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Archistratega, capo supremo delle Milizie Celesti, Principe degli Angeli, campione del Bene e simbolo della lotta contro il Male, nella quale si gioca tutta la nostra esistenza.
Guida delle anime nell'aldilà, entità dotata di poteri taumaturgici, patrono delle acque, abitatore dei luoghi alti e delle caverne: tutto questo è l'Arcangelo San Michele, il cui nome significa "Chi è come Dio"?
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Quanti tipi di custodi esistono al mondo? Uno scrittore famoso ha cantato nel secolo scorso i “ custodi del libro” ( J.L. Borges). Questa pubblicazione vuole cantare l’Arcangelo san Michele, “ custode celeste” degli uomini e delle donne della Polizia di Stato, chiamati a “ custodire” i loro fratelli e le loro sorelle nelle diverse situazioni della vita e particolarmente sulle strade. Questa iniziativa richiama l’attenzione su edifici ed immagini sacre del nostro territorio, che celebrano la devozione popolare verso gli Angeli ed in particolare verso san Michele. ...
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La preghiera è la grande legge dell’umanità, si può anche dire ch’essa è la legge degli esseri.
Ma evidentemente la vera preghiera non si trova che sulle labbra dell’uomo. Lui solo, in mezzo alle creature terrene, guarda il cielo; lui solo anima la natura con la preghiera e l’amore, egli è la voce che loda, l’intelligenza che conosce, il cuore che ama; lui solo, se è una persona intelligente e buona, davanti al suo Creatore tende le braccia, piega il ginocchio, curva la fronte. ...
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L’Arcangelo San Michele è patrono di molte categorie di persone e di lavoratori tra questi anche gli agenti della Pubblica Sicurezza in Italia, solamente però dal 1949. Numerosi sono i patronati della figura dell’Arcangelo tutti, in qualche modo più o meno pertinente, legati all’attività di Michele come combattente per il bene: gli spadaccini, i doratori (perché generalmente rappresentato con corazza dorata; i commercianti (per il fatto che a livello iconografico Michele usa la bilancia per pesare le anime), e anche di tutti i mestieri che si servono della bilancia; in Italia è, inoltre, patrono anche dei radiologi. ...
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Mosè è l’intermediario tra Dio e il popolo d'Israele, o se vogliamo fra gli angeli e il popolo; Dio agisce per mezzo degli angeli. È questo che l'apostolo san Paolo considera imperfetto e in uno stato provvisorio. Da ciò risulta che gli angeli, nella realizzazione del Vangelo, non partecipano allo stesso modo come fecero nella legislazione, ossia che nella Nuova Alleanza non hanno la stessa funzione che ebbero nell'Antica Alleanza, adesso Dio agisce direttamente, ciò non significa che in questo momento gli angeli non partecipano più; essi però adesso partecipano in modo diverso. ...
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Nella lettera agli Efesini san Paolo scrive che Cristo è al di sopra del mondo delle potestà: “Lo risuscitò dai morti e lo fece sedere alla sua destra nei cieli, al di sopra di ogni principato e autorità, di ogni potenza e dominazione e di ogni altro nome che si possa nominare non solo nel secolo presente ma anche in quello futuro. Tutto infatti ha sottomesso ai suoi piedi...” (Efesini 1, 20-22). La lettera descrive le gerarchie delle creature celesti. Le potestà possono essere buone (cfr. Efesini 3, 10) che cattive (cfr. Efesini 4, 7; 6, 12). ...
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Per il credente, la morte non è la fine di tutto. Il corpo è promesso alla resurrezione, ogni domenica durante la Messa recitiamo: “credo alla resurrezione della carne, alla vita eterna “, e gli uomini rispettano le spoglie del defunto, seppellendolo prima di inumarlo, quando non lo circondano di onori quando si tratta del corpo di un santo canonizzato. Il corpo morto è esso stesso suscettibile di presentare dei prodigi che manifestano il suo carattere sacro. ...
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di Francesco Guarino
L’editrice Mimep di Milano in occasione del ventesimo di canonizzazione di san Pio di Pietrelcina ha stampato il testo di don Marcello Stanzione e del Dottore Claudio Circelli intitolato: “San Pio come Cristo. La sofferenza redentiva”. ...
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Insieme alla celebrazione della santa Messa, che padre Pio stimava come il dono più grande che Dio abbia fatto all’umanità, egli considerava di grande importanza la recita del santo rosario. Definiva la corona del rosario come «la mia arma». Per padre Pio, infatti, il santo Rosario era «un’arma potente per mettere in fuga il demonio e superare le tentazioni, per vincere il cuore di Dio, per ottenere grazie dalla Madonna». ...
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In un passo del Levitico così leggiamo: " il Signore disse ancora a Mosè: «Parla a tutta la comunità dei figli d'Israele, e di' loro: "Siate santi, perché io, il SIGNORE vostro Dio, sono santo.”
Essendo impossibile all’uomo elevarsi fino alla santità di Dio, il Signore si è degnato di abbassarsi fino alla nostra miseria, ci è venuto incontro per portarci lui stesso alla santità. ...