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Con questa preghiera SANTA BRIGIDA ottenne per chi la recita per UN ANNO INTERO SENZA INTERRUZIONE ottiene che il SIGNORE ha promesso che Liberera? 15 Anime del Purgatorio della sua stirpe ? 15 giusti della sua stirpe saranno confermati e conservati in grazia- 15 peccatori della sua stirpe si convertiranno ? la persona che la recita avrà il I° grado di perfezione morirà in Santa Grazia di Dio- sarà accompagnata in Cielo da Gesù e la Sua Santa Dilettantissima Madre- sarà protetta dai suoi nemici- perdonerà tutti i peccati a chiunque è vissuto per 30 anni in peccato mortale, a chi la diffonde avrà gioia e merito senza fine che saranno stabili in terra e dureranno eternamente in Cielo ect?.queste sono solo alcune grazie che otterrà chi la recita - Prima orazione - O Signore Gesu? Cristo , eterna dolcezza di coloro che ti amano, giubilo che trapassa ogni gioia ed ogni desiderio , salute ed amore di coloro che si pentono ai quali dicesti :?Le mie delizie sono con i figlioli degli uomini? essendoti fatto ... |
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Peregrinatio Reliquie: S. GIUSEPPE MOSCATI nella Parrocchia S. Maria la Nova di Campagna (Sa) - 25-26-27 Febbraio 2009 - PROGRAMMA - MERCOLEDÌ DELLE CENERI 25 FEBBRAIO 2009: (DIGIUNO ED ASTINENZA) Ore 18.00: Accoglienza, presso il piazzale antistante la Parrocchia S. Maria la Nova, delle Sante Reliquie di San Giuseppe Moscati, alla presenza delle Autorità Civili, Militari e tutto il popolo di Dio. Ore 18.30: Concelebrazione Eucaristica presieduta dal Rev.mo Padre Giuseppe GAMBINO S.I. (Responsabile della Promozione al Culto del Santo) con rito delle imposizioni delle Sacre Ceneri. Al termine, Benedizione e bacio delle Reliquie del Santo. Ore 20.30: “ San Giuseppe Moscati, operatore di sanità e di santità incontra i Medici ” : Celebrazione Eucaristica presieduta dal Vicario Generale dell’Arcidiocesi Salerno- Campagna- Acerno Mons. Marcello DE MAIO. Parteciperà al rito religioso il personale Medico e Paramedico presente ... |
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“Tu es Petrus et super hanc petram oedificabo Ecclesiam meam” (Mt. 16, 18).La festa dei due grandi Apostoli Pietro e Paolo, riuniti in un culto comune, ci presenta una liturgia i cui testi convergono tutti verso l’eletto del Signore per essere il capo del suo popolo, la pietra d’angolo dopo Cristo dell’edificio concepito dal suo Divino Fondatore. È una visione di Chiesa quella che l’Ufficio di questo giorno, Messa e Breviario, pongono sotto i nostro occhi, di fronte ai nostri spiriti ed ai nostri cuori. La Chiesa è prima di tutto di Cristo e per Cristo. Egli la chiama “la mia Chiesa”. Ma questa Chiesa Egli la affida agli uomini. Essa è e rimarrà divina per molti dei suoi aspetti poiché viene da Cristo. Essa è la sua opera nella sua interna organizzazione, contiene i frutti della sua Redenzione, una dottrina venuta dal Padre, presso il quale il Figlio l’ha ricevuta fin dall’eternità prima di donarla agli uomini. Essa è divina perché portatrice della figliolanza divina da comunicare agli uomini di tutti i ... |
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Rilke è è conosciuto come il poeta per antonomasia, come un uomo fatto solo per comporre in versi o in prosa e che non era possibile immaginare –né poteva immaginarsi – in una qualsiasi altra, seppure affine attività”. Il poeta dopo aver abbandonata la natia Praga, ha consumato la sua esistenza(1875-1926) viaggiando attraverso tutta l’Europa specialmente in Russia, in Spagna, a Parigi, a Duino dove nel 1911 inizierà a comporre le Elegie Duinesi, probabilmente l’apice della sua produzione poetica in cerca di continui motivi di ispirazione. Viaggia molto in Italia fermandosi a Firenze, Viareggio, Venezia, Capri, Roma, la Sicilia. Solo negli ultimi anni, che trascorrerà nel castello di Muzot, in svizzera, avrà modo di concludere finalmente il ciclo delle Elegie Duinesi e di comporre i Sonetti ad Orfeo. E’ interessante sottolineare che nel suo complesso percorso poetico- spirituale la figura centrale rimane quella dell’angelo. Il 29 settembre ... |
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Il consiglio di San Paolo, nella 2a Lettera a Timoteo di lavorare incessantemente per il Regno di Dio, riassume bene la vita di san Alfonso (1696-1787), questo santo che è il patrono dei teologi moralisti. Egli aveva fatto il voto di non permettersi alcuna inutile perdita di tempo. La sua vita si è prolungata al di là del 90o anno. A 16 anni, aveva già conseguito i gradi accademici del diritto civile e del diritto canonico, ma, avvocato brillante in carriera del foro di Napoli, a trent’anni subì un pesante insuccesso di carattere professionale, perdendo per un semplice cavillo una causa in tribunale. Egli valutò i pericoli e la vanità del mondo e intelligentemente si volse verso gli studi ecclesiastici ed il sacerdozio deponendo la sua spada ai piedi della statua della Madonna nella Chiesa della Mercede. Sacerdote, professore ; apostolo, vescovo santo, egli fondò un nuovo ordine religioso, la Congregazione dei Sacerdoti del Santissimo Redentore, per l’evangelizzazione delle campagne e ... |
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Il suo vero nome era Natanaele. Dopo la chiamata di Gesù, egli era incerto su come comportarsi con il Signore. Il primo a parlare a Bartolomeo di Cristo fu Filippo, dice infatti il vangelo: “In quel tempo, Filippo incontrò Natanaele e gli disse: “ Abbiamo trovato Colui del quale hanno scritto Mosè nella legge e i Profeti, Gesù, figlio di Giuseppe di Nazareth”. Egli rispose: “Da Nazareth può mai venire qualcosa di buono?”. E Filippo: “Vieni e vedi”. Il vangelo continua: “ Gesù intanto visto Natanaele che gli veniva incontro, disse di lui: “Ecco davvero un israelita in cui non c’è falsità”. Confuso, trovò solamente il coraggio di domandargli quando l’avesse conosciuto, e Gesù per tutta risposta: “Prima che Filippo ti chiamasse, io ti ho visto quando eri sotto il fico”. Allora egli esclamò: “Rabbì, tu sei il figlio di Dio, tu sei il re d’Israele!”. Il passaggio dalla diffidenza all’entusiasmo spinse Gesù a precisare: “Perché ti ho detto che ti avevo visto sotto il fico, credi? Vedrai cose maggiori ... |
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Uno degli episodi più noti di possessione diabolica, riportato in vari libri per la documentazione storicamente esatta che ci ha tramandato i fatti, è quello riguardante i due fratelli Burner, di Illfurt (Alsazia), che furono liberati con una serie di esorcismi nel 1869. Ebbene, un giorno, tra i tanti gravissimi dispetti del demonio, si sarebbe dovuta rovesciare la carrozza che trasportava l’esorcista, accompagnato da un monsignore e da una suora. Ma il demonio non poté attuare il suo proposito perché, al momento della partenza, era stata data al cocchiere una medaglia di San Benedetto, a scopo protettivo e il cocchiere se l'era messa devotamente in tasca. (da Don Gabriele Amorth, "Un esorcista racconta" Ed. Dehoniane, Roma). Le origini della medaglia di San Benedetto sono antichissime. Benedetto XIV ne ideò il disegno e col "Breve" del 1742 approvò la medaglia concedendo delle indulgenze a coloro che la portano con fede. |
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San Bernardo nato a Digione in francia nel 1090 ha un nome ed un posto incomparabile nella storia della Chiesa. Borghignone di nobile famiglia, rimasto orfano della madre, a soli 17 anni si sentì attratto dalla vita di speciale consacrazione ed entrò a 22 anni nella vita monastica con 30 suoi parenti ed amici a Citeaux. In seguito Bernardo fu il fondatore dell’abbazia di Chiaravalle e dei Cistercensi, ramo del tutto particolare del grande albero benedettino, rifiutò l’episcopato a varie riprese e, per la sua virtù, per il suo prestigio, si trovò immischiato agli affari generali della Chiesa sotto i papi Innocenzo II ed Eugenio III, suo vecchio discepolo. Per lui egli scrisse il libro “De considerazione”. Predicò la seconda Crociata, moltiplicò i suoi scritti che appaiono sempre più il frutto delle ispirazioni divine che non il lavoro d’un uomo, come ci dicono le lezioni del Breviario. In mezzo a tantissime sue eroiche virtù, non si potrebbe dimenticare di fare un posto a parte alla sua profonda e ... |
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Quale pienezza di fede, di pietà, di lavoro, di azione nella vita dei santi! San Bonaventura ne è un esempio notevole. La sua vita religiosa, sacerdotale, episcopale, in una atmosfera di lavoro di serenità, di calda e dolce pietà, gli è valso da parte dal papa Sisto IV il titolo di “Dottore Serafico”. San Bonaventura si chiamava Giovanni di Fidanza. Nacque a Civita di Bagnoregio presso Viterbo nel 1217. Egli stesso narra che da bambino si ammalò di un morbo che lo stava conducendo alla morte, ma poi fu risanato da san Francesco in persona il quale, facendo su di lui un segno di Croce, pronunciò queste parole: “ Bona ventura”. Fu guarito e da allora fu chiamato Bonaventura”. Entrò nell’ordine francescano e compì gli studi a Parigi, dove iniziò anche ad insegnare. Una delle caratteristiche più significative della cultura medievale fu quella di non separare il naturale dal soprannaturale, in una prospettiva che non fosse solo di semplice riconoscimento intellettuale ... |
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