Ricercare continuamente punti di riferimento ai quali ispirarsi, è una delle prerogative sociali più frequenti nelle generazioni giovanili, di tutti i tempi: mode e tendenze hanno influito quindi sui ragazzi e le ragazze del mondo sin dalla creazione della ‘comunicazione’. Ma i giovani, al contrario di quello che pensano esperti mass-mediologi e freddi analizzatori di dati e numeri, non sempre si ‘ mettono a disposizione ’ della proposta più semplice o sbrigativa. Molti dei giovani del terzo millennio hanno sete e fame di verità, di esempio, di testimonianze; non sempre la mondanità o il grande fratello di turno riesce a saziare questa estenuante ricerca di coerenza per ispirarsi e prendere forma, sia come futuri uomini, sia come future donne. Papa Benedetto XVI convince i giovani, e si fa seguire, principalmente per la sua continuativa attività di comunicatore di valori; è una riflessione che esula addirittura dal mondo spirituale, ... |
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(ZENIT.org).- Negli istituti missionari italiani impegnati in Giappone, come il Pime e i Saveriani, si discute sulla missione nel Paese del Sol Levante: è proprio necessario continuare a mandare missionari in un paese dove la Chiesa è ormai fondata e ha un buon numero di vocazioni alla vita consacrata? Domanda interessante, alla quale i missionari che sono in Giappone rispondono dicendo che la missione giapponese è, come dire, profetica per il nostro Occidente e in tutto il mondo, che sarà sempre più secolarizzato e laicizzato. Chiedo a padre Alberto Di Bello (40 anni in Giappone intervistato a Milano due mesi fa) se pensa che il Giappone ha ancora bisogno di Gesù Cristo. Risponde: “Il giapponese è un grande popolo,lavoratore, unito, obbediente alle autorità. E’ un popolo religioso, che crede in Dio, ma non lo conosce. Lo immagina come un qualcosa di vago, inafferrabile, inconoscibile, che è nella natura, nel bello, nell’armonia delle cose. Ha bisogno della fede che Dio è persona, che ... |
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Invettiva cristianissima contro l'Europa pedofoba e il mondo infanticida di Francesco Agnoli. Ogni due o tre mesi mi scrive un amico, missionario in Africa, don Giuseppe Ceriani. Per parlarmi della chiesa di là, delle sue tribolazioni, delle sue attività, delle sue lotte. L'ultima sua lettera è datata Quaresima-Pasqua 2010. Leggendola non sembra che laggiù siano filtrate le notizie che occupano la stampa europea in questi giorni, con soverchia e sospetta abbondanza. Forse in Africa non si sa nulla della battaglia che il vecchio continente ha ingaggiato da tempo con la sua storia e le sue radici. Una battaglia che è sempre più grottesca, perché vede gli araldi del nichilismo, soprattutto quello sinistro, combattere una santa crociata contro i preti pedofili. Non, si badi bene, per sbarazzarsi di loro, come è giusto, ma per sbarazzarsi, tout court, del cristianesimo, e magari, relativisticamente, anche dell'idea di bene e male. L'Europa che apostata ogni giorno, deve farlo trovando ... |
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Lourdes è oggi un nome alquanto diffuso tra le donne di Francia, Spagna e Portogallo. A Lourdes, piccolo centro dei Pirenei ai confini con la Spagna, s’innalza oggi il santuario dell’immacolata Concezione, sorto in seguito alle diciotto apparizioni della Madonna nella grotta di Massabielle a santa Bernardette Soubirous, avvenute tra l’11 febbraio e il 16 luglio 1858. e cominciò così la città del miracolo per comprovare la fede in un secolo XIX, talmente incredulo e razionalista che di fede non voleva proprio saperne…a Lourdes diversi scienziati atei ritrovarono la fede. Alexis Carrel non è credente, studia un presunto miracolo e ne deduce che non può essere un miracolo. Si converte, la massoneria lo costringe ad espatriare negli Stati Uniti dove riesce a trovare il modo di conservare la cellula in vitro aggiudicandosi così il premio Nobel. Il 14 agosto 1982, Papa Giovanni Paolo II si recò sulle rive del Gave, Pellegrino in mezzo ai pellegrini. – “Mi pare, diceva il Santo Padre, che ... |
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Nella mia biblioteca di curato di campagna ho una sezione dedicata ai “libri insulsi”, cioè a quei testi di pessima qualità culturale o ingannevoli, e tra questi un posto d’onore spetta al libro di PierGiorgio Odifreddi “Perché non possiamo essere cristiani (e meno che mai cattolici)”, edito da Longanesi nel 2007, dove l’autore sostiene che la teoria e la pratica del cristianesimo, e soprattutto del cattolicesimo, sono contrari alla ragione e all’etica. Può essere interessante notare che, sul medesimo scaffale, ho messo anche il libro di Bertrand Russell “Perché non sono cristiano” che lo stesso Odifreddi ha dichiarato di aver letto dopo aver preso il diploma da geometra e scelto di fare ingegneria ma che, dopo tale lettura, virò deciso verso la matematica. Odifreddi comunque, oltre trent’anni dopo, lo definisce “un libro deludente”. Il libro di Odifreddi è però ancor più deludente di quello di Russell, perché come è stato osservato dalla maggioranza dei suoi critici esso è: “un “bignami” del ... |
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Plinio Correa de Oliveira nasce a San Paolo del Brasile, il 13 dicembre 1908, da due illustri famiglie e ivi muore nel 1995. Dopo i primi anni di formazione sotto lo sguardo premuroso dei suoi genitori e la sicura guida d’una istitutrice bavarese, egli entra nel Collegio San Luigi, dei padri gesuiti. Posto di fronte al contrasto fra l’ambiente cattolico e tradizionale del focolare materno, con il quale sente naturale affinità, e i tratti di sregolatezza morale, volgarità e frenesia presenti nella vita degli anni ’20, il giovane Plinio prende la precoce decisione di consacrare interamente la propria vita alla difesa della Chiesa e alla restaurazione della civiltà cristiana. Questo impegno si concretizza nel 1928 col suo ingresso nelle Congregazioni Mariane, Inizia allora l’epopea della sua vita pubblica. Affascinante oratore ed uomo d’azione, Plinio Correa de Oliveira diventa l’esponente più in vista del Movimento cattolico brasiliano. Nel 1929 fonda l’Azione Universitaria Cattolica, che si estende a ... |
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Il 20 luglio la Chiesa ha commemorato uno dei personaggi più affascinanti, e forse anche più misteriosi, della storia: S. Elia profeta. Tanto grande da essere stato assunto in Cielo e da aver meritato di apparire, insieme a Mosè, sul Monte Tabor nella Trasfigurazione del Signore. Eppure sconosciuto al punto di non essere praticamente festeggiato, almeno in Occidente. Il prof. Plinio Corrêa de Oliveira era un fervido devoto del profeta. Entrato nel Terz'Ordine Carmelitano - del quale è stato per molti anni Priore a San Paolo - proprio per riallacciarsi al filone dei seguaci di Elia, egli riteneva questa devozione uno dei capisaldi della spiritualità contro rivoluzionaria. Fervido devoto di Elia profeta, fondatore remoto del Carmelo, il prof. Plinio Corrêa de Oliveira è stato per lunghi anni Priore del Terz’Ordine col nome di Frà Isaia della Madonna del Perpetuo Soccorso. In una conferenza tenuta nel 1959 dal prof. Plinio Corrêa de Oliveira per i membri del Terz’Ordine Carmelitano di San Paolo ... |
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In fondo, non è che delle vittime interessi così tanto. Ciò che conta è la «questione culturale», come dicono lorsignori, il risvolto politico e ideologico della faccenda. In tutti i casi ci vanno di mezzo ragazzi o ragazze minorenni? Segnati nella psiche sia che vengano seviziati da un artista osannato o da un morboso prelato? Sì, va bene. Ma bisogna saper distinguere: la perversione non è uguale per tutti. Tanto meno la legge. Così, ora che anche la Corte d’appello di Los Angeles ha respinto la richiesta di Roman Polanski a farsi processare in contumacia per lo stupro della tredicenne Samantha Geimer avvenuto più di trent’anni fa, prepariamoci a una seconda levata di scudi. A una nuova ondata di solidarietà del mondo intellettuale, nouveaux philosophes e attori e cineasti in prima fila a fare quadrato attorno al regista dell’Uomo nell’ombra, fresco Orso d’argento al Festival di Berlino, in questi giorni nei nostri cinema. E a dire che no, non ha senso processare un genio, un artista, un premio Oscar. ... |
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I preti pedofili esistono. Come ha ricordato il Papa, sono "una vergogna" per la Chiesa e nei loro confronti non è giustificata nessuna tolleranza. Ma vi è anche un'altra categoria che non dev'essere dimenticata in questo lungo venerdì santo della Chiesa: quella dei preti accusati ingiustamente. Dal tentativo nazista di screditare la resistenza della Chiesa tedesca al regime moltiplicando le accuse di pedofilia - quasi tutte false - agli studi legali miliardari americani che sparano accuse talora davvero insensate al solo scopo di spillare quattrini alla Chiesa, c'è una storia parallela di calunnie che, per i sacerdoti che le subiscono, costituiscono un vero martirio. Ricorre quest'anno il decimo anniversario di una vicenda dolorosissima che ha coinvolto un sacerdote italiano, don Giorgio Govoni (1941-2000). Questo parroco della Bassa Modenese - un parroco esemplare, amatissimo dai suoi parrocchiani - è accusato nel 2007 da un'assistente sociale, che afferma di avere intervistato tredici bambini, ... |
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