A rivelare l’arcangelo Raffaele all’umanità è stato il piccolo Libro dell’Antico Testamento intitolato Tobia, che la Chiesa ritiene ispirato da Dio, e quindi contenente “tutte e soltanto quelle cose che Egli voleva fossero scritte”, e che molti comunque considerano un gioiello letterario. Si presenta come una narrazione storica, suddivisa in quattordici capitoli, ambientata nell’epoca assira (secoli VIII-VII a.C.). ma imprecisioni storiche, clementi del tempo dell’autore, immaginazioni, lo rivelano come un breve romanzo, composto, oltre che da narrazioni, anche da dialoghi, massime, esortazioni, preghiere. Di autore anonimo, fu scritto in lingua semitica, ebraica o, come dice Luigi Torraca, “più probabilmente aramaica”, tra il V ed il III secolo a. C.. Ci è stato tramandato in una versione greca, rappresentata da tre recensioni (ovvero restituzione di un testo alla nazione più vicina a quella originale). |
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Già presso gli ebrei si era giunti alla persuasione che non esiste alcuna cosa in questo mondo, neppure un filo d’erba su cui non è posto un angelo. Così anche le singole nazioni per l’ebraismo sono soggette alla custodia di un angelo e tale idea fu conservata anche nell’antichità cristiana. I Padri, senza alcuna difficoltà, pongono sotto la vigilanza e la guida degli angeli tutto il mondo della materia inorganica e animata, le stelle, gli astri, la terra, gli elementi, le piante, gli animali, le nazioni, i popoli, l’uomo. Per esempio Origene, sant’Ambrogio, sant’Agostino ammettono che ciascun oggetto, gli elementi, gli astri fino agli insetti sono affidati alla custodia di un angelo particolare. A tale proposito sant’Agostino scrive: “Riteniamo per certo che in questo mondo ogni creatura visibile è affidata ad una potenza invisibile secondo testimonianza più volte ripetuta nella stessa scrittura” (De diversis questionibus octoginta tribus liber, Pl, 40,11-40,q.83 e seg.) In questa direzione la teologia ... |
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Teologicamente parlando, gli Angeli non hanno il carattere di esseri necessari. A rigore Dio avrebbe potuto accontentarsi di creare solo il mondo materiale; e questo mondo essendo stato creato, avrebbe potuto governarlo ed amministrarlo da se stesso, senza alcun intermediario. Da questo punto di vista, la creazione degli Angeli non s'imponeva per nulla a Colui che non ha bisogno di nessuno, e la cui onnipotenza riempie il cosmo. Ma è piaciuto a Dio far entrare queste pure intelligenze nel piano dell'universo. A lato della materia caotica, egli ha suscitato queste legioni innumerevoli di angeli che sono state la lode vivente del Creatore nel mattino del mondo. Dalla loro qualità di esseri puramente spirituali, gli Angeli divenivano gli intermediari naturali tra Dio che è la Vita per essenza, e la materia che da se stessa non ha vita. Dio, che poneva in essi un'immagine delle sue perfezioni infinite, comunicava ... |
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Gli Angeli non hanno il carattere di esseri necessari. A rigore Dio avrebbe potuto accontentarsi di creare il mondo materiale; e questo mondo essendo stato creato, avrebbe potuto governarlo ed amministrarlo da se stesso, senza alcun intermediario. Da questo punto di vista, la creazione degli Angeli non s'imponeva per nulla a Colui che non ha bisogno di nessuno, e la cui virtù riempie tutto. Ma è piaciuto alla divina Saggezza far entrare queste pure intelligenze nel piano dell'universo. A lato della materia caotica, ella ha suscitato queste legioni innumerevoli di angeli che sono state la lode vivente del Creatore nel mattino del mondo. Vi era là un potente contrasto, una sovrana armonia. Dalla loro qualità di esseri puramente spirituali, gli Angeli divenivano gli intermediari naturali tra Dio che è la Vita per essenza, e la materia che da se stessa non ha vita. Dio, che poneva in essi un'immagine delle sue perfezioni infinite, comunicava loro nello stesso tempo una delega della sua sovranità; egli li prendeva come interpreti ed esecutori delle sue volontà di fronte a degli esseri inferiori. ... |
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La nascita di Dio come bambino umano, è l’evento centrale della storia del pianeta e segna l’inizio della salvezza del genere umano. L’incarnazione di Dio nella persona di suo figlio è un avvenimento tanto importante che nel corso dei secoli è stato lungamente discusso, interpretato e quindi dipinto. L’arte si è soffermata sulla incarnazione, in particolare per approfondire la duplice natura di Cristo, umana e divina. Le prime immagini della natività sono intorno al quarto secolo. Nel bassorilievo del coperchio di un sarcofago del IV secolo, conservato ai musei vaticani, l’immagine della natività di Gesù è essenziale. Al Bambinello sono affiancati due animali ed un pastore con la corta tunica romana legata in vita, con il capo scoperto e il bastone curvo, Maria è seduta in disparte su una pietra. Il modello occidentale di natività trae origine da due diverse tipologie: quella “ellenistica”, dove Maria è seduta accanto a Gesù per sottolineare ... |
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Sono molto contento di presentare al pubblico italiano l’associazione Opus Angelorum che è alquanto conosciuta in Germania, Austria, Brasile e Stati Uniti, ma da noi poco o niente. Anche perché nel 2009 sono ben 60 che essa è stata fondata da Gabrielle Bitterlich. L’associazione Milizia di San Michele Arcangelo che io ho rifondato nel 2002 ha ottimi rapporti con essa. Membri dell’Opus Angelorum vengono sempre ai meetings sugli angeli che ogni anno l’uno e il due giugno si organizzano presso l’abbazia di S.Maria La Nova nel comune di Campagna in provincia di Salerno. 1. NASCITA DELL’OPERA DEGLI ANGELI Nel suo ultimo discorso, poco prima della sua morte, il papa Pio XII lanciava ai pellegrini l’appello pressante “a risvegliare in essi la coscienza del mondo invisibile che ci circonda … ed a stabilire una relazione di fiducia con gli angeli che sono sempre pronti ad aiutarci per la nostra salvezza e la nostra santificazione”. Di fronte alla miseria moderna, ... |
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Il 2 ottobre 1928 un sacerdote spagnolo, Josemaria Escrivà de Balaguer, nel corso di un ritiro spirituale presso i padri lazzaristi, sente le campane della vicina chiesa di Nostra Signora degli Angeli e “vede” l’Opus Dei: tutti gli uomini, di qualsiasi stato e condizione sono chiamati alla santità e all’apostolato lì dove si trovano, in mezzo alle occupazioni umane più normali, vivendo eroicamente tutte le virtù, nell’esercizio del proprio lavoro professionale. “ Si sono aperti i cammini divini della terra”, affermava il fondatore dell’Opera che in seguito la Chiesa ha canonizzato. Quarant’anni più tardi lo Spirito Santo, nel Concilio Vaticano II ha ratificato questa intuizione di san Escrivà e proclama solennemente la vocazione universale alla santità di tutti i fedeli laici che in forza del loro battesimo possono e devono essere santi come i religiosi e i sacerdoti. Oggi l’Opus Dei, frutto degli Angeli Custodi che festeggiamo il 2 ottobre è una stupenda realtà del cattolicesimo, una ... |
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Quale è allora la preghiera che l'Angelo insegnò ai ragazzini di Fatima? È un'orazione semplice di adorazione e di intercessione: "Mio Dio io credo, adoro, spero e ti amo, ti chiedo perdono per tutti quelli che non credono, non adorano, non sperano e non ti amano". Possiamo apprezzare l'efficacia di questa preghiera in maniera corretta quando concepiamo questa preghiera come il compimento dei due comandamenti più grandi, dell'amore a Dio e al prossimo, dalle quali "deriva tutta la Legge e i profeti" (Mt 22, 39). Allo stesso modo insegna San Paolo: " Tutta la legge infatti trova la sua pienezza in un solo precetto: amerai il prossimo tuo come te stesso" (Gal 5, 14; cf Rm 13, 8. 10). Se comprendiamo qualcosa di questa verità, allora non ci meraviglieremo più che dei ragazzini quasi analfabeti, per mezzo di questa orazione che recitavano per ore intere, fecero in pochissimo tempo tanto bene in virtù e santità. Però l'Angelo non ci dà soltanto una formula semplice di preghiera per ... |
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Come gli uomini sono introdotti alla vita di fede e di grazia mediante il battesimo sotto l'assistenza accompagnatrice degli angeli, cosi anche alla fine della vita essi sono preparati ad entrare nella vita eterna mediante il sacramento dell'unzione degli infermi. Gli angeli hanno sempre avuto un ruolo importante nella liturgia dei malati e dei defunti. L’ orazione “Profiscere anima christiana” è estremamente significativa, essa così prega sull’ammalato ormai in punto di morte: “ Diparti anima cristiana da questo mondo, nel nome di Dio Padre onnipotente che ti creò; nel nome di Gesù Cristo Figlio del Dio vivo, che patì per te; nel nome dello Spirito Santo che è stato in te effuso: nel nome della gloriosa e santa Madre di Dio Vergine Maria; nel nome degli Angeli e degli Arcangeli; nel nome dei Troni e delle Dominazioni; nel nome dei Principati e delle Potestà, nel nome delle Virtù, dei Cherubini e dei Serafini; nel nome dei patriarchi e dei profeti…Oggi possa tu entrare ... |
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