta all’inizio del secolo scorso. I suoi grandi doni e specialmente le azioni evidenti del suo Angelo Custode furono provate più di una volta dal suo padre spirituale, padre Germano di S. Stanislao, un sacerdote dell’ordine dei Passionisti molto acculturato, e una guida molto prudente e illuminata. Ciò che di angelico si trova in forma frammentaria nella vita di altri Santi, si trova qui nel più pieno e più incantevole sviluppo immaginabile. Possiamo citare ampiamente dalle fonti, che sono prima di tutto il Diario di Santa Gemma, l’autobiografia, le sue lettere, le sue estasi trascritte, la sua Vita scritta dal padre Germano di S. Stanislao, e la testimonianza dei membri della famiglia in cui ella visse come ospite, o membro adottato, fino a quando ella morì. ... |
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Vergine secolare. Nata il 12 marzo 1878 a casigliano (Toscana, Italia). Morta l'11 aprile 1903. Nella sua misericordia infinita e la sua paterna tenerezza, il Signore, venendo in aiuto dei poveri figli di Adamo, che voleva salvare, non fece nientemeno che porli sotto la protezione degli Angeli, ministri della sua corte celeste.Ognuno di noi è assistito da uno di questi puri spiriti, che noi chiamiamo con ragione il nostro buon Angelo. Egli ci prende per mano, fin dalla nostra entrata nella vita, per non lasciarci più finché dura la nostra corsa mortale (...).Poiché Gemma si trovava predestinata ad un grado molto elevato di gloria e di felicità celesti, era naturale e conforme alla Sapienza divina, che l'Angelo preposto alla sua custodia avesse di lei una cura del tutto speciale. La grazia, che si manifestava d'altronde, in quest'anima fortunata, in dei fenomeni così prodigiosi, stava per prendere corpo, in un modo non meno prodigioso, nell'assistenza del suo buon Angelo (...). Il più colpente, ... |
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Santa Geltrude la grande, la cui memoria liturgica è al 16 novembre, nacque nel 1256 a Aisleben in Germania. A cinque anni fu accolta, probabilmente perché orfana, nel monastero cistercense di Helfta da santa Matilde. Si instaurò un immediato rapporto tra alunna e insegnante, e sotto la guida di Matilde, che divenne maestra delle novizie dopo la decisione di Gertrude di entrare nella congregazione, la bimba sviluppò tutte le sue facoltà intellettive, diventando anche un’eccellente latinista. A venticinque anni, il 27 gennaio 1281, ha la prima manifestazione divina. Incomincerà a scrivere in latino nel 1289, per un impulso interiore e sentendo la voce di Gesù che vuole far conoscere i suoi scritti. Nel suo libro intitolato “ Le rivelazioni” riguardo agli spiriti celesti così leggiamo: “Un giorno, in prossimità della festa dell’Arcangelo San Michele, meditava, preparandosi alla Comunione, sul soccorso che la divina liberalità degnava accordare alla sua miseria attraverso al ministero degli spiriti angelici. ... |
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Questa straordinaria penitente del terz’ordine francescano nacque nel 1585 da Marcantonio Marescotti e dalla principessa romana Ottavia Orsini nel castello di Vignanello (VT). Al fonte battesimale le fu dato il nome di Clarice. Fin dall’infanzia ricevette un’educazione profondamente cristiana ma, contrariamente ai due fratelli e alle due sorelle, crebbe altera e vanitosa, insofferente alla disciplina. I genitori, preoccupati del suo avvenire, decisero di affidarla all’educazione delle Clarisse di san Bernardino in Viterbo, dove aveva già abbracciato la vita monastica sua sorella maggiore, ma rimasero delusi per il comportamento ribelle della ragazza. Clarice sdegnata perché il padre aveva provveduto a maritare prima di lei la sorella minore, per ripicca a 19 anni decise di farsi monaca. Entrò tra le Clarisse di san Bernardino e prese il nome di suor Giacinta con il fermo proposito non certo di diventare santa ... |
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Una grande signora, una grande religiosa, una grande anima. È il ritratto di Santa Giovanna Frémiot de Chantal , moglie di un barone , vedova a causa di un banale incidente di caccia che le strappò il marito, madre di famiglia, che si è ritirata in convento dopo aver sistemato i suoi figli, che ha fondato col suo direttore spirituale, San Francesco di Sales (1567-1622), un nuovo ordine, detto “della Visitazione di Nostra Signora”. San Francesco di Sales , il grande dottore della Chiesa, nonché vescovo di Ginevra, la vide la prima volta mentre indossava ancora i rigidi abiti vescovili. Lo colpirono il coraggio di quella donna, la sua austerità, la solida fede. Ma il vescovo non era il tipo da lasciarsi abbagliare dall’apparenza delle cose e volle sondare la profondità di quella donna. “ Avete intenzione di maritarvi ancora, signora?”, le chiese. “No”, rispose Giovanna. Una risposta breve e perentoria che segnò l’avvio di uno dei più celebri sodalizi del mondo spirituale. San Francesco di sales ... |
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L'orazione propria della sua festa (14 aprile) ci apprende che ella fu un "esempio della sofferenza umana e della pazienza eroica". Divenuta paralizzata a seguito di un incidente allorché non aveva che sedici anni, ella si un alla Passione di Cristo e sarà favorita fino alla fine della sua vita da numerose grazie mistiche. Nata nel 1380. Morta nel 1433. Preghiera al suo Angelo Custode: Angelo di Dio e benamato Fratello, mi confido nella vostra beneficenza e vi supplico umilmente di intercedere per me presso il mio Sposo, affinché mi rimetta i miei peccati, mi affermi nella pratica del bene, mi aiuti con la sua grazia a correggermi dai miei difetti e mi conduca in Paradiso per gustarvi la fruizione della sua presenza e del suo amore e possedervi la vita eterna. Amen. Una visione attraente. Una pia vedova che curava Santa Ludwina da Schiedam e che non ignorava che gli Angeli si rivelavano alla sua amica sotto ... |
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