1. Il linguaggio degli Angeli. Che gli Angeli possano comunicare tra di loro, nessun dubbio al riguardo. La Bibbia vi fa diverse volte allusione (Is.6; Apoc.7,2; Giuda 9); e, d'altra parte, come ammettere che degli esseri perfetti siano sprovvisti di questo privilegio? La legge di continuità gioca dunque qui per dimostrare l'esistenza di un linguaggio angelico. Ma questi corrisponde al loro grado di essere e di spiritualità: nell'uomo, spirito incarnato, la facoltà di esprimere delle idee immateriali per mezzo di segni sensibili; nell'Angelo, puro spirito, il potere di far conoscere il suo pensiero direttamente. Tali comunicazioni sono infine il legame indispensabile della società angelica unita nella lode di Dio e nel servizio di Cristo. Se tutti ammettono il fatto della locuzione angelica, le spiegazioni che le si dona sono diverse. |
Leggi tutto...
|
|
Ogni vero credente in Cristo si dovrebbe sentire incoraggiato e fortificato dal fatto che gli angeli vigilano e ci indicano la via. Essi sovrintendono agli eventi della vostra vita, tutelano gli interessi del Signore Iddio, operando sempre per dare impulso al Suo piano e per portare ad effetto il Suo sommo volere per voi. Sono spettatori interessanti, dovendo controllare al mondo, e agli angeli, e agli uomini” ( 1 Cor. 4:9). Alle potenze angeliche, Dio ha assegnato il compito di vegliare su di voi. Agar, schiava di Sarai, era fuggita dalla tenda di Abrahamo. E’ un’ironia che Abrahamo, dopo aver toccato la vetta più alta e gloriosa della fede, abbia dovuto capitolare dinanzi ai rimproveri e alla passione di sua moglie e all’usanza del tempo, generando un figlio con Agar. E’ altresì un’ironia che Sarai, moglie di Abrahamo sia stata tanto gelosa da volersi sbarazzare di Agar e del figlio Ismaele, quando anni più tardi nacque Isacco. Fu l’indulgere con se stesso che portò ad Abrahamo la tristezza e dopo dovette scacciare Agar da casa sua. Ciò nonostante Dio mandò il suo angelo a ministrare per Agar. “ E l’angelo dell’Eterno la trovò presso una sorgente d’acqua, nel deserto, presso la sorgente che è sulla via di Shur” ( Gen. 16:7). Questi parlò quale oracolo di Dio, stornando la mente della donna dalla passata ingiuria e con la promessa di ciò che avrebbe potuto attendersi se avesse posto la sua fede in Dio. Dio è il Dio non soltanto d’Israele, ma anche dell’Arabo ( perché gli Arabi discendono dalla progenie d’Ismaele). ... |
Leggi tutto...
|
|
Sul quotidiano ufficiale della Santa Sede “ L’Osservatore Romano” è apparso questo articolo di un anonimo intitolato “ Quelli che vedono la faccia del Padre” riguardante la spiritualità degli angeli e l’associazione Opus Sanctorum Angelorum, noi della redazione del sito cattolico Milizia di San Michele arcangelo che pure da anni si impegna a diffondere la devozione cristiana autentica agli spiriti celesti la riportiamo integralmente: “ Con data 2 ottobre 2010, la Congregazione per la Dottrina della Fede ha inviato ai presidenti delle Conferenze episcopali una lettera circolare sull’associazione Opus Angelorum, lettera poi pubblicata ne “l’Osservatore Romano” del 5 novembre 2010, a pagina 5. In questa lettera, la Congregazione informa, in particolare, sull’approvazione dello Statuto dell’Opus sanctorum Angelorum da parte della Congregazione di una consacrazione di vita consacrata e le Società di vita apostolica e sull’approvazione della Dottrina delle Fede. Sembra ... |
Leggi tutto...
|
|
A differenza di qualche secolo fa quando le confraternite agli angeli erano numerose specialmente grazie all’apostolato dei Gesuiti e delle congregazioni religiose dedite alla scuola cattolica e al catechismo, attualmente, purtroppo, esistono nella Chiesa Cattolica pochi movimenti di apostolato dedicati esplicitamente agli angeli: uno di questi rari gruppi che diffonde tra i cattolici del ventunesimo secolo la devozione agli spiriti celesti si chiama Opus Sanctorum Angelorum (l’Opera dei Santi Angeli). Questo movimento (Opus, per brevità) fu creato dall’austriaca Gabriele Bitterlich, la cui diffusione di scritti sugli angeli sono stati vietati dalla Congregazione per la Dottrina della Fede. Su questa normativa l’Opus ha, come sempre ha fatto, prontamente obbedito alla gerarchia vaticana. Il movimento fu riconosciuto da papa Paolo VI nel 1968. Precedentemente, nel 1950, papa Pio XII esortava ad una rinnovata devozione nei confronti degli angeli, specialmente nei difficili tempi a venire. ...
|
Leggi tutto...
|
|
Le apparizioni degli Angeli riempiono l'Antico Testamento. Alcune di esse rivestivano un carattere essenzialmente transitorio come quella dell'Angelo di Gedeone, altre si prolungavano durante una durata più o meno lunga. In quest'ultimo caso, gli Spiriti celesti conversavano letteralmente in mezzo agli uomini, e si rendevano pubblicamente visibili. Così fecero i tre Angeli che vennero a trovare Abramo; così fece soprattutto San Raffaele quando discese in soccorso della famiglia di Tobia. Sono soprattutto queste ultime apparizioni che ci interessano, perché è evidente che gli Angeli, manifestandosi in tal modo, avevano preso un corpo visibile, palpabile, in una parola, materiale come i nostri. Noi ci chiederemo, di conseguenza, in quale misura erano uniti a questi corpi . Dapprima queste apparizioni così manifestamente umane, prese dalla Sacra Scrittura, sono una prova senza replica che ... |
Leggi tutto...
|
|
Il XV secolo, e soprattutto il XVI, furono i secoli delle Confraternite. Giacché la devozione agli Angeli custodi si fu sparsa, si organizzarono anche delle Confraternite in loro onore (cit. C. Piazza, Opere Pie di Roma, Roma, 1679, p. 472). Vi era una Confraternita dell’Angelo custode, a Parigi, alla chiesa Saint-Leu-Gilles, via Saint-Denys. E’ Monsignor Boudon, arcidiacono d’Evreux, che ebbe, sembra, il primo l’idea di fondare un’associazione, una Congregazione dei nove Cori degli Angeli ( Boudon, La devozione ai nove Cori dei Santi Angeli, Parigi, 1755 (conclusione : p. 358-393). La sua idea si realizzò nel XIX secolo, con la creazione della Congregazione in onore della Regina a dei nove Cori degli Angeli. La Congregazione degli Angeli è stata stabilita, nel piccolo Seminario di Montmorillon, nel mese di dicembre 1828, ed affiliata a quella di Bordeaux. - Nel Canada, è il P. L. Querbes, Fondatore dell’Istituto dei Chierici di San Viatore, che concepì, verso la fine della sua vita, il ... |
Leggi tutto...
|
|
Si chiamano potenze o facoltà dell'anima sia l'intelligenza che la volontà. Queste sono come due ali che trasportano l’anima nelle regioni superiori. Lo spirito angelico è ovviamente provvisto di queste due ali e non potrebbe essere altrimenti, perché esse sono il complemento necessario di ogni essere spirituale. Nell’angelo, esse sono tanto più potenti e più rapide perché egli è spirito puro. Tra l'intelligenza e la volontà umane, e l'intelligenza e la volontà angeliche, vi è la stessa differenza tra le ali ripiegate dell'insetto e l'apertura d’ali delle grandi aquile. Poiché la nostra conoscenza degli angeli non è possibile che per via di paragone con noi stessi, noi andremo a studiare l'intelligenza umana, ne riconosceremo i lati imperfetti, e, comprendendo che queste imperfezioni ci sono proprie, noi le elimineremo dall'idea che occorre farsi dell'intelligenza angelica a cui noi arriveremo, in tal modo noi capiremo un poco ... |
Leggi tutto...
|
|
I nomi degli Angeli erano guardati fin dall’antichità come una potenza capace di allontanare i mali e di assicurare i beni. Non è, dunque, una meraviglia che già all’inizio del cristianesimo si prese l’abitudine di invocare gli Angeli. Le invocazioni che seguono ci si presentano come dei frammenti di Litanie, incise sul marmo. “Arcangelo Michele, abbi pietà della tua città”. “Santo e terribile Arcangelo Michele, soccorri il tuo schiavo Charilaos ... “(III o IV secolo). Altre iscrizioni associano i nomi di Michele e di Gabriele “Padre, Figlio, Spirito Santo. Nostro Padre Michele con Gabriele ... ricordatevi dell’apa Pchoi ... “). Gli amuleti gnostici portano analoghe invocazioni : “Michele, Gabriele, Raffaele, custodite colui che porta (questo amuleto)”. Un Salterio del X secolo, conservato nella Biblioteca del Capitolo di Salisbury, contiene, alla fine delle Litanie, l’enumerazione dei nove Cori degli Angeli. In delle Litanie che datano del tempo di Luigi il Germanico (+ 876), si vedono figurare, in testa ... |
Leggi tutto...
|
|
Le Visitandine o Ordine religioso della Visitazione (Ordo de Visitatione Beatae Mariae Virginis) sono un ordine femminile cattolico, fondato nel 1610 ad Annecy dal vescovo san Francesco di Sales e da santa Giovanna Francesca Francois Frémiot de Chantal e approvato dal papa nel 1618. L’Ordine, che unisce vita contemplativa e attiva (con compiti soprattutto educativi) , crebbe e si sviluppò dapprima in Savoia e in Francia, dove curò la diffusione della devozione al Sacro Cuore di Gesù, nella forma e secondo le intenzioni di santa margherita Maria Alacoque, monaca e mistica dell’Ordine della Visitazione. Dopo la rivoluzione francese – durante la quale ebbe a subire gravissime perdite – l’Ordine conobbe una nuova fioritura che lo portò a stabilire la sua presenza in molti paesi del mondo. I monasteri dell’Ordine sono autonomi ma dal 1951 sono raccolti in federazione. Secondo l’annuario statistico della Chiesa Cattolica del 2010 l’Ordine contava alla fine del 2008 ben 2073 membri ... |
Leggi tutto...
|
|
|