Un'incisione dell'epoca raffigurante GalileoUna controversia dalla quale la Chiesa cattolica non ha tratto esplicito beneficio, è quella relativa alla questione galileiana, con il conseguente abbandono della cosmologia geocentrica per l’adozione di quella eliocentrica. Ben note sono le polemiche che Galilei, innanzitutto, innescò con la gerarchia ecclesiastica. Famosi i processi che egli subì da parte della Chiesa rinascimentale, accusata, ingiustamente, di arretratezza culturale, oscurantismo, ecc. Altrettanto conosciuto è lo sfruttamento, sproporzionato, di tale complessa vicenda da parte dei circoli anticlericali, che fiutarono in questa controversia astronomica la possibilità di sferrare un micidiale attacco non solo alla cosmologia e filosofia scolastica, ma al cuore stesso della dottrina facente capo alla Chiesa romana. |
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Albert EinsteinHiang Yen, rinunciando agli sforzi intellettuali necessari per studiare e comprendere la dottrina buddista, volle semplicemente applicarla, vivendo come un semplice monaco, senza intellettualismi. Lasciò dunque il suo maestro e i vecchi libri, per ritirarsi in solitudine. Un giorno, mentre sarchiava il terreno per seminarvi i fagioli, incidentalmente con la zappa fece partire un sasso, che andò a sbattere contro un tronco di bambù, facendo «toc». Quel suono, il «toc», produsse in lui l'illuminazione. (1) A proposito di una situazione completamente diversa, ma per certi versi analoga, Einstein ebbe a dire: «Ero seduto nell'Ufficio brevetti a Berna, quando all'improvviso mi ritrovai a pensare: se una persona cade liberamente, non avverte il proprio peso. Sobbalzai. |
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Il primo Novembre diecimila persone sono arrivate a Paravati in Calabria per partecipare alla messa presieduta dall’ordinario diocesano mons. Luigi Renzo in suffragio di Natuzza Evolo nel primo anniversario della morte. La celebrazione eucaristica si è svolta sul piazzale su cui si sta costruendo una grande chiesa dedicata a Maria Immacolata Rifugio delle anime Natuzza Evolo nacque a Paravati, una frazione del comune di Mileto. Il padre, Fortunato, qualche mese prima che lei nascesse, nella speranza di poter aiutare la famiglia, era emigrato in Argentina, da dove non tornò mai più e dove si creò una nuova famiglia. La madre, Maria Angela Valente, rimasta sola con una numerosa famiglia da accudire, si adattò ai lavori più umili per sfamare la famiglia. Natuzza (un diminutivo di Fortunata molto diffuso in Calabria) cercò di aiutarla accudendo gli altri fratelli, non potendo frequentare regolarmente la scuola e restando quindi con un livello di istruzione molto limitato, quasi analfabeta. Il ... |
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Si sta avvicinando il centenario della nascita di madre Teresa di Calcutta e nel 2010 si prevedono in tutto il mondo numerose celebrazioni per ricordare questa santa della carità cristiana. Ganxhe Bojaxhiu nacque a Shkupi il 27 agosto 1910, terza e ultima figlia di Kolë e Drane Bojaxhiu. La bimba, il cui nome significa bocciolo, fu battezzata nella chiesa del Sacro Cuore, a 7 anni frequentò la scuola cattolica presso la parrocchia e poi la statale. Il fratello Lazër la ricorda così: “Era una ragazza normale, forse un po’ ritirata e introversa… già nella scuola elementare si notò il suo talento per lo studio. Era la prima della classe, sempre pronta ad aiutare gli altri…”. La fanciulla era molto impegnata nella comunità parrocchiale: cantava nel coro, recitava nel teatro della chiesa e faceva parte della congregazione di Maria per la gioventù. Già verso i dodici anni incominciò a desiderare di appartenere completamente a Dio e, la decisione definitiva di consacrarsi come suora la prese presso ... |
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Quanti casi di pedofilia si sono registrati all'interno della Chiesa cattolica? E quanti sono quelli verificatisi nella società? Chi promuove una cultura della pedofilia? E come ha fatto questa cultura a contaminare anche parti della Chiesa cattolica? Per rispondere a queste come ad altre domande su un tema così delicato e spinoso Francesco Agnoli, Massimo Introvigne, Giuliano Guzzo, Luca Volonté e Lorenzo Bertocchi hanno appena pubblicato il saggio "Indagine sulla pedofilia nella Chiesa" (edizioni Fede & Cultura) Per approfondire il tema in questione, ZENIT ha intervistato uno degli autori, Lorenzo Bertocchi, studioso di storia del cristianesimo, collaborare del blog www.libertaepersona.org/dblog/. Quanti sono i casi di pedofilia nella Chiesa? Bertocchi: Se anche vi fosse un solo caso è ovvio che sarebbe già troppo e all'interno della Chiesa chi ha dimostrato di aver idee ben chiare a tal proposito è proprio Benedetto XVI. Ciò premesso credo sia utile capire le dimensioni del fenomeno ... |
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Iniziamo l'Avvento con una consegna precisa: Vigilate!Vigilare è credere ,accogliere…. Infatti,noi dobbiamo essere svegli, attenti, vigilanti, perché viene il Signore . Questa attesa del Signore ringiovanisce la nostra vita, ci fa sentire come bambini che hanno tutto il loro futuro davanti . E se fisicamente,emotivamente,moralmente,psicologicamente,sono calate le forze,ci viene dato il tempo della vigilanza,della preghiera,della preparazione,dell’ amore,in attesa dell’ incontro e dell’ abbraccio col SIGNORE. Gesù è già presente tra di noi, nella sua comunità che è la Chiesa, nella Parola di Dio che leggiamo e accogliamo; è presente nell'Eucarestia. Lo accogliamo nelle nostre mani e nel nostro cuore: a volte lo prendiamo così veloci che quasi non ci accorgiamo che è il Signore. Iniziamo l'Avvento. Imploriamo la venuta di Gesù, perché ci renda partecipi della grazia e della salvezza. Come vivere questa implorazione ... |
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“Sono soltanto un semplice curato di campagna”: ecco l’esordio, improntato ad una sincera modestia, di don Marcello Stanzione. Parole che sembrano essere confermate dal suo aspetto massiccio, chiuso nella tradizionale talare, e dall’ambiente che lo circonda. Ovvero l’Abbazia di Santa Maria la Nova in Campagna di cui è parroco dal 1991. Un luogo da sempre venerato dai campagnesi ma che oggi, grazie al suo impegno, è diventato uno dei punti di riferimento per migliaia di fedeli, non soltanto, italiani, devoti al culto degli Angeli. Già, don Marcello, salernitano doc, è riuscito a rivitalizzare una devozione messa troppo in fretta in un cassetto, travolta dal vento delle riforme – talvolta impetuose e poco meditate – fatte in nome del Concilio Vaticano II: “Il mio interesse per gli Angeli è nato per caso, circa vent’anni fa. Ero in pellegrinaggio a San Giovanni Rotondo, ospite nella casa delle Suore Pie Operaie di San Giuseppe, chiamate in Puglia proprio da Padre Pio da Pietrelcina. Lì conobbi ... |
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Ricordate il film Le crociate di Ridley Scott? L'autore dichiarò di aver voluto fare un'opera contro tutti i fondamentalismi ma, guarda caso, nella trama solo i cristiani erano cattivi e infidi, mentre i musulmani erano buoni e generosi. Ora è il turno di Alejandro Amenábar, che - testuale - col suo film Agorà ha voluto denunciare, anche lui, i fondamentalismi. Ma, vedi un po', anche qui i cattivi sono i cristiani. Naturalmente è vero che anche il cristianesimo ha avuto i suoi supporters a mano armata, ma Scott ha dovuto cercarli nel XII secolo e Amenábar nel V. Sì, perché a far problema oggi non è certo il cristianesimo, bensì altre religioni i cui fanatici la mano armata ce l'hanno ancora, e certi registi olandesi ne sanno qualcosa. Così, è più comodo «denunciare» chi non si difende, per cose avvenute mille e rotti anni fa, e pazienza se oggi non è certo la «scienza» ad essere perseguitata bensì il cristianesimo. Ipazia, scienziata bella e giovine, trucidata dai cristiani su ordine del vescovo Cirillo ad ... |
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E’ evidentissimo che gli ecclesiastici della Chiesa Cattolica soffrono di una fortissima, anzi epocale, crisi di visibilità. Ricordo che quando ero ragazzo, (non tanto tempo fa) per le strade della mia città incontravo sempre tantissimi sacerdoti, ora trent’anni dopo, uno dei rari preti che si vedono in giro sono proprio io, non perché gli altri preti siano tutti morti o abbiano lasciato il ministero oppure perché in questi anni non ci sia stato un ricambio di nuove leve ma perché non sono più esteriormente riconoscibili come preti…Viviamo in un’epoca in cui qualsiasi gruppo o categoria, anche la più piccola, rivendica la propria visibilità ed identità e cerca di esporla pubblicamente. C’è chi, come i mussulmani, fanno battaglie legali per avere il diritto di mettersi il “burqua” a scuola o in piscina. Anche le commesse ed i cuochi dei McDonald hanno una divisa come le hostess ed i piloti di aerei. Per non parlare delle categorie professionali classiche: i medici, gli infermieri, i volontari ... |
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