Luigi Gonzaga nacque a Castiglione delle Stiviere il 9 marzo 1568, quindi quest’anno si celebrano i 450 anni della sua nascita. Qualcuno crede che San Luigi Gonzaga sia stato solo il santo della purezza. Certo, lo fu; ma non solo della purezza che, dopo tutto, apparteneva al suo stato di consacrato. Nacque nobile e ricco, fu alla corte del re di Spagna come paggio. Sarebbe stato certamente un principe saggio e forte , perché fu sempre innamorato di Cristo. Lo comunicò la prima volta il grande arcivescovo di Milano, San Carlo Borromeo. Ma a diciassette anni, in drammatici confronti con il padre che si opponeva, rinunciò al mondo, si fece soldato di Cristo nella Compagnia di Gesù fondata da Sant’Ignazio. Eroicamente servì gli ammalati e i poveri. ...
Accade che l’angelo sia incaricato d’una missione particolare: portare alla conversione colui che sta per morire e che, talvolta, non è per nulla preparato alla sua ultima ora, come lo illustrano due aneddoti relativi a dei gentiluomini del XV secolo. Un giorno, un ponte crolla nel momento in cui Bertrand De Saluces lo attraversa, ed il cavaliere vede giunta la sua ultima ora. Ma una mano invisibile lo trattiene al di sopra dell’abisso, mentreuna voce gli dice con forza: “Sono io, Michele, che vengo a strapparti alla morte! Pentiti e fai penitenza!”. ...
Il Diario di Conchita ci dà delle precisazioni importanti su ciò che l'Arcangelo San Michele ha fatto più volte tra il 18 giugno e il primo luglio 1961 per preparare le quattro ragazzine Conchita, Giacinta, Maria Dolores, Maria-Cruz, che avevano tra gli 11 e i 12 anni alla venuta della Vergine Maria. E' anche lei stessa che chiama l'angelo col suo nome San Michele. ...
San Michele è uno dei sette spiriti assiso al trono dell’Altissimo, pertanto un principe della Corte Celeste, e uno dei ministri a cui il Creatore ha conferito i poteri più straordinari per assistere gli eletti nelle loro lotte.
Il profeta Daniele lo chiama “uno dei primissimi principi”[1] e ‘Principe protettore dei Giudei’[2], cioè del popolo eletto in quanto depositario della vera fede, del popolo particolarmente amato da Dio, e oggetto delle sue cure più attente. ...
Ilnome Michele deriva dalla liturgia ebraica ( Mi Ka’ el) e significa “ chi come Dio” ed è un grido di guerra in difesa dei diritti dell’Eterno. Il nome ricorre cinque volte nella Sacra Scrittura. Michele è uno dei capi supremi che viene in aiuto del profeta ( Dn 10,13); testo simile in Dn 10,21, mentre in Dn 12,1 vien detto “ capo supremo” dell’esercito celeste in difesa dei giudei perseguitati da Antioco IV. Nell’Apocalisse, a capo degli angeli fedeli a Dio combatte e scaccia gli angeli ribelli: anche qui Michele appare quale capo supremo degli angeli e principe. ...
Si è svolta a Roma, lo scorso 5 febbraio, presso la libreria Centro Russia Ecumenica, la presentazione del libro “ San Michele Arcangelo Patrono della Chiesa Universale” di Marcello Stanzione, edito da Sugarco Edizioni. Un centinaio circa i partecipanti intervenuti per approfondire la conoscenza dell’Arcangelo, vero fenomeno e testimonianza della potenza di Dio: alcune persone, tra i presenti, hanno raccontato la loro esperienza di vita vissuta, con aneddoti svoltisi con dinamiche a dir poco singolari se non fosse che la fede verso l’Arcangelo Michele marcava, in questi fatti, il chiaro segno di un suo soprannaturale intervento nei singoli episodi raccontati. Un aspetto inedito, gradevole e piacevole, forse ignoto ai più, è che gli Angeli sono molto educati: ringraziano Dio di continuo e ringraziano gli uomini, quando prestiamo attenzione ai loro consigli interiori e ne facciamo tesoro. Don Marcello, devoto ed attento cultore di angelologia, ma in particolare di San Michele, sul quale ha scritto numerosi altri libri evidenziando la caratura e l’eccellenza di questo Arcangelo, è, nel suo scrivere, certamente illuminato sull’argomento perché egli non sfiora superficialmente ciò che riguarda gli Angeli, ma analizza, affronta e sviscera in profondità la materia angelologica, attraverso una dotta e analitica disamina che può realizzare solo chi gli Angeli li venera, li rispetta e li ascolta quotidianamente. ...
Archistratega, capo supremo delle Milizie Celesti, Principe degli Angeli, campione del Bene e simbolo della lotta contro il Male, nella quale si gioca tutta la nostra esistenza.
Guida delle anime nell'aldilà, entità dotata di poteri taumaturgici, patrono delle acque, abitatore dei luoghi alti e delle caverne: tutto questo è l'Arcangelo San Michele, il cui nome significa "Chi è come Dio"?
Quanti tipi di custodi esistono al mondo? Uno scrittore famoso ha cantato nel secolo scorso i “ custodi del libro” ( J.L. Borges). Questa pubblicazione vuole cantare l’Arcangelo san Michele, “ custode celeste” degli uomini e delle donne della Polizia di Stato, chiamati a “ custodire” i loro fratelli e le loro sorelle nelle diverse situazioni della vita e particolarmente sulle strade. Questa iniziativa richiama l’attenzione su edifici ed immagini sacre del nostro territorio, che celebrano la devozione popolare verso gli Angeli ed in particolare verso san Michele. ...
La preghiera è la grande legge dell’umanità, si può anche dire ch’essa è la legge degli esseri.
Ma evidentemente la vera preghiera non si trova che sulle labbra dell’uomo. Lui solo, in mezzo alle creature terrene, guarda il cielo; lui solo anima la natura con la preghiera e l’amore, egli è la voce che loda, l’intelligenza che conosce, il cuore che ama; lui solo, se è una persona intelligente e buona, davanti al suo Creatore tende le braccia, piega il ginocchio, curva la fronte. ...