Lo studioso di demonologia Don Marcello Stanzione è l’autore del testo: “Liberaci dal Maligno” edito dall’editrice cattolica veneta Ancilla che ci presenta la figura di Gesù esorcista. Gesù nella sua vita pastorale ha parlato di una sola cosa: il Regno di Dio (la vita in pienezza, salvata), e ha fatto una sola cosa: mostrarlo con la sua persona, i suoi gesti e le sue parabole. In questo Regno di Dio erano centrali le guarigioni e le cure delle malattie, vissute da Gesù non come un atto medico (per distinguere se fossero del corpo, della mente o dello spirito, se avessero bisogno di una terapia o di un'altra), ma spesso come esorcismi (liberazione dal maligno); cioè, per Gesù la diagnosi consisteva nell'identificare il demone (la causa della malattia) e la terapia consisteva nel cacciare o minacciare o liberare il demone responsabile della malattia fisica. Mt 8,16: Con la sua parola scacciava i demoni e guariva tutti i malati. Mc 9,25: Minacciò il demonio del bambino sordomuto. Lc 4,39: Minacciò la febbre della suocera di Pietro. Lc 13,16: Uno spirito (Satana) ha lasciato la donna incurvata per 18 anni per toglierle la libertà e Gesù la scioglie da questo nodo. Se Gesù fosse solo un medico, gli basterebbe curare una malattia fisica, ma egli è il Dio che salva e il suo obiettivo è la guarigione integrale, completa e profonda: liberare la capacità di amare, donare la verità dell'essere, attraverso la penitenza e la conversione; quando i malati fisici guariti da Gesù non raggiungono questa guarigione definitiva, a volte, Gesù arriva alla maledizione (cfr. Mt 4,17; 11,21 a Chorazin, Betsaida e Cafarnao). Dietro queste guarigioni/esorcismi di Gesù sembra intravedersi una natura umana debole e spiriti maligni ostili che ne approfittano per farla ammalare. Qui è utile invocare (anche nelle malattie fisiche) un Gesù esorcista per ottenere il "liberaci dal maligno" (ultima parola del Padre Nostro) e dalle sue conseguenze (malattie e peccati). L'opera principale di Gesù non era la guarigione come medico, psicologo, guaritore spirituale, ma era "disfare le opere del diavolo" (Gv 3,8), queste opere sono il peccato e le sue conseguenze: la distruzione della natura umana e della creazione di Dio, disordinando l'armonia del cosmo. Il peccato non è visto da Gesù come una violazione di un comandamento, di una legge o di un divieto. Per annullare il peccato, Gesù deve esorcizzare (scacciare i demoni e i loro effetti), Gesù vuole distruggere colui che vuole distruggere l'uomo e la terra (cfr. Ap 11,18) (non ha compassione per i demoni); questo si chiama redenzione e divinizzazione dell'uomo. I santi e i Padri della Chiesa parlano di questa opera esorcistica di Gesù. Per esempio, Sant'Ambrogio diceva che lavorare per la guarigione significa riallineare una creazione distorta dal demonio. Tutte le guarigioni di Gesù fino al risveglio di Lazzaro servono a mostrare la vera identità di Gesù: Relazione: Gesù deve mostrare la compassione del Padre e la sua misericordia. Integralità: Gesù vuole mostrare che la fede è integrale, serve a raggiungere una vita piena. Dinamismo: Gesù vuole dimostrare di essere il Messia atteso, il Figlio di Dio, il Servo di Jahweh. Unicità: Gesù mostra la gloria del Padre e la sua salvezza. Inoltre, con le guarigioni Gesù porta avanti la vera lotta contro Satana, per distruggerlo, lotta che ha avuto diverse fasi. 1) Il diavolo, attraverso i farisei, cerca di bloccare Gesù in questo compito di guarigione, facendo dire loro che non poteva farlo di sabato. 2) Quando Gesù rianimò Lazzaro, Satana fu sconfitto nel profondo del suo potere, la "morte", e attaccò Gesù con l'accusa più grave possibile: i farisei dissero che Gesù scacciava i demoni attraverso il principe dei demoni, che Gesù era posseduto dai demoni (un demone incarnato). 3) Quest'ultima accusa, per Gesù, fu la goccia che fece traboccare il vaso e la chiamò "peccato contro lo Spirito" che non può essere perdonato. A questo punto il combattimento tra Gesù e Satana poteva avere un solo epilogo, la decisione da parte di Satana di eliminare Gesù uccidendolo, e i farisei decisero di farlo. 4) Con la sua croce e la sua morte, Gesù ha ucciso il signore della morte, il diavolo (cfr. Eb 2,14). 5) Di fronte agli esorcismi/guarigioni di Gesù siamo obbligati ancora oggi a prendere posizione: a favore di Gesù Figlio di Dio (come suoi discepoli) o contro Gesù, visto come un impostore, un diavolo. Coloro che oggi scelgono la seconda opzione (atei, agnostici, esoterici, gnostici, religiosi non cristiani) ricevono l'ultimo esorcismo che è quello della croce; lì Gesù non può cambiare il loro atteggiamento e il loro cuore di pietra, ma può con la sua misericordia perdonarli dalla croce e salvarli offrendo loro un'ultima possibilità di conversione (come fece con il buon ladrone al suo fianco e con il soldato sotto la croce). Nel testo dell’editrice Ancilla sono contenute due preziose interviste all’autore don Marcello Stanzione sulla realtà degli angeli e dei diavoli nella vita dei credenti e in appendice sono riportate numerose preghiere di liberazione. |