Una voce dal cielo le spiegò il significato allegorico della visione. Tutto era ricondotto alle tentazioni del demonio e alla forza di Dio
E’ una delle visioni del diavolo più dettagliate e da brividi. A riportarla è Santa Ildegarda di Bingen, nominata da papa Benedetto XVI Dottore della Chiesa. La monaca benedettina medioevale, mistica, nei suoi scritti profetici descrive il tentatore come un verme, evidenzia Don Marcello Stanzione in “Il diavolo, la tentazione e il peccato” (edizioni Segno). ...
I suggerimenti di Santa Ildegarda contro malinconia e tristezza Segui i consigli della santa erborista Ildegarda da Bingen: rimedi naturali per ritrovare buonumore e serenità. Don Marcello Stanzione in “365 giorni con Santa Ildegarda da Bingen” (Edizioni Segno), riporta almeno 9 rimedi per abbattere malinconia e depressione
Ceci – “I ceci sono caldi e gradevoli, leggeri da mangiare e non fanno aumentare in nessun modo gli umori cattivi”. ...
La grandezza della misericordia è incontenibile persino ad un angelo.
Santa Faustina Kowalska scrive nel suo diario: «Una volta udii queste parole: «Figlia mia, parla a tutto il mondo della Mia inconcepibile misericordia[...]. La Mia misericordia è talmente grande che nessuna mente, né umana né angelica, riuscirà a sviscerarla pur impegnandovisi per tutta l’eternità» (Q II, 699). ...
Santa Lidwina, mistica olandese, così celebre per la pazienza ammirabile con la quale sopportò dolorose infermità per trentotto anni, viveva in una fraterna e dolce intimità col suo santo angelo custode. Egli le appariva sovente accompagnato da diversi altri angeli, sotto forma di ragazzi aventi sulla fronte una croce splendente di luce; il loro volto era d’una seducente bellezza e più eclatante del sole. ...
Santa Ludwina vedeva abitualmente il proprio Angelo custode e viveva con lui in una specie di familiarità; ella vedeva anche gli Angeli tutelari dei suoi confessori e di alcuni amici, e li distingueva perfettamente gli uni dagli altri. Il suo Angelo le appariva in diversi modi, ma soprattutto sotto forma di un bambino tutto raggiante di luce. Quello splendore non brillava sempre allo stesso grado; pur tuttavia sia che fosse attenuato, sia che fosse vivo la santa non poteva sopportarne il bagliore. ...
Sabato e domenica prossimi (23 e 24 settembre), il laicocarismatico Pino Sciarrino, responsabile dell'Associazione "Nostra Signora di Lourdes - San Luigi Orione" di Missaglia (Lecco), dove si respira aria di preghiera e fratellanza tra i circa cento volontari, andrà di nuovo nella parrocchia del massimo Angelologo internazionale don Marcello Stanzione. ...
Santa Veronica Giuliani che la Chiesa festeggia il 9 luglio, nasce a Mercatello sul Metauro (PS- Marche/Italia) il 27 dicembre 1660 in una famiglia borghese e muore a Città di Castello (Perugia) il 9 luglio 1727. Il 28 ottobre 1677 (a 17 anni) riceve la vestizione religiosa e il nome di Veronica. Il 4 aprile 1681 (Venerdì Santo), a 21 anni, riceve la coronazione di spine di Gesù. Nel 1688 viene eletta maestra delle novizie a 27 anni. Il 5 aprile 1697 (Venerdì Santo) riceve le Sacre Stimmate a 37 anni. Il 15 gennaio 1712 le viene assegnato un secondo Angelo custode dalla Madonna. Nel 1715 c’è l’unione mistica con Maria SS. ...
Non siamo soli, non è una questione scaramantica per cui ci affidiamo a qualche oggetto che mai deve mancare su di noi o nel nostro zaino, pena soccombere al malaugurio. Non siamo soli perché l’Altissimo ci ha donato la presenza dei suoi angeli, dei suoi messaggeri che impercettibilmente indicano, sorreggono ed accompagnano. Uno di loro è proprio il nostro, quello personale. Lo denominiamo, da tempo immemorabile, l’Angelo Custode. ...
Con questo articolo, ci proponiamo di individuare una rappresentazione geometrica e simbolica della Santissima Trinità, nella sua essenza di unità nella Trinità e nella rappresentazione dell’insieme dei suoi Attributi divini.
La storia della prima apparizione di san Michele confina con la leggenda e risale al 490, sotto il pontificato di papa Felice III, mentre vescovo di Siponto era San Lorenzo Maiorano.
Un giorno ad Elvio Emanuele, ricco padrone del Monte Gargano, scomparve uno dei suoi bei tori. Dopo alcuni giorni di ricerca, finalmente trovò il toro sulla cima del monte, immobile, all’ingresso di una caverna inaccessibile. Elvio Emanuele, poiché non poteva raggiungere il suo toro, fu preso da grande ira e, teso l’arco, gli scoccò una freccia avvelenata, ma il dardo giratosi tornò a colpire, ferendolo, l’irato tiratore. ...