Esseri incorporei, gli angeli non hanno necessità di alimentarsi e nemmeno di riposarsi; non mangiano e non dormono. Per questo, chi si libera, in quanto non acconsente all'umana debolezza delle necessità corporali, applicandosi nei digiuni e nelle astinenze, è un imitatore degli spiriti celesti. ... |
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Di Elia Lucchini Questo “Dizionario essenziale di angelologia. Tutto sugli angeli dalla A alla Z” ad opera di don Marcello Stanzione nasce su richiesta esplicita della casa editrice “Il Segno” di Udine. Don Stanzione ovviamente è consapevole che un dizionario di angelologia per quanto essenziale avrebbe chiesto la collaborazione di una equipe numerosa di teologi ma in realtà non è facile trovare tra i teologi studiosi interessati alla tematica angelologica inoltre anche se ci fossero stati questo avrebbe comportato una spesa economica notevole... |
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Vi sono almeno quattro forti ragioni a sostegno della validità del riconoscimento di un celeste patrono nel funzionamento di una complessa Istituzione di portata sociale quale, appunto, è la Polizia di Stato. La prima ragione sta nel fatto che risulti essere più forte e più motivati, per lo slancio psicologico-confermativo che ne deriva, chi, agendo in situazioni dedicate e non di rado difficili, sa e pensa di essere autorevolmente sorretto nell’impresa che ha il dovere di compiere. La seconda ragione sta nel fatto che la gente, sostanziale destinataria dell’azione espletata, sia portata a riconoscere validità è correttezza nel comportamento di chi, compiendo il proprio dovere, si affida rafforzativamente ad un celeste patrocinio. ... |
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1. Le ricorrenze bibliche della figura di san Michele arcangelo non sono molte e si concentrano in citazioni del nome ( cfr per esempio Dn 10,13.21; Ap 12,7) o allusioni alla sua peculiare funzione ( cfr per esempio Gd 9). I testi cui egli è nominato direttamente si trovano concentrati nel libro veterotestamentario di Daniele ed in quello neotestamentario dell’Apocalisse. ... |
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San Giovanni Bosco è senza dubbio il solo uomo che ebbe un cane per Angelo custode, od un Angelo che si mascherava da cane ... Quando, alla fine della sua vita, lo si interrogava su quello strano animale che si era istituito suo protettore e che tutte le sue relazioni avevano visto, toccato, accarezzato, don Bosco si scusava e rispondeva sbiascicando: “ Dire che era un Angelo chi farebbe ridere. Ma non si può dire nondimeno che fosse un cane come gli altri”. Laddove il peccato abbonda, la grazia sovrabbonda, si afferma volentieri. Il contrario è ugualmente vero tanto è impossibile a Satana sopportare i luoghi dove la santità si diffonde. Torino è una di queste città di contrasti dove, in risposta alla presenza del Sudario di Cristo ed alla venerazione da cui è contornato, le diavolerie si scatenano. Ancora oggi, è una delle città d’Europa dove gli esorcisti hanno più lavoro…. |
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Il testo dell’Apocalisse attribuito all’apostolo Giovanni è in assoluto, per la cultura occidentale, il modello del genere profetico. Esso infatti non solo riassume concezioni, strutture e forma espressive della letteratura profetica veterotestamentaria, ma rifonda anche il genere stesso, rinnovandolo alla luce della visione cristiana relativa ai destini ultimi dell’umanità. L’ispirazione profetica nell’Apocalisse di Giovanni sfocia in questo modo in un’abbagliante rivelazione di portata cosmica. ... |
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Esiste nella società odierna un desiderio di affidarsi a esseri superiori all’uomo, di ricevere da essi aiuto per superare le difficoltà che quotidianamente si presentano, fino a voler comunicare con tali entità in modo diretto, attraverso la pratica del channeling, in voga negli ambienti new age e next age. ... |
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Pensieri e riflessioni nell’Ottava di Natale. Dai primi cristiani e dai Padri della Chiesa, fino ai santi contemporanei e ai mistici, le meditazioni più significative e poetiche sull'Incarnazione del Verbo. "Volle farsi pargolo, volle farsi bimbo, perché tu possa divenire uomo perfetto" (S. Ambrogio)“Il mondo intero, o Signore, ha sete del giorno della tua nascita; ... |
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La Bibbia mette in scena gli immensi eserciti del Signore. “Possiamo enumerare le Sue truppe?” domanda il Libro di Giobbe (25,2); ed il profeta Daniele gli fa eco: “Mille migliaia Lo servivano, miriadi di miriadi stavano in piedi davanti a Lui” (Dan. 7,10). Cristo, la sera del giovedì Santo, quando giungono gli uomini incaricati di arrestarlo, ordina a Pietro di riporre la sua spada nel fodero ed aggiunge: “Pensi tu dunque che io non possa fare appello a Mio Padre, che mi fornirebbe seduta stante più di dodici legioni di Angeli?” (Mt.26,53). San Girolamo stima a quasi settanta duemila i soccorsi in questione. Cifre simboliche... |
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Ganxhe Bojaxhiu nacque a Shkupi il 27 agosto 1910, terza e ultima figlia di Kolë e Drane Bojaxhiu. La bimba, il cui nome significa bocciolo, fu battezzata nella chiesa del Sacro Cuore, a 7 anni frequentò la scuola cattolica presso la parrocchia e poi la statale. Il fratello Lazër la ricorda così: “Era una ragazza normale, forse un po’ ritirata e introversa… già nella scuola elementare si notò il suo talento per lo studio. Era la prima della classe, sempre pronta ad aiutare gli altri…”. La fanciulla era molto impegnata nella comunità parrocchiale: cantava nel coro, recitava nel teatro della chiesa e faceva parte della congregazione di Maria per la gioventù. ... |
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