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IL SEGRETO DEI SANTI: LA SOFFERENZA REDENTA
Editoria
Il nome del vento PDF Stampa E-mail

Il nome del ventoIl nome del vento E' la storia vera di una giovane che da oltre venti anni vive accanto al "personaggio più stravagante dell'Universo", ossia Meddy, il suo Angelo Custode. "Credete a me - scrive l'autrice nella prefazione - gli Angeli esistono davvero e ci parlano, ridono, scherzano con noi e se talvolta non li sentiamo presenti è solo perché desideriamo agire di testa nostra".

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IL NOME DI GESU’ E GLI ANGELI Di don Marcello Stanzione PDF Stampa E-mail
IL NOME DI GESU’ E GLI ANGELIA Natale gli angeli comunicano a Maria e a Giuseppe il nome da dare a questo particolarissimo bambino. Il Vangelo di Luca è il solo che parla della circoncisione di Gesù in modo esplicito. Nello stesso tempo, egli menziona l’imposizione del nome indicato dal messaggero celeste. Il teologo francese Raymond Winling fa una interessante trattazione sul nome di Gesù nel suo testo “ Natale e il mistero dell’incarnazione” edito in Italia da Queriniana e afferma che Gesù è stato sottoposto a un rito che all’epoca rivestiva un’importanza decisiva per ogni giudeo credente. ...
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IL PAPA PAOLO VI E GLI ANGELI Di don Marcello Stanzione PDF Stampa E-mail
Papa Paolo VIIl Pontefice Paolo VI (G.B. Montini, 1963-1978) verrà canonizzato a Roma in piazza  San Pietro il 14 ottobre 2019. Egli è stato il Papa che ha portato avanti e concluso le fasi del Concilio Vaticano II. Quanto al fatto che il Vaticano II abbia parlato poco degli Angeli e dei demoni, ciò è avvenuto perché il suo scopo era soprattutto eccelesiologico pastorale e non dogmatico; comunque il Concilio non manca di menzionare gli Angeli in quanto venerati dai cristiani (Lumen Gentium, 50); ricordando che gli Spiriti celesti saranno con Cristo quando egli tornerà nella gloria (Lumen Gentium, 49) e lascia intravedere come la Madonna sia stata esaltata al di sopra di essi (Lumen Gentium, 61). ...
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IL PATRONATO DEGLI ANGELI Di ANDREW A. BIALAS, C.S.V. PDF Stampa E-mail

IL PATRONATO DEGLI ANGELIGli angeli che regnano in paradiso, come i santi, offrono preghiere a Dio per le persone di questo mondo e agiscono come loro patroni. Le Sacre Scritture rendono evidente che essi hanno un interesse nella prosperità temporale e la felicità spirituale dei singoli individui. Dio parlò così a Mosè: "Io manderò il mio angelo, che ti precederà, e ti guiderà nel tuo viaggio: ti porterà in un posto che io ho preparato per te. Fai attenzione a lui, e ascolta la sua voce, e non pensare che sia uno da essere condannato: poiché egli non dimenticherà i tuoi peccati, e il mio nome è in lui" (Esodo 23:30). Con queste parole Dio incitò Mosè a venerare l’angelo; il testo indica anche una cura personale nei suoi confronti. ...

 

 

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IL PERICOLO DELL’INFERNO IN UN LIBRO SU DON DOLINDO RUOTOLO DI ANNAMARIA MARAFFA PDF Stampa E-mail

IL PERICOLO DELL’INFERNO IN UN LIBRO SU DON DOLINDO RUOTOLOL’editrice milanese Gribaudi ha stampato il libro scritto da don Marcello Stanzione: “Don Dolindo Ruotolo, Santa Faustina Kowalska. Le tentazioni, il Diavolo e l’Inferno”.

Anche se recentemente papa Francesco durante una intervista televisiva alla Rai italiana ha espresso la sua opinione personale che l’inferno sia vuoto, in realtà tutti i mistici e i santi hanno sempre avuto timore di poterci andare. In questo libro della Gribaudi tra i vari mistici presentati spiccano le figure di don Dolindo Ruotolo e di santa Faustina Kowalska.

Noi cattolici dalla Bibbia abbiamo appreso con certezza che dopo la morte, ci attende un doppio Giudizio: ci attende dapprima il Giudizio particolare, che è come la presa di coscienza del proprio stato, da parte dell’anima in presenza del Signore. Questo giudizio particolare introduce ogni anima nell’eternità soprannaturale dell’inferno o del Paradiso oppure nella situazione temporanea del Purgatorio nell’attesa del Paradiso. Vi è poi, alla fine dei tempi, quel Giudizio generale sulla storia dell’umanità che introdurrà la Chiesa in cielo.

Purtroppo sembra che queste verità della nostra fede cristiana siano un po’ passate sotto silenzio attualmente. Il “buonismo” oggi è una nuova visione ideologica di un certo cattolicesimo annacquato che consiste nell’idea che tutti gli uomini, compresi i peggiori peccatori, alla fine siano buoni e che la Misericordia di Dio salverà tutti e che l’inferno se esiste è vuoto.

Pare bene che non si voglia mettere l’accento che sull’Amore e la Misericordia infinita di Dio, nascondendo la Giustizia … Si è, d’altronde, perduto il senso del peccato, e le nostre debolezze non sono finalmente altro che l’attuazione di complessi psicologici … almeno alcuni lo pretendono. Ne consegue comunque che la teologia cristiana non li segue.

Occorre dunque meditare, tremando un po’, su quel momento che la Chiesa designava come “giorno di miseria, di calamità e di collera”.

l’inferno è il campo del dubbio e della divisione, le facoltà mentali stesse non sfuggono a questa contraddizione. Mai la pace. “Il nostro Dio è un Dio di Pace!” dice la Bibbia. Là dove Dio non è, non può esservi la pace.

Si dice che la bellezza di un’anima traspare nel suo corpo – il fenomeno della luminosità di cui sono stati oggetti diversi Santi, e del tutto ultimamente Padre Pio, mostra bene che questa asserzione è veritiera. Dio, la Bontà infinita, abitando nell’anima dei Santi e trasfigurandoli con la Luce di Gloria, irradia anche per trasfigurarli con le sue influenze, nel loro corpo e nei loro sensi. E l’abitazione divina è così la radice più profonda attraverso la quale i corpi dei Santi sono per sempre incorrotti, esenti da sofferenze, ripieni delle delizie più pure, spiritualizzati, “angelizzati”. “In cielo si è come gli Angeli …”, diceva il Signore, splendidi.

Ma Dio non abita più l’anima dei dannati, ne è stato bandito, cacciato, dal peccato ed un atto di volontà. Si comprende facilmente che l’anima dannata è di una pesantezza indicibile, tutto all’opposto della bellezza di quella dei Santi, e le sue facoltà sono anch’esse orribilmente insozzate: l’intelligenza, la volontà, l’immaginazione, la memoria.

Dio assente, non irradia più la carne ed i sensi dei dannati. E’ oramai il male ed il peccato che si riflettono nei corpi dei dannati. Gli esorcisti hanno sovente visto questa pesantezza dipingersi sul volto dei posseduti che essi tentavano di strappare dalle grinfie diaboliche.

San Paolo (1Cor. 15, 42), diceva che i corpi dei Santi, seminati nella corruzione, risusciteranno incorruttibili, come gli angeli… I corpi dei dannati risusciteranno anch’essi, ma per una sofferenza eterna. Eppure, quei corpi erano destinati ad essere, per l’eternità, i Templi dello Spirito Santo!

E queste anime, per l’eternità, rimarranno bruciate da quel fuoco eterno. Cos’è questo fuoco? Nessuno lo sa e se alcune anime privilegiate, come Caterina Emmerich, Maria d’Agreda, ed anche i tre piccoli veggenti di Fatima hanno avuto esperienza del fuoco, può benissimo non essere che una visione simbolica, benché molto reale. Il fuoco eterno della Geenna, di cui parla Gesù, non è che la discarica pubblica della città di Gerusalemme, sulla quale si gettavano i cadaveri degli animali morti, e quelli dei suicidati e dei condannati a morte. Non avendo diritto alla sepoltura, essi si trovavano da ciò, esclusi dalla comunità. E’ esattamente quello che accade in inferno, dove le anime bruciano di desiderio, di vergogne e di odio.

Secondo san Tommaso, e molti altri teologi, il fuoco dell’inferno fa piuttosto soffrire alla maniera di una catena che renderebbe prigioniere le facoltà delle anime dannate. Queste anime, come i demoni, erano fatte per l’immensità divina e per l’immensità del mondo, ed esse si trovano destinate all’oscurità ed al ripiegamento su sé stesse…

Senza dubbio state chiedendovi perché tante considerazioni sui dannati, sull’Inferno… Noi non abbiamo fatto altro che interrogare la Scrittura, la Tradizione ed i Teologi, e noi non abbiamo avanzato nulla che non sia solidamente stabilito. Ma riflettere su questo soggetto deve del tutto semplicemente condurci a vedere il minimo peccato come qualcosa di estremamente pericoloso. Un difetto che non si corregge, un vizio al quale ci si dona senza pensare che questo può essere grave, una colpa nella quale ricadiamo sovente, tutto questo contribuisce ad insozzare in noi l’immagine di Dio, ed indebolisce la nostra volontà e l’amore che dovremmo avere per Dio. E si ama Dio, non già col suo cervello, ma col proprio cuore. Sappiamo bene, realizziamolo bene, che uno stato di peccato, liberamente accettato, è perfettamente capace di condurci, alla fine della nostra vita, ad una mancanza d’amore di Dio tale che noi saremmo capaci di preferire il nostro peccato alla Luce di Dio?

 Si concepisce allora il pericolo che tutta la Chiesa, ed ognuno di noi in particolare, corre in questo momento, in cui la nozione stessa di peccato è rimessa in questione in nome della psicanalisi… Lo sfinimento dell’uomo, la sua realizzazione totale di cui si parla talmente oggi, non potranno realizzarsi che nella linea segnata da Dio e sotto il suo sguardo. Il demonio è riuscito nell’accecarci su questo punto. Occorre del coraggio oggi per affrontare un soggetto come quello dell’esistenza del diavolo e dell’inferno. Caterina Emmerich diceva che Satana doveva essere scatenato sulla terra 50 o 60 anni prima dell’anno 2000.  E’ all’Esercito di Maria, l’Esercito della Donna che è stato designato da tutta l’eternità per schiacciargli la testa, ed il cui Cuore Immacolato alla fine trionferà, come l’ha detto a Fatima, di riflettere, di custodirsi dall’errore e di allarmare i poveri uomini presi da questo turbinio.

Le preghiere di esorcismo di Leone XIII, quelle rivolte a san Michele, e che una volta si recitavano dopo ogni messa, dovrebbero figurare in mezzo alle nostre abituali devozioni. Satana sarà cacciato, l’inferno sarà vinto da queste preghiere. La speranza esiste. In questo testo, don Marcello Stanzione presenta la dottrina cattolica sui diavoli e sull’inferno in vari mistici ed in particolare in don Dolindo Ruotolo che è particolarmente amato non solo a Napoli, in Italia, la sua città di origine ma pure è tanto stimato in Polonia come don Stanzione ha sempre constatato nei suoi numerosi viaggi apostolici in quella nazione.

 

 

 

 
IL POTERE MALEFICO DEI DEMONI Di don Marcello Stanzione PDF Stampa E-mail

IL POTERE MALEFICO DEI DEMONIE'  certo che il diavolo, perdendo la grazia, cadendo dal Cielo, non ha perduto la sua potenza e le sue facoltà naturali. Solamente lo stato di dannazione, di separazione irrevocabile con Dio, dove egli si trova, ha legato in qualche maniera sia la sua potenza sia la sua penetrazione intellettiva.

         Innanzitutto il diavolo non intende niente dei misteri della grazia, che  sfuggono ad ogni intelligenza creata, e che sono in opposizione radicale con lo spirito superbo e ribelle. ...

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Il prete che fa il tifo per gli angeli «Ho le prove, lassù qualcuno ci ama» PDF Stampa E-mail

don_marcello_stazione_a_porta_a_portaDon Stanzione non ha dubbi: «Esistono, proteggono anche agli atei. Ma tanti vescovi non ci credono»

«Gli angeli sono come gli insegnanti di sostegno: ci aiutano.

 

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Il primo esorcismo di padre Amorth: si trovò di fronte Lucifero PDF Stampa E-mail

Il primo esorcismo di padre Amorthdi Gelsomino Del Guercio

Il primo intervento dell'esorcista più famoso al mondo, fu su un contadino. Ecco la testimonianza di quei giorni duri ma, alla fine, vittoriosi sui demoni

Minacce, un nome che faceva tremare i polsi solo ad ascoltarlo, e una terrificante uscita dal corpo posseduto: sono i momenti salienti del primo esorcismo di don Gabriele Amorth.

A raccontarlo sono Marcello Stanzione e Chantal L. Raimondo nel libro “Angeli e animali – Spiriti celesti e fauna” (edizioni Segno). ...

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IL PROFUMO DELL’ARCANGELO RAFFAELE Di don Marcello Stanzione PDF Stampa E-mail

arcangelo RaffaelePoiché santa Maria Francesca delle Cinque Piaghe, una suora francescana del terz’ordine, era sempre ammalata, piacque a Dio di affidarla alle cure speciali dell’arcangelo san Raffaele che è la Medicina di Dio. Nel 1789 l’arcangelo san Raffaele le apparve e le disse che era venuto a curarla. In effetti, il giorno dopo, la santa suora, gravemente ammalata, aveva ripreso in pieno le sue mansioni. ...

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Il profumo di San Michele arcangelo? E’ l’incenso. Ecco perchè PDF Stampa E-mail

Il profumo di San Michele arcangelo

Di Gelsomino Del Guercio

San Michele si può evocare con una particolare benedizione all’inizio della Liturgia della Eucarestia, quando il sacerdote mette l’incenso nel turibolo e ne chiede la potente intercessione

Il profumo di San Michele arcangelo è l’incenso. E’ un aroma attraverso cui si chiede l’intercessione del Principe degli Angeli. Si legge nel libro “Profumi divini” (Mimep Docete) di Don Marcello Stanzione, che il sacerdote, all’inizio della Liturgia della Eucarestia, mette l’incenso nel turibolo, lo benedice e poi incensa tutto l’altare, in onore del Signore. ...

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