L’editrice milanese Mimep-Docete attiva nel campo dell’editoria religiosa da oltre 40 anni ha pubblicato il bel testo di preghiere agli angeli di don Marcello Stanzione con il titolo di “ Breviario angelico”. Il culto che in quanto noi cristiani cattolici rivolgiamo ai santi angeli di Dio è quello della “dulia”, ovvero un culto fatto di rispetto e di onore, senza adorazione che è quello di “ latria” che si rivolge unicamente alla santissima Trinità, invece il culto agli spiriti celesti è simile in tutto e per tutto al culto dovuto alla Madonna e ai santi canonizzati in gloria. Leggiamo nell’ultimo capitolo della Gerarchia celeste dello Pseudo – Dionigi l’Areopagita: “I pagani adoravano i demoni o geni malvagi, guardavano a loro come divinità. Questo errore aveva lasciato tracce... |
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Esistono tre specie di spiriti: lo spirito umano, lo spirito angelico e lo Spirito Divino Creatore di tutte le cose. Questi spiriti si muovono in tre sfere che si possono chiamare concentriche. La prima sfera, quella il cui raggio è più corto, è la sfera dell'intelligenza umana. La seconda, che circonda la prima, più alta e più larga senza paragone, è quella che abita e riempie la natura angelica. Infine, la terza, che contiene le altre due e di dimensioni infinite, è la sfera d'inaccessibile Luce che è il luogo proprio di Dio Creatore, della Santissima ed adorabile Trinità. Ora, la conoscenza dell'uomo è, per se stessa, limitata alla sfera che abita. Essa ha per suo specifico campo le cose umane. Non già che non possa elevarsi al di là col ragionamento; ma non saprebbe avere una visione chiara e distinta del mondo degli spiriti. Quando egli cerca di farsene un'idea, le immagini delle cose sensibili vengono ad interporsi tra ... |
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Dopo aver, non già esaurito, ma sfiorato i tesori della Sacra Scrittura a riguardo degli Angeli; dopo aver visto apparire, sotto dei tratti incantatori o terribili, in tutte le fasi dell'umanità, queste meravigliose e sublimi creature, mettiamoci in qualche modo di fronte ad esse, e chiediamo loro - ad esse che sono più imprendibili del vento, più folgoranti del lampo - di posare un istante davanti a noi, affinché possiamo cogliere e fissare qualcosa della loro splendente fisionomia. Vi sono tre specie di spiriti: lo spirito umano, lo spirito angelico e lo spirito divino creatore di tutte le cose. Questi spiriti si muovono in tre sfere che si possono chiamare concentriche. La prima sfera, quella il cui raggio è più corto, è la sfera dell'intelligenza umana. La seconda, che circonda la prima, più alta senza paragone e più larga, è quella che abita e riempie la natura angelica. Infine, la terza, che contiene le altre due e di dimensioni infinite, è la sfera d'inaccessibile luce che è il luogo proprio di Dio Creatore, della Santissima ed adorabile Trinità. ...
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I. Come persone Gli angeli esistono come persone. Si intende comunemente che gli aspetti essenziali della personalità comprendono l’intelligenza, le emozioni e la volontà. Questo è vero sia degli angeli giusti sia di quelli caduti. Gli angeli giusti, satana e i demoni posseggono intelligenza ( Mt 8:29; 2 Co 11:3; 1 P 1:12), manifestano emozioni ( Lu 2: 13; Gm 2:19; Ap 12:17) e dimostrano di possedere una volontà propria ( Lu 8: 28-31; 2 Ti 2:26; Gd 6 ). Pertanto è corretto dire che si tratta di persone. Il fatto che essi non posseggano corpi umani non intacca la loro natura personale ( non più di quanto non lo faccia nel caso di Dio). In effetti, la conoscenza che gli angeli possiedono è limitata dalla loro natura di creature. Ciò significa che essi non conoscono ogni cosa come Dio ( Mt 24:36); nondimeno, essi sembrano possedere una conoscenza superiore rispetto agli umani. ... |
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Ma è più esatto parlare dell’Angelo oppure degli Angeli della Resurrezione ? San Matteo e San Marco parlano di un solo messaggero angelico ; San Luca e San Giovanni invece narrano di due spiriti celesti. Questa contraddizione si spiega senza dubbio dallo stupore angosciato e l’incredulità che si impadronì del gruppo dei discepoli. infatti essi, già sconvolti dagli eventi della antivigilia, temendo le persecuzioni delle autorità del sinedrio e forse non troppo fieri della fragile e vigliacca unanimità con la quale tutti, eccetto Giovanni, avevano preso la fuga nel momento cruciale. Fu una mattinata sconvolgente, le donne da un lato, gli uomini dall’altro. E gli Angeli, qui, se testimoniano l’incredibile, spariscono dietro l’essenziale : la presenza impossibile e comunque reale di un uomo morto l’antivigilia nelle atroci sofferenze della crocifissione e che riappare vivente. Occorrevano almeno delle apparizioni angeliche per preparare gli spiriti dei discepoli a qualcosa di così enorme. Perché i ... |
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La solennità di Pasqua è la festa fondamentale della nostra fede cattolica. San Paolo dice a proposito della risurrezione che se Cristo non è risorto, vana è nostra fede, siamo tuttora nei nostri peccati e quelli che si sono addormentati in Cristo sono periti. Se per questa vita solamente speriamo in Cristo, siamo più miserabili di tutti gli uomini. Ora però Cristo è risuscitato da morte, primizia di coloro che sono morti ( 1Cor.15,17-20). Dopo aver raccontato la vita prodigiosa di Gesù ( Dio lo unse di Spirito Santo e di fortezza e fece tanto bene ovunque passava), la sua ingiusta condanna e la sua dolorosa passione e morte, Pietro disse ad alta voce la grande buona novella per l’umanità intera, la lieta notizia per tutta l’eternità che cioè Iddio lo resuscitò il terzo giorno e fece che si rendesse visibile, certo non a tutto il popolo, ma ad alcuni che incaricò di rendere testimonianza a tutto ciò che hanno sperimentato. Quindi, coloro che hanno mangiato e bevuto con lui dopo che resuscitò ... |
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Nel giorno dell’Ascensione, si è reso necessario che gli angeli scuotessero gli apostoli, colpiti da stupore, e che rimanevano a guardare il cielo dove era sparito Gesù. Ma la loro incertezza non è stata di lunga durata, Confortati dalla venuta dello Spirito Santo, i discepoli che, due mesi prima, si nascondevano paurosamente, avendo bloccato tutte le porte del loro rifugio e pensando solamente a far dimenticare i loro legami con il Galileo, vanno sulle pubbliche piazze ed arringano la folla. Rovesciamento di situazione che assidera le autorità ebraiche. Il 9 aprile quando le guardie poste in funzione davanti alla tomba del Crocifisso erano venuti a fare il loro rapporto, spiegare che un angelo aveva fatto saltare la pietra dell’entrata dopo averli atterrati, e che il cadavere che essi dovevano sorvegliare era sparito, il Sinedrio si era accontentato di pagare questi uomini perché tacciano, ingiungendo loro, se le autorità romane li interrogavano, di rispondere che si erano addormentati e che i discepoli avevano approfittato del loro sonno per rubare il corpo. ...
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Il problema dell’esistenza degli angeli è diventato oggi più importante di quanto non fosse nel passato. Nella nostra concezione scientifica del mondo non c’è posto né per angeli né per miracoli. Per questa impossibilità di darne una dimostrazione scientifica, una corrente teologica evangelica ha cancellato senza esitare la Bibbia e dalla fede sia gli angeli che i miracoli. La questione dell’esistenza degli angeli ci pone difronte ad un aspetto del problema della conoscenza a cui, nel dialogo tra scienza e fede, bisogna dare una soluzione. In campo scientifico la visione del mondo propria della fisica meccanicista è stata sostituita da posizioni teoriche meno rigide in cui si pretende più che la conoscenza scientifica esaurisca l’intera realtà e che sia verità soltanto ciò si può dimostrare in base alla legge di causalità. Perciò l’affermazione che per la scienza gli angeli non esistono,, può dimostrare in base alla legge di causalità. Perciò l’affermazione che per la scienza gli angeli, può significare soltanto che la loro esistenza non può essere dimostrata secondo i criteri della conoscenza scientifica. ...
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La città di Dio è una, però consta di due parti anche troppo diverse: quella celestiale abitata dagli angeli e dai beati, e quella terrena, alla quale appartengono i cristiani tuttora pellegrini nel mondo presente. "Nella dimora degli angeli - dice Sant'Agostino - regnano piaceri ineffabili, l'immortalità e l'onesta, per dono e grazia di Dio, tutte le cose sono imperiture. Quella è la parte superiore. Sì, quella è la parte superiore, questa è la terrena, dove esistono carne e sangue, corruttibilità, nascita e morte, partenza e successione, mutabilità e incostanza, timori, ingordigia, orrori; dove le allegrie sono incerte, le speranze e i beni fugaci, penso che tutta questa parte non è paragonabile con il cielo che avevamo prima. ... |
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