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“ Non ti potrà colpire la sventura, nessun colpo cadrà sulla tua tenda. Egli darà ordine ai suoi angeli di custodirti in tutti i tuoi passi. Sulle loro mani ti porteranno perché non inciampi nella pietra il tuo piede. Camminerai su aspidi e vipere, schiaccerai leoni e draghi” (sal 90,10-12). “ Sorella, venga immediatamente, non c’è un minuto da perdere, prenda la sua auto, la nostra non è qui, si sbrighi!”. Metto giù il telefono, la voce dell’accendo tedesco non lascia adito a dubbi. Il medico è categorico. Torno in salotto e dico Rosie, un amia collaboratrice americana, che bisogna partire subito. Accasciata sul divano, con la testa buttata all’indietro, lei mormora con voce quasi spenta: “ Tranquilla, andrà’ meglio, non preoccuparti!”. Cos’è successo? E’ il 2 agosto del 2001, in pieno Festival dei Giovani venuti a Medjugorje a decine di migliaia. Come ogni 2 del mese , la Madonna era apparsa verso le 8,30 a Mirjana presso la Croce Blu, e la folla si era radunata per partecipare alla lunga preghiera che precede l’apparizione. ...
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Roberto de Mattei nato Roma nel 1948, insegna Storia Moderna e Storia del Cristianesimo presso l’Università Europea di Roma, dove è Presidente dell’ambito di Scienze storiche. Giornalista e scrittore, difende i principi e le istituzioni della Civiltà cristiana su numerose pubblicazioni come “Radici Cristiane”, “Lepanto”, “Corrispondenza romana” e “Nova Historica”. Ha fondato e diretto il Centro Culturale Lepanto (1982-2006) e presiede ora la Fondazione Lepanto. Tra i suoi ultimi libri: Pio IX (Casale Monferrato 2000, tradotto in portoghese e inglese); La sovranità necessaria (Roma, 2001, tradotto in francese, spagnolo e portoghese); Guerra santa. Guerra giusta (Casale Monferrato 2002, tradotto in portoghese e inglese); La Biblioteca delle Amicizie (Napoli 2005); De Europa. Tra radici cristiane e sogni postmoderni (Firenze 2006, ed. inglese Roma 2007); La dittatura del relativismo (Chieti 2007, tradotto in croato, polacco e portoghese); La liturgia della Chiesa nell’epoca della ... |
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L’attrice Lucia Bosè il cui vero nome è Lucia Borloni è nata a Milano nel 1931. Commessa di pasticceria a Milano, eletta Miss Italia nel 1947, esordisce nel ruolo di una contadina contesa tra due uomini in Non c’è pace tra gli ulivi (1050), di G. De Santis, ma il successo arriva grazie a M. Antonioni, che con il ruolo di una ricca borghese dal misterioso passato in Cronaca di un amore (1950) e quello di un’attrice in crisi in La signora senza camelie (1953) ne mette in evidenza le doti d’interprete drammatica. Attrice dal volto bellissimo e dal sorriso triste che le conferisce grande intensità, dopo essere stata una dolce sartina in Le ragazze di piazza di Spagna (1952) di L. Emmer, diventa icona della donna moderna: è l’indipendente ragazza-bene di Roma ore 11 (1952) di G. De Santis, l’adultera tormentata dal rimorso in Gli egoisti (1955) di J. A. Bardem, un’operaia sfollata durante la Resistenza in Gli sbandati (1955) di F. Maselli. Non disdegna di comparire anche in pellicole più ... |
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Scopo religioso: Fiducia nell’Angelo e imitazione del suo servizio di custode. Metodo: Sviluppare la verità sull’Angelo custode dalla storia biblica di Raffaele e Tobia. Ho notato che nelle case e nelle abitazioni della nostra città molta gente tiene nella sua camera l’immagine di un angelo. Chi di voi ha a casa sua appesa l’immagine di un Angelo? Cosi vi si vede? Deve pur esservi una ragione, se la gente appende nella propria casa l’immagine di un Angelo! Ognuno ha il suo Angelo custode, ne ha bisogno e ne ha già sperimentato l’aiuto. Oggi dobbiamo parlare appunto dell’angelo custode. Altra introduzione a scelta: Giob. 1,8-12. I figli di Dio, gli Angeli, stanno davanti a Dio, pronti a ricevere i suoi ordini. Tra loro viene anche Satana, perché anche le azioni di satana sono sotto il controllo di Dio, ed egli non può fare più di quello che Iddio gli permette. In tutte le tentazioni, che permette, Dio ha di mira il maggior bene dei suoi eletti. gli Angeli buoni ci guidano con mano sicura a salvezza. 1. Tobia – Raffaele- e noi Presentazione di Tobia 5,12. a) Dio ci dà un angelo come compagno. ...
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Fin da piccoli, ci viene insegnato il confortante fatto che abbiamo a nostra protezione un Angelo Custode. A lui i bambini cristiani, qualunque sia la loro lingua materna, imparano a recitare semplici e innocenti preghiere, invocando il suo sostegno e la sua luce. E’ un fatto meno conosciuto che la Provvidenza abbia riservato non solo agli uomini, ma anche ai popoli , un Angelo Protettore. Tale realtà è presentata in un passo dell’Antico Testamento, nel quale l’angelo della Persia si oppone a quello della Grecia (cfr. Dn 10, 13-22). E’ menzionata anche da San Girolamo in un suo commento al libro di Daniele e più recentemente, la vediamo riflessa nelle apparizioni di Fatima quando,precedendo le manifestazioni della Madre di Dio, uno spirito celeste si è presentato ai pastorelli con queste parole: “Io sono l’angelo del Portogallo”. Così, non è fatto strano essere devoti o prestare una qualche forma di omaggio all’Angelo Protettore di ogni paese. Un bell’esempio lo vediamo nella lontana Russia. ... |
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Il Santissimo Sacramento è la chiave della terza apparizione dell'Angelo, che apparve di nuovo ai ragazzini quando stavano fuori a prendersi cura delle loro pecore. Nonostante ciò, trovarono il tempo per recitare il rosario e l'orazione dell'Angelo. Cosa l'Angelo doveva ancora annunciare? Aveva già insegnato loro come pregare e come dovevano esprimere il loro amore per mezzo del sacrificio. Ed essi erano estremamente generosi nella preghiera e nel sacrificio. Però chi può superare Dio in generosità? Tutto ciò che Lui ci dà e ci toglie in questa vita è relazionato con quel dono perfetto alla sua propria Persona, che pregustiamo innanzitutto nel Santissimo Sacramento. Quando l'Angelo appare in "Loca de Cabeço", "reggeva un calice fra le sue mani, con sopra un'Ostia, dalla quale fuoriuscivano gocce di sangue che cadevano nel calice". L'Angelo lascia fluttuare nell'aria il calice e l'Ostia e si prostra a terra con i ragazzi, recitando tre volte la seguente preghiera: "Santissima Trinità, Padre, Figlio e ... |
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Tra il 1392 e il 1395, Valencia in Spagna è la prima città a instaurare un culto civico all’angelo custode municipale. L’angelo custode della città ha la sua festa propria, la festa dell’Angelo (dopo l’ottava di San Pietro), e viene invocato nel corso degli uffici. Lo si sollecita anche in occasione della commemorazione della riconquista della città sui Mori, a ottobre. Il legame tra l’angelo custode e l’identità municipale si esprime ancora riguardo all’attribuzione delle chiavi della città poiché, dal XV all’inizio del XVI secolo, esse vengono consegnate ai nuovi sovrani dagli angeli, nel corso delle cerimonie festive. Jacqueline Hadziiossif, che studiò l’emergere del culto valenziano, accenna alla necessità, per la città, di instaurare un mito fondatore, garante della concordia sociale. Infine questa nuova devozione non è senza conseguenze sulla politica di urbanizzazione della città: delle strade vengono ampliate per facilitare il passaggio delle processioni e una nuova piazza viene dedicata all’angelo custode. ...
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Il terzo Angelo di cui la Bibbia attesta il nome, Raffaele, non ci è noto che da un corto scritto dell’Antico Testamento, il Libro di Tobia, di cui gli esegeti pensano che avesse per scopo di insegnare, sotto forma divertente, oltre che delle verità morali, l’angelologia ebraica. Esso si presenta dunque come un piccolo romanzo. Tobia, della tribù di Neftali, è il solo, in mezzo ai suoi, che abbia rifiutato il culto degli idoli, introdotto in Israele da un re empio, Geroboamo. Verso e contro tutto, sfidando le prese in giro del vicinato, il giovane continua a praticare scrupolosamente la religione dei suoi padri, compiendo i pellegrinaggi prescritti dalla Legge a Gerusalemme, lasciando la decima, soccorrendo i poveri e temendo Dio. Quando gli Israeliti sono deportati a Ninive, Tobia, esiliato anche lui, continua a comportarsi da ebreo pio, ed il Cielo, in un primo tempo, sembra ricompensarlo poiché egli gioisce della fiducia del sovrano, di un’alta situazione, di una bella fortuna e di una famiglia felice. ... |
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Riguardo a San Gabriele, il papa Pio XII il 12 gennaio 1951 con un breve apostolico nominò l’arcangelo patrono delle telecomunicazioni ed affermò che: “Ogni dono eccellente, ogni grazia perfetta discende dall’alto, dal Padre delle luci”. Inoltre il Pontefice sottolineò: “E’ per questo che bisogna ammirare la divina saggezza che ha permesso agli uomini, grazie alle numerose invenzioni nate dal genio della nostra epoca, di potere, per mezzo dell’elettricità, telegrafare agli assenti con una meravigliosa rapidità, telefonare a delle distanze straordinarie, inviare dei messaggi con le onde aeree ed infine contemplare la visione delle cose e dei fatti che si trovano lontanissimi dai luoghi in cui abitano. Questi strumenti, costruiti secondo le regole dell’arte, possono essere molto nocivi se sono impiegati con cattive intenzioni, ma al contrario, possono aiutare potentemente allo sviluppo ed al riaffermarsi delle relazioni fraterne tra gli uomini, al progresso della civilizzazione, alla propagazione illuminata ... |
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ROMA, mercoledì, 14 maggio 2008 (ZENIT.org).- Sarà dedicata a conoscere e approfondire la figura de “l’Arcangelo Raffaele: celeste farmaco di Dio” la IV edizione del Meeting sugli Angeli che si terrà a Campagna (Salerno) l’1 e il 2 giugno 2008. L'evento è organizzato ogni anno dalla Milizia di San Michele Arcangelo (M.S.M.A.), un gruppo di cattolici che si impegna nella diffusione e nel retto culto cristiano di devozione agli angeli ed in particolare a San Michele Arcangelo. L'associazione fu fondata negli anni '60 da monsignor Giuseppe del Ton e venne eretta canonicamente il 6 gennaio 1980 nella Cappella del Monastero Santa Maria Regina a Tor Lupara (Roma). Con gli anni l'Associazione lentamente si estinse e l'8 maggio 2002 è stata rifondata da don Marcello Stanzione. Don Marcello, oltre ad essere l’ideatore e promotore del Meeting sugli Angeli è anche autore di numerosissimi libri sul tema. |
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