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Il 21 dicembre non ci sarà la fine del mondo. Intervista a don Stanzione PDF Stampa E-mail

Il 21 dicembre non ci sarà la fine del mondo. Intervista a don StanzioneMancano ormai pochi giorni all’arrivo della fatidica data 21-12-2012, che dovrebbe coincidere secondo profezie Maya, con la fine del mondo. Tuttavia tale data, si fonda sull’interpretazione di una profezia maya legata, al cosiddetto “Lungo Computo”, un calendario che calcola il tempo dividendolo in baktun (cioè, cicli), ognuno dei quali dura 144 mila giorni. Ogni 13 baktun ovvero, circa 5128 anni, il ciclo termina. Poiché la data di inizio dell’epoca Maya corrisponde all’11 agosto 3114 a. C., la fine, 1.872.000 giorni dopo, ci conduce al calendario gregoriano e cioè al 21 dicembre 2012. secondo uno dei principali documenti storici sui Maya, ad ogni fine di ciclo verrà distrutta la creazione in modo drammatico, con cataclismi e distruzioni che segneranno la fine di un periodo, ma anche l’inizio del successivo. In tanti si sono cimentati nello studio del 21 dicembre 2012, ma  alle teorie che confermano la fine del mondo, se ne pongono tante che la smentiscono, poiché tali affermazioni ...

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Il beato Giovanni Paolo II e lo scapolare del Carmine PDF Stampa E-mail

Il beato Giovanni Paolo II e lo scapolare del CarmineI cardinali, riuniti in Conclave,  elessero papa il cardinale di Cracovia mons. Karol Wojtila  il 16 ottobre 1978. Prese il nome di Giovanni Paolo II e il 22 ottobre iniziò solennemente il ministero petrino, quale 263° successore dell’Apostolo. Il suo pontificato è stato uno dei più lunghi della storia della Chiesa ed è durato 26 anni, 5 mesi e 17 giorni. Giovanni Paolo II ha esercitato il suo ministero con instancabile spirito missionario, dedicando tutte le sue energie sospinto dalla sollecitudine pastorale per tutte le Chiese e dalla carità aperta all’umanità intera. I suoi viaggi apostolici nel mondo sono stati 104. In Italia ha compiuto 146 visite pastorali. Come vescovo di Roma, ha visitato 301 parrocchie (su un totale di 333). Più di ogni Papa precedente ha incontrato il popolo di Dio e i responsabili delle nazioni: alle udienze generali del mercoledì (1166 nel corso del pontificato) hanno partecipato più di 17 milioni e 600 mila pellegrini, senza contare tutte le altre udienze speciali e le ... 

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Il calendario Caritas dimentica i Santi e festeggia maometto PDF Stampa E-mail

Il calendario Caritas dimentica i Santi e festeggia maomettoRicorrenze islamiche, cinesi e laiche nell'almanacco della diocesi di Adria-Rovigo. E pochissime quelle cattoliche.  Un calendario 2010 che mescola insieme ricorrenze cattoliche musulmane, ortodosse e cinesi, il tutto in un tripudio di "giornate", da quella per la pace a quella per il risparmio energetico. Di questi tempi, nei quali vanno di moda le "contaminazioni" e il "meltingpot", non ci sarebbe nulla di originale, se non fosse che a curare e diffondere un simile almanacco è un giornale cattolico, e precisamente il periodico della Diocesi di Adria-Rovigo «La Settimana». Che per il nuovo anno ha pensato bene di offrire ai suoi lettori un calendario nel quale accanto al Santo Natale e all'Epifania (che per errore è però collocata curiosamente al 3 e non al 6 gennaio), compaiono in bella evidenza la musulmana ascensione del Profeta, la festa cinese della luna e il Ramadan. «Che male c'è?» dirà qualcuno. «In fondo, un anno è lungo, e c'è posto per tutti». Il guaio è che, quando si imbocca ...

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Il canto gregoriano e la liturgia tradizionale PDF Stampa E-mail

Il canto gregoriano e la liturgia tradizionale Prima di addentrarci nel discorso sulla musica sacra e i suoi libri liturgici, ricorderemo alcuni pronunciamenti del Magistero cattolico sul ministero liturgico del musicista. Nel 1903 il Papa San Pio X di venerata memoria ebbe a scrivere: “La musica sacra, come parte integrante della solenne liturgia, ne partecipa il fine generale, che è la gloria di Dio e la santificazione e edificazione dei fedeli” e proseguiva “…i cantori hanno in chiesa vero officio liturgico”. Per quanto riguarda i musicisti di Chiesa, prescrisse: “…non si ammettano a far parte della cappella di chiesa se non uomini di conosciuta pietà e probità di vita, i quali, col loro modesto e devoto contegno durante le funzioni liturgiche, si mostrino degni del santo officio che esercitano. Sarà pure conveniente che i cantori, mentre cantano in chiesa, vestano l’abito ecclesiastico e la cotta…” . Il venerabile Pio XII, riallacciandosi al magistero di San Pio X, ...

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IL CARDINAL SIRI E L’ABITO ECCLESIASTICO PDF Stampa E-mail

IL CARDINAL SIRI E L’ABITO ECCLESIASTICOIl cardinale Giuseppe Siri ( 1906-1989) è stato per svariati anni arcivescovo di Genova, diverse volte ha sottolineato l’importanza di un abito ecclesiastico decoroso, riporto alcuni suoi interventi a riguardo: “Ritengo di attirare l’attenzione su un problema, che sta diventando della massima importanza: quello dell’abito ecclesiastico. Ecco i termini del problema. Abito ecclesiastico “normale” è soltanto la “talare”. Così ha deciso la CEI nel marzo 1966. E’ semplicemente permesso l’uso del “clergyman” con forti restrizioni: no per l’esercizio del ministero, per l’amministrazione dei Sacramenti e dei Sacramentali, per la celebrazione della santa Messa, per la predicazione e per la scuola di religione. Questa disposizione della CEI è completata dalle indicazioni che il decreto citato dà circa il clergyman: nero o grigio ferro con il colletto detto romano. Questo colletto, che esclude maglioni, camicie ed altro, diventa l’elemento più qualificante dell’abito “tollerato”. ... 

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Il caso Milingo e la legge del celibato sacerdotale PDF Stampa E-mail

Il caso Milingo e la legge del celibato sacerdotale Spesso si parla di sacerdoti che non sono stati fedeli ai loro impegni di consacrazione a Dio nel celibato e si vorrebbe porre rimedio chiedendo l’abolizione del medesimo. Giovanni Paolo II ha scritto: “[ogni cristiano che riceve il sacramento dell’ordine] prende la decisione per la vita nel celibato solo dopo essere giunto alla ferma convinzione che Cristo gli concede questo dono per il bene della Chiesa e per il servizio degli altri. È ovvio che una tale decisione obbliga non soltanto in virtú della legge stabilita dalla Chiesa, ma anche della responsabilità personale. Si tratta di mantenere la parola data a Cristo e alla Chiesa”. Il sacerdote si libera da ogni sollecitudine che gli impedirebbe di attendere alla perfezione, facendo sacrificio a Dio di quanto gli può appartenere, perché gli offre il possesso del suo corpo col voto di castità e quello dell’anima col voto di obbedienza (cfr. San Tommaso, Summa Theologiae, II-II, q. 186).

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Il celibato dei sacerdoti PDF Stampa E-mail

Il celibato dei sacerdoti Alle origini della Chiesa, né i Diaconi, né i sacerdoti e tanto meno i Vescovi dovevano rimanere allo stato celibe. Soltanto nel IV secolo dopo Cristo si sviluppò e prese piede quel carisma( il celibato) nella Chiesa, orientato e finalizzato ad una piena evangelizzazione. Del resto, già lo aveva detto Gesù nel Vangelo di San Marco ( capitolo 19, 12),  che alcuni sarebbero rimasti celibi per il Regno dei Cieli. Vuol dire che: nel lavoro pastorale, specialmente nella organizzazione di una nuova comunità, vedi missioni o parrocchia,  Dio ha  concesso il dono del celibato al fine di  favorire pienamente il raggiungimento del Regno dei Cieli. Poco a poco, questo dono,  si è trasformato in norma. Già nel secolo VII, infatti,  il celibato entrò a far parte del Diritto in modo tale che per ordinarsi presbiteri si aveva bisogno per un lato della vocazione sacerdotale, e, per l’altro,  della piena disponibilità al celibato. La norma sulla obbligatorietà del ...

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Il Codice da Vinci: errore e menzogna PDF Stampa E-mail

Il Codice da Vinci: errore e menzognaE' passato tempo dalla prima edizione del codice da vinci e sembra quasi che non se ne parli più. Uno degli effetti che il codice ha ottenuto è quello di confondere i più sprovveduti e di rilanciare quei testi inattendibili comunemente definiti “vangeli apocrifi”. Una trovata astuta, questa, sia per una motivazione ideologica che per una questione di marketing. Infatti, dopo il “flop” del film “The Da Vinci Code”, fischiato ovunque, sono spuntati come funghi questi testi così intitolati: “Il vangelo di Giuda”, “Il Vangelo di Maria Maddalena”, e chi più ne ha più ne metta.Prima di analizzare il “fantasy” di Dan Brown – mi piace definirlo con questo termine perché ci sono più informazioni vere in Star Trek – è bene spiegare perché i vangeli apocrifi non sono attendibili ed, invece, quelli canonici si. Tutto il testo del codice da vinci è strutturato proprio sui suddetti vangeli apocrifi:

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IL CONCILIO DI TRENTO, FONDAMENTALE ANCHE OGGI PDF Stampa E-mail

IL CONCILIO DI TRENTO, FONDAMENTALE ANCHE OGGI

Quest’anno ricordiamo i 450 anni della chiusura del Concilio di Trento. Tale Concilio fu il campo di battaglia della lotta tra il partito conservatore della Chiesa, che intendeva semplicemente conferire nuovo vigore agli antichi dogmi, e quello progressista, che proponeva di venire a patti con i protestanti, operando più profonde riflessioni sulle condizioni della Chiesa del tempo. Questa è, naturalmente, una ripartizione di comodo, perché in realtà, all’interno delle correnti principali, vi erano ulteriori suddivisioni e orientamenti molto diversi. I conservatori videro accolte le loro istanze, il che comportò l’instaurazione di un numero di dottrine ortodosse che da quel momento divennero i fondamenti della fede cattolica, finendo per liquidare come “eresia” tutti i dogmi protestanti che da esse differivano. Tali dottrine cattoliche possono essere riassunte come segue, inserendo tra parentesi le corrispettive tesi protestanti: ...

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Il Concilio e il terremoto nella Chiesa PDF Stampa E-mail

Il Concilio e il terremoto nella ChiesaSe la società civile ha sentito le prime scosse telluriche col '68, la Chiesa è entrata in clima di revisione almeno sei anni prima, col Concilio Ecumenico Vaticano II, aperto nel '62 e chiuso nel '65. E con il rinnovamento (comprensibile e, per certi aspetti, accettabile e necessario), si son fatti sentire i primi segnali del terremoto che stava esplodendo. Qualcuno, ben più autorevole di me, ha già denunciato i cambiamenti tentati e riusciti per far cambiare rotta alla Chiesa: una diversa visione teologica su Dio, su Gesù Cristo, sulla Chiesa e sull'uomo, una diversa impostazione pastorale del rapporto Chiesa/mondo e del rapporto tra la Chiesa cattolica e le altre confessioni cristiane o tra la Chiesa cattolica e le altre religioni, un diverso modo di concepire la disciplina. Nel maggio dell'89, il presidente della C.E. I., il Cardinale Ugo Poletti, preoccupato per quanto sessantatre cultori di scienze ecclesiastiche hanno scritto alla Chiesa italiana, ha ravvisato "alterazioni profonde del ...

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