di Gelsomino Del Guercio “La vittima, per dirsi tale, bisogna che perda tutto il suo sangue” “Vittima d’amore”: è un sentimento che avvertiva Padre Pio. Un sentimento infuocato, passionale, acceso. Ma non rivolto ad una donna. Ne ha parlato in più occasioni con il suo confessore e i figli spirituali. Spiegano il significato di questa sua espressione Claudio Circelli e Marcello Stanzione nel libro “San Pio come Cristo” (Mimep Docete). ... |
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Di Fabio Piemonte “Francesco ha appena 5 anni quando Gesù gli appare di fronte al tabernacolo della chiesa davanti a cui sta inginocchiato e gli pone la mano sulla testa. Da allora le estasi e le apparizioni diventano sempre più frequenti”. Questo particolare biografico non è relativo al poverello d’Assisi, ma a uno dei più grandi santi del secolo scorso che ne ricalcò le orme, Francesco Forgione, a tutti noto semplicemente come Padre Pio. Ne racconta la vita don Marcello Stanzione, uno dei massimi esperti di angelologia, nel suo recente volume Padre Pio. Una vita tra Terra e Cielo (pp. 159, Pagine dell’Arco 2017; disponibile su Amazon in formato per Kindle, € 4, 90). Egli indugia con dovizia di particolari anche su retroscena meno noti dell’esistenza del frate di Pietrelcina, soprattutto in relazione alla sua profonda devozione agli angeli che aveva sin da bambino. Infatti “Francesco plasmava sempre San Michele con una bilancia di paglia in mano”. A chi gli chiedesse perché rappresentasse così il principe della milizia celeste rispondeva: “È lui, San Michele, che dovrà pesare le nostre anime”. |
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In questa estate esce nelle edicole dei giornali abbinato a diversi quotidiani nazionali la biografia di san Pio da Pietrelcina intitolata “ Padre Pio: una vita tra terra e cielo” scritta da don Marcello Stanzione che si può anche acquistare su Amazon. Una cinica freddura ospedaliera recita: “Il paziente è ancora vivo soltanto perché ci siamo dimenticai di dirgli che era morto”. E’ esattamente ciò che viene di pensare leggendo le centinaia di pagine della cartella clinica di Matteo Pio Colella, un bambino di 7 anni d’età ricoverato d’urgenza in ospedale per una sospetta infezione meningococcica, che drammaticamente divenne nell’arco di poche ore una insufficienza d’organo multipla complicata da una sindrome respiratoria acuta. Nato e residente a San Giovanni Rotondo, terra d’apostolato di padre Pio da Pietralcina, Matteo Pio frequentava la seconda elementare nella scuola “Francesco Forgione” (il nome da laico del cappuccino). ... |
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Di don Marcello StanzionePadre Stefano Igino Silvestrelli nasce a Porcino (provincia di Verona), piccola frazione della parrocchia di Pazzon nel comune di Caprino Veronese il 1 gennaio 1921 dai genitori Luigi Silvestrelli e Regina Giacomazzi. Don Francesco Silvestrelli fratello del papà tiene con sé nella canonica di Gargagnano di cui è parroco il suo nipotino “Gino” (così verrà sempre chiamato Igino mentre Stefano sarà per i documenti). All’età di 5 anni il piccolo si improvvisa un buon predicatore esibendosi con audacia dall’alto pulpito della chiesa parrocchiale. Lo zio lo manderà un quinta elementare dai salesiani di Trento nella loro scuola apostolica. Qui verrà educato allo spirito di don Bosco e ne rimarrà per sempre segnato acquisendo una fede ardente, una gioia contagiosa, un amore grande per la categoria adolescenti che caratterizzerà la sua vita sacerdotale. ... |
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Jorge Mario Bergoglio nasce a Buenos Aires il 17 dicembre del 1936. il padre Mario Jose lavora nelle ferrovie e la madre Maria Sivori è casalinga; i figli, in tutto, tra fratelli e sorelle, sono cinque. La famiglia è di origine italiana, viene da un paesino in provincia di Asti, Portacomaro (una terra che, a cavallo tra fine Ottocento e inizio Novecento, ha conosciuto con la povertà una drammatica epopea di emigrazione in terre lontane). Da ragazzo conosce la sofferenza: subisce l’asportazione di un polmone a causa di un’infezione alle vie respiratorie. Anche sotto il profilo economico, la giovinezza di Bergoglio non è certa agiata e per mantenersi agli studi, tra altri impieghi, accetta anche quello di buttafuori in un locale. Ottiene il diploma di perito chimico a Buenos Aires, senza rinunciare alle amicizie e alla vita di relazione. ... |
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Jorge Mario Bergoglio nasce a Buenos Aires il 17 dicembre del 1936. Il padre Mario Jose lavora nelle ferrovie e la madre Maria Sivori è casalinga; i figli, in tutto, tra fratelli e sorelle, sono cinque. La famiglia è di origine italiana, viene da un paesino in provincia di Asti, Portacomaro (una terra che, a cavallo tra fine Ottocento e inizio Novecento, ha conosciuto con la povertà una drammatica epopea di emigrazione in terre lontane). ... |
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In questo breve e semplice libretto si è inteso presentare l'aspetto angelologico e demonologico della spiritualità di papa Francesco innanzitutto partendo dal suo retroterra spirituale che è quello della tradizione dei gesuiti, ordine di appartenenza di Francesco, che in esso ha esercitato sia la funzione di maestro dei novizi che di provinciale. |
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Il giorno 17 settembre in cui la Chiesa ha celebrato la memoria liturgica delle stimmate di san Francesco d’Assisi, Papa Francesco in Vaticano dopo la santa Messa in Santa Marta ha ricevuto la dott.sa Anna Maria Turi coautrice del libro con don Marcello Stanzione “ Angeli e stigmatizzati” edito dalla Sugarco. Il Santo Padre ha molto gradito il dono del libro ed ha mostrato vivo apprezzamento. L’episodio relativo alle stimmate di San Francesco avvenne a La Verna con un riferimento anche alla Porziuncola. Nell’agosto del 1224, Francesco, con Masseo, Angelo, Silvestro Illuminato e Leone parte per il monte Verna (due anni prima della sua morte) per trascorrere in quel luogo la Quaresima in onore della Vergine madre di Dio e del Beato Michele Arcangelo e la preparazione alla festa dell’Esaltazione della Croce (14 sett.). L’intento era anche quello di cercare di guarire il fisico ormai debole e lo spirito per tante amarezze subite. Il 14 settembre probabilmente Francesco riceve la visione e le parole del Serafino alato e crocifisso e successivamente “l’impressione delle stimmate di Cristo” sul suo corpo: mani, piedi e costato. (prova questa della sequela Christi). ... |
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di Alfredo Lissoni Il libro-inchiesta del sacerdote salernitano don Stanzione Sono molte le occasioni in cui il pontefice gesuita ha accennato alla presenza tangibile del demonio in mezzo a noi; frasi sfuggite ai più ma raccolte da un prete esperto della materia. Se la visione dell'inferno di papa Francesco si discosta dall'iconografia classica medievale e rinascimentale, come avrebbe rivelato in un discusso (e smentito) colloquio con il direttore di Repubblica Eugenio Scalfari, non si può peraltro negare che il pontefice gesuita ammetta l'esistenza del nemico per eccellenza del cristianesimo: il diavolo. ... |
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