A Siena sta accadendo qualcosa di grave, dal punto di vista spirituale e simbolico, perpetrato dall’establishment cittadino, (post) comunista, con l’avallo dell’arcivescovo. Qualcosa che avrebbe fatto insorgere Oriana Fallaci, ben più della Moschea di Colle val d’Elsa, e che dovrebbe far indignare tutti i cristiani e tutti coloro che hanno un minimo di consapevolezza culturale. Prima che dalla Torre del Mangia – o magari dal campanile del Duomo – facciano cantare un muezzin, si devono sapere alcune cose: il Palio, l’antica corsa di cavalli delle contrade in Piazza del Campo, è una festa religiosa, una festa mariana. Infatti quello del 2 luglio è da sempre dedicato alla Madonna di Provenzano, il santuario cittadino che conserva un’antica icona miracolosa della Vergine. Mentre il Palio di agosto, che si corre il 16 di quel mese, nasce e da sempre è dedicato alla Madonna Assunta che si celebra il giorno prima. Del resto le contrade si formano precisamente nel medioevo come “popoli”, cioè attorno ... |
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Arriva ancora una volta l'8 marzo, festa delle donne: più che altro, ormai, conta l'allegra ritualità dell'uscita serale con le amiche, e di ricevere mimose da ogni maschio che si conosce, dal marito (di solito distratto) fino al capufficio (di solito irritabile). E' il lato più gradevole di una ricorrenza che sembra ormai povera di significato. I discorsi celebrativi, infatti, si limitano a ricordare i successi femminili e a inneggiare alla parità tra uomo e donna. Ed è questo il punto dolente. Se vogliamo inserirci nel mondo del lavoro, se vogliamo prendere posto nella scena pubblica, il sistema migliore è ridurre al minimo la differenza di genere, farla notare il meno possibile, e appiattirci sul modello maschile. La libertà proposta alle donne è modellata sul corpo degli uomini, che sono "liberi" dalla capacità di generare. Le nostre conquiste si sono bloccate proprio sul confine più delicato, quello della differenza femminile, che la parità non deve distruggere. Altrimenti ogni libertà rischia di essere ... |
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“Se mai deve essere impegnata la parola conversione nel suo significato etimologico di capovolgimento, o più precisamente di cambiamento improvviso e completo di stato di spirito, è davvero questo il caso”. Alfonso Ratisbonne nacque a Strasburgo in Alsazia il 1° maggio 1814, in una ricca famiglia di religione israelita. Persona colta, aveva preso in odio la religione cattolica, soprattutto da quando uno dei suoi fratelli, Teodoro, convertitosi al cattolicesimo, era divenuto sacerdote. Si addottorò in Diritto a Parigi, e poi con lo zio entrò nel mondo degli affari, ma il suo tempo era spesso dedito ai divertimenti. Ciò non gli impediva comunque di essere generoso e di intervenire a favore degli ebrei di povera condizione. Partito verso la fine del 1841 per un viaggio turistico in oriente, si fermò a Napoli e di lì a Roma, ove incontrò il suo vecchio amico e compagno di studi, il protestante Gustavo de Buissières. Questi gli fece conoscere il fratello, Teodoro de Buissières, il quale ... |
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Viviamo nell’epoca degli slogan e di grande confusione, agli slogan si attribuiscono niente meno che verità dottrinali che spesse volte, però, non sono affatto conosciute da chi li grida o li pronuncia! In ambiente fondamentalista cattolico, per esempio, per accusare il Novus Ordo Missae il dire “La Messa è finita” si intende proprio in senso dispregiativo come a voler dire appunto: è finita! Così come ci sono altri tipi di fondamentalisti (modernisti) i quali accusano ingiustamente il Rito san Pio V per dire che la Messa “ERA” finita… In verità la frase “La Messa è finita”, nella sua originale composizione, non ha mai voluto intendere il concetto di “fine” bensì è un segno di congedo, di dimissione per iniziare la propria testimonianza, avviare la missione. Il termine stesso "Messa", deriva dalla locuzione finale "ite, missa est", ossia "andate, atto di congedare = dimissione", che col tempo ha assunto il significato, non propriamente corretto, di "la messa è finita" per indicare la fine della celebrazione. |
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P. Giorgio Domanski, per diversi anni direttore internazionale della Milizia dell’Immacolata (M.I.), parlando di P. Kolbe afferma che: “Le apparizioni della Madonna a Bernardette, come già quella di nostra Signora della Medaglia Miracolosa a Caterina Labouré e l’altra di Alfonso Ratisbonne a Roma, sono state alla base dell’ideale al quale votò tutta la sua vita”. Significativo inoltre è il fatto che P. Kolbe celebrò la sua prima messa in S. Andrea delle Fratte, all’altare della “Vergine del miracolo”, (ove la Madonna della Medaglia Miracolosa (M.M.) che apparve all’ebreo Ratisbonne) “….il cui ricordo aveva tanto influito nell’ideazione dell’associazione mariana mondiale chiamata “Milizia di Maria Immacolata”. I primi e duri inizi della vita della Milizia fondata da P. Kolbe a Roma, il 16 ottobre 1917 insieme ai suoi confratelli studenti e con permesso del rettore del Collegio Serafico Internazionale, P. Stefano Ignudi, furono non meno posti sotto l’Immacolata della M.M., infatti l’attività della ... |
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Il diacono san Lorenzo venne consegnato ai suoi aguzzini pagani nella notte tra il nove ed il dieci agosto e venne bruciato vivo! Si racconta che mentre stava bruciando adagiato su una graticola posta sopra una coltre di carboni ardenti avrebbe avuto la forza di dire sarcasticamente al suo boia: “Da questa parte sono arrostito, girami dall’altra e poi mangia!”. Sulla cripta, a fianco della via Tiburtina, in Campo Verano, dov’era stato deposto il corpo del martire, l’imperatore Costantino fece costruire, spostata un poco verso sud, una basilica più volte ristrutturata fino all’attuale basilica di san Lorenzo fuori le Mura che è divenuta una delle sette grandi basiliche romane un tempo tappa obbligatoria delle sette chiese per ottenere l’indulgenza giubilare. Essa come è attualmente risale al secolo XIII ma è stata ricostruita in gran parte nell’ultimo dopoguerra a causa del bombardamento del 19 luglio 1943 quando anche il papa Pio XII accorse a confortare i romani del quartiere ... |
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Uno dei modi efficaci per vincere la battaglia contro il vuoto è la nuova evangelizzazione. L'evangelizzazione è una svolta ,è una sfida ma soprattutto una missione che può essere determinante per la salvezza di tanti giovani che rischiano di cadere nella trappola delle sette e del satanismo perché la loro religiosità è influenzata dal clima culturale di egocentrismo,individualismo, di ricerca di valori materialistici e di benessere. Oggi tanti operatori pastorali ed educatori non vogliono sentire parlare di satanismo o di argomenti affini e questo perché o non sanno,o perché non ci credono o perché hanno paura. Ma coloro che credono in Dio sanno benissimo che c'è qualcuno che semina zizzania . . Mentre i servi del Padrone dormono. . e San Paolo nella bellissima lettera agli Efesini (6,11-18)ci dice:11,Rivestitevi dell'armatura di Dio, per poter resistere alle insidie del diavolo. [12]La nostra battaglia infatti non è contro creature fatte di sangue e di carne, ma contro i Principati e le Potestà, ... |
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Sei accuse, una domanda La pedofilia è solo l'ultima delle armi puntate contro Joseph Ratzinger. E ogni volta egli è attaccato dove più esercita il suo ruolo di guida. Uno ad uno, i punti critici di questo pontificato - L'attacco che colpisce papa Joseph Ratzinger con l'arma dello scandalo dato da preti della sua Chiesa è una costante di questo pontificato. È una costante perché ogni volta, su un terreno diverso, è colpito in Benedetto XVI proprio l'uomo che ha operato e opera, su quello stesso terreno, con più lungimiranza, con più risolutezza e con più frutto. La tempesta seguita alla sua lezione di Ratisbona del 12 settembre 2006 è stata la prima della serie. Si accusò Benedetto XVI di essere un nemico dell'islam e un fautore incendiario dello scontro tra le civiltà. Proprio lui che con una lucidità e un coraggio unici aveva svelato dove affonda la radice ultima della violenza, in un'idea di Dio mutilata dalla razionalità, e quindi aveva detto anche come vincerla. Le aggressioni e persino le ... |
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Partiamo da un dato di fatto: i casi di pedofilia nella chiesa, seppur molti meno di quello che si vorrebbe far credere, risalgono per lo più agli anni Sessanta e Settanta e si sono verificati, soprattutto, negli Stati Uniti. Questi avvenimenti terribili si iscrivono in un aumento degli abusi sessuali contro minori generalizzato, che interessa la società tutta, famiglia, single, preti, laici, nessuna categoria esclusa. Basti pensare che ogni giorno nascono decine e decine di nuovi siti pedofili con violenze sessuali sui bambini dai tre ai dodici anni e che ogni anno milioni di occidentali partono per Cuba, la Thailandia e altri paesi in cui prospera il turismo sessuale. Ecco, solo questa banale constatazione, oggettiva e non strumentale, dovrebbe portare a una domanda che invece per lo più si preferisce evitare: perché? La risposta mi sembra obbligata: tutto va ricondotto, oltre che ovviamente alla peccaminosità intrinseca nell'uomo, all'origine della mentalità attuale, cioè alla cosiddetta "rivoluzione sessuale". ... |
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