La Bibbia indica 2 modi che gli angeli hanno per manifestarsi agli uomini: l'intervento immediato in "carne ed ossa" e la rivelazione ai profeti in splendide visioni. Santi e mistici conoscono questi 2 tipi di manifestazioni angeliche che, talvolta, s'intrecciano e si completano: visione nell'estasi, prossimità palpabile e quasi materiale. ...
Da Santa Gemma Galgani al Beato Giacomo Alberione, da Anna Caterina Emmerick a Santa Faustina Kowalska.
Tra le tante tematiche affrontate dal Concilio di Trento (1545-1563), la questione degli angeli non venga neppure accennata. Ma, a tre anni dalla fine del Concilio, nel 1566, viene redatto il “Catechismo del Concilio di Trento ad uso dei parroci”, dove qualche accenno agli angeli viene fatto. Questi accenni, sebbene poggino totalmente su di una tradizione ormai avallata dal sentire popolare, quella della devozione all’angelo custode, confermandola, la incoraggiano e le permettono un respiro ancor più ampio. ...
Gli angeli intervengonoquando i servi di Dio sono confrontati a delle situazioni critiche nel compimento dei loro doveri di carità. Durante la sua vita, il santo servita Filippo Benizi ebbe frequenti relazioni con gli spiriti celesti. Per due volte almeno, nel corso dei suoi viaggi apostolici, essi gli portarono del pane per sostentarlo allorché mancava per la fame. La sua legenda menziona il fatto ad Arezzo, dove nessuno gli aveva fatto l’elemosina non fosse che uno spicciolo, e dove tutte le porte si erano chiuse davanti a lui; e in Germania dove lui ed i suoi fratelli, essendosi avventurati alla caduta della notte in un paese inospitale e sperduti nella foresta, degli spiriti celesti vennero a ristorarli con pani d’un biancore splendente e d’un sapore squisito. ...
Il , certosino, ha lasciato diversi scritti molto pii in uno dei quali egli ha trascritto le esortazioni che una santa badessa di sua conoscenza faceva alle sue religiose: “Io venero ed amo tutti gli angeli di Dio. Ma in mezzo ad essi, due che mi assistono notte e giorno meritano che io testimoni loro una più grande riconoscenza ed un più grande rispetto. Il mio Signore e mio Dio me li ha dati per custodi e protettori. Uno è alla mia destra, l’altro alla mia sinistra. Sotto le loro ali, io sarò al riparo dagli attacchi dei nemici dell’anima mia, se ho la felicità di non mai deviare dai miei doveri. ...
L'angelo che a Natale reca l'annunzio ai pastori è un messaggero di gioia. Trasforma il mondo e la notte si rischiara per la luce che da lui emana. I pastori che vegliano sul loro gregge ci ricordano le notti insonni a causa delle angosce della vita, che si illumina all'annuncio angelico della venuta del Salvatore che guarendoci dalle nostre ferite esistenziali ci libera dal male che ci opprime. Gli angeli della Natività ci fanno percepire la corrente d'amore che fluisce tra Dio e noi. La gloria di Dio appare nell'alto dei cieli e, sulla terra, discende la pace di Dio in Gesù. Il mistero del Natale, cioè di un nascere per morire, e il mistero della croce pasquale, ossia di un morire per nascere, disegnano in chiaroscuro l'arco della vita di Gesù, attraversata da parte a parte dal glorioso mistero della risurrezione che la sigilla. ...
La , una mistica sarda nata a Pozzomaggiore, in provincia di Sassari, il 2 maggio del 1880 edin seguito trasferitasi a Roma e là deceduta nel 1952 all’età di settantadue anni fin da giovanissima rinunziò alla scelta della vita religiosa per dedicarsi con eroismo, al servizio della mamma, della nonna e di altri familiari provati dalla malattia. Fu arricchita di doni soprannaturali fino ad essere configurata, nella sua carne, a Gesù crocifisso. Le numerose grazie, seguite alla sua morte, indussero i Passionisti, nel 1968, ad iniziare i processi informativi sulla fama di santità per avviare la serva di Dio alla gloria degli altari. ...
Sono stati scritti diversi libri sulla grande devozione di padre Pio per le anime del purgatorio, le quali durante la sua vita si presentavano a lui per essere soccorse e liberate dalle loro pene, un giorno chiesero a padre Pio quante erano queste anime e così rispose: “Salgono su questa montagna per partecipare alle mie messe e cercare le mie preghiere più anime del purgatorio di quelle dei vivi”. ...
Dalla biografia di padre Jean Edouard Lamy (1852-1931), che l’autore il conte Paul Biver pubblicò a due anni di distanza dalla morte del santo sacerdote, è tratto il seguente episodio: “Vado a letto e spengo la luce. Dopo due o tre minuti di conversazione animata nella camera dell’anziano sacerdote, nel silenzio assoluto della notte distinguo molto chiaramente tre voci maschili. Subito il fatto mi incuriosisce e capisco che dev’essere qualcosa di importante. D’altronde nessuno è salito per le scale da quando ci sono passato io. I gradini di abete sono così leggeri e tutta la casa risuona al punto che dalla mia camera potrei sentire i passetti di un topolino. ...
Un altro fatto di guerra in cui ci fu un intervento formidabile degli angeli, avvenne nel periodo di luglio- agosto del 1900, durante l’assedio di Petang da parte dei Boxers, con questo termine preso dalla lingua inglese e tradotto letteralmente come pugile si intende il l’associazione cinese pugilistica di giustizia e concordia che originaria della provincia dello Shandong, si oppose fermamente alle missioni cattoliche in Cina. I boxers attuarono una violentissima repressione contro la Chiesa che causò migliaia di martiri che oggi sono venerati come santi e beati nel Cattolicesimo. ...
San Leonardo Murialdo è considerato uno dei santi sociali torinesi. Fonda la confraternita laicale di San Giuseppe, i cui membri in seguito saranno conosciuti come “padri giuseppini”, per aiutare i ragazzi poveri e abbandonati. Lo stile con cui san Leonardo Murialdo ha vissuto il suo apostolato educativo in mezzo ai giovani poveri si ispira ai valori della pedagogia cristiana, ma anche alla missione dei Santi Angeli, inviati da
Dio per salvare le povere anime dei peccatori. In queste pagine, dunque, sono riportati alcuni dei più bei pensieri di San Leonardo Murialdo sui Santi Messi Celesti, cui egli si ispirava per educare i giovani sventurati e meno abbienti della società torinese.