Sono molto onorato che il carissimo amico avv. Carmine Alvino mi abbia invitato a fare la presentazione del suo ottimo testo “ Arcangelologia” edito dalla editrice Segno di Udine. Il termine arcangelo deriva dal greco: è composto dalle parole àrchein, cioè comandare, e ànghelos, cioè Angelo (la traduzione letterale è messaggero). In altre parole, Arcangelo significa Capo degli Angeli. Quanto al vocabolo Angelo, come ho già avuto modo di spiegare in altre occasioni, esso deriva dal verbo greco anghèllo, io annunzio, termine con cui è stata tradotta la parola ebraica mal’akh, Questo ci fa immediatamente pensare all’Angelo come annunziatore, ambasciatore, quasi un mero portavoce della volontà di Dio (un po’ come l’Ermes dei Greci ed il corrispondente Mercurio dei Romani, anch’essi caratterizzati da ali, poste ai piedi – o ai calzari – ed al petaso, il loro copricapo). ... |
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Si è concluso a (Catanzaro) nell’aula santi Petri del palazzo arcivescovile, un interessante convegno sul tema: angeli messaggeri, custodi, difensori. Ad organizzare questo convegno è stata la pastorale scolastica diocesana insieme alla società Dante Alighieri di (Catanzaro). È stato coinvolti anche il direttore della pastorale universitaria di Catanzaro, Don Roberto Corapi. ... |
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Il papa Benedetto XVI ha dedicato la catechesi dell’udienza generale del 12 gennaio 2011 alla figura e all’opera sul Purgatorio di santa Caterina di Genova. La santa nasce a Genova nel 1447 e muore nel 1510. Era figlia di Francesca Negro e Giacomo Fieschi, vicerè di Napoli. Il casato dei Fieschi era da sempre di parte guelfa, cioè devota al pontefice e Caterina, insieme alla sorella Limbania e ai due fratelli ricevette una profonda educazione umanistica e religiosa. ... |
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Recentemente l’editore Gribaudi di Milano ha stampato un libretto scritto da don Marcello Stanzione che presenta la vita di santa Caterina de’ Vigri. A Bologna tutti conoscono dove si trova il monastero della santa. Perché Caterina è per tutti i bolognesi ancora oggi la santa per eccellenza della città tant’è che è venerata come Caterina da Bologna. Caterina de’ Vigri nacque a Bologna l’8 settembre 1413. La data della nascita è collocata convenzionalmente, al 1413, dato che dal libro Specchio di illuminazione della Bembo si deduce che ella morì nel 1463 all’età di cinquant’anni. Il 25 febbraio 1463 tenne un discorso di tre ore alla comunità, annunciando la sua morte e dando loro le sue ultime volontà. Come S. Giovani della Croce morente parlò della virtù della carità: “E’ impossibile piacere a Dio senza amore. Mie care sorelle, dovete portare ciascuna i pesi delle altre, perdonarvi l’un l’atra ogni colpa, sopportando con inesauribile pazienza tutto ciò che può essere provocato dalla differenza di carattere […]”. ...
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In queste settimane in tutte le librerie cattoliche si trova il libretto edito dalla Gribaudi di Milano scritto da don Marcello Stanzione intitolato “ Caterina Labourè e la Medaglia Miracolosa di Maria”. Il 27 Novembre la Chiesa fa memoria liturgica delle apparizioni mariane a Rue du Bac a Parigi. La devozione della Medaglia miracolosa è appunto la perenne memoria dell’apparizione della vergine a Caterina Labouré nel 1830, la prima delle dodici manifestazioni mariane riconosciute ufficialmente dalla Chiesa fra l’Ottocento e il Novecento. Caterina era nata nel 1806, figlia di un agiato coltivatore, e sin da piccola aveva percepito il desiderio di consacrarsi a Dio. In un misterioso sogno si era sentita chiamata da san Vincenzo de’ paoli a entrare tra le Figlie della carità, da lui fondate. Novizia nella Casa madre di rue du Bac, ebbe visioni di san Vincenzo e di Cristo. ...
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In quest’anno 2022 ricorre il primo centenario della proclamazione di santa Giovanna D’Arco a patrona della Francia. La santa aveva una particolare famigliarità con gli angeli che fanno parte della missione profetica, politica e militare della Pulzella d’Orleans. ... |
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La famosa “Grande Guerra”, quella del 1914-1918, faceva strage in tutta Europa ed ogni giorno portava il suo contingente di disgrazie, lutti e di desolazione. Era l’epoca gloriosa e dolorosa delle trincee. Ma, all’altro capo dell’Europa, sulla Serra de Ayre, in Portogallo, nel piccolo villaggio di Fatima, regnava una pace molto relativa. Tre fanciulli custodivano le loro pecore su questo altopiano arido e secco, disseminato di querce verdi, nella Cova di Iria, che vuol dire “Vallone della pace”. Sono Francesco, nove anni, sua sorella Giacinta, sette anni, i due ultimi figli di Manuel Pedro Marto e la loro cugina, dell’età di dieci anni, Lucia, figlia di Antonio Dos Santos. ... |
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Dopo aver affrontato Paradiso e Inferno, ponendo a don Marcello Stazione cento domande sugli angeli e sui diavoli, il nostro collaboratore Gianandrea de Antonellis ha rivolto al sacerdote altrettanti quesiti sulle anime purganti. Quella del Purgatorio è una dottrina poco conosciuta al grande pubblico, ma intrinsecamente cattolica: rifiutata dai protestanti, non pienamente accettata dagli ortodossi, quasi ignota ad ebrei, islamici e alle religioni orientali, è attualmente osteggiata anche da chi la vede come un impedimento alla “ protestantizzazione” del Cattolicesimo. Ecco spiegata l’avversione del mondo moderno verso il Purgatorio o più esattamente verso del mondo moderno verso la sua ortodossa dottrina. Inoltre la devozione verso le anime purganti, cioè i defunti, è strettamente collegata al culto dei propri avi, un elemento necessario per dare maggior valore alla famiglia quale fondamentale elemento costitutivo della società. ... |
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