Anche quando i ragazzini di Fatima non erano martiri, essi dimostrano con la loro sofferenza eroica il coraggio dei martiri, in particolare Giacinta, Francesco e Lucia, che riceve l’Ostia, è chiamata così a vivere come testimone dei piani divini dell’amore e la misericordia attraverso i cuori di Gesù e di Maria, mentre Giacinta e Francesco, che bevono dal Calice il Sangue di Cristo, sono chiamati a partecipare in forma singolare alla sua morte sacrificale. I due, infatti, in pochi anni compiono ciò con il sacrificio della loro vita, e muoiono giovanissimi, disposti ad una morte espiatoria. Riguardo a Francesco, Lucia ricorda: “Durante la sua malattia sembrava sempre allegro e contento”. Ogni tanto lei gli domandava: “Soffri molto?” “Abbastanza – rispondeva senza preamboli – però questo non mi colpisce! Io soffro per consolare nostro Signore, e dopo me ne vado dritto in Cielo!”. Lucia chiedeva anche a Giacinta se soffrisse molto, e lei rispondeva in modo simile: “Sì, soffro, però lo ... |
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I pro-life piemontesi non voteranno la Bresso Piemonte, i Movimenti per la Vita scaricano l'UDC: la Bresso "viola le regole elementari della convivenza civile" di Massimo Introvigne - Nota nel profilo di Facebook dell'autore - 3 febbraio 2010 Se i gruppi e le marce pro-life negli Stati Uniti fanno tremare Obama, anche in Italia da diversi anni i movimenti per la vita e per la famiglia hanno deciso di dire la loro in politica. Il Family Day del 2007 fu l'inizio della fine per il governo Prodi. Non è un mistero per nessuno che il Movimento per la Vita italiano è da molti anni vicino all'UDC. Il suo presidente, Carlo Casini - omonimo ma non parente di Pier Ferdinando -, è un parlamentare europeo eletto nelle file dell'UDC. Ora però il giocattolo si è rotto, a causa della strana alleanza in Piemonte fra l'UDC e Mercedes Bresso, la presidente della Regione che - fin dagli inizi della sua carriera politica a fianco di Emma Bonino - ha fatto del laicismo e della promozione di posizioni ... |
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Nel giorno della solennità liturgica dell’Epifania, noi contempliamo la riuscita spirituale dei Magi che probabilmente furono astrologi babilonesi. Matteo sottolinea il fatto che Gesù è il figlio di Davide ma è nato per tutti. I Magi sono quindi le primizie dei pagani. I Magi, questi “cercatori di Dio” : “Cadendo in ginocchio, lo adorarono !”. Pertanto, non andiamo ad immaginarci che la divinità di Gesù trasparisse attraverso il suo corpo ! I pittori ci rendono un cattivo servizio dipingendo un nimbo di luce intorno alla testa del Bambino. No ! I Magi non hanno visto che un bambino. Occorreva lo “sguardo interiore” dei cercatori di Dio per andare al di là dei poveri segni che Dio dava di Se stesso. Seguendo passo dopo passo il racconto del Vangelo, cerchiamo di scoprire alcune leggi elementari dell’incontro di Dio nelle nostre vite. DIO E’ SEMPRE AL DI LÀ DI QUELLO CHE NOI GIÀ CONOSCIAMO DI LUI: Dio è sconcertante. E’ un fatto. Gli Scribi ed i Saggi di Gerusalemme sapevano molte cose su Dio. ... |
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Sale esorcizzato, Acqua santa, Olio benedetto, Oggetti ed Immagini Sacre benedette, Olio esorcizzato, Incenso benedetto ed esorcizzato, Croci benedette... i sacri segni istituiti dalla Chiesa il cui scopo è di preparare gli uomini a ricevere il frutto dei sacramenti e di santificare le varie circostanze della vita. ... Nel 1667 "La santa Madre Chiesa ha istituito i sacramentali. Questi sono segni sacri per mezzo dei quali, con una certa imitazione dei sacramenti, sono significati e, per impetrazione della Chiesa, vengono ottenuti effetti soprattutto spirituali. Per mezzo di essi gli uomini vengono disposti a ricevere l'effetto principale dei sacramenti e vengono santificate le varie circostanze della vita" [Conc. Ecum. Vat. II, Sacrosanctum concilium, 60; cf Codice di Diritto Canonico, 1166; Corpus Canonum Ecclesiarum Orientalium, 867]. |
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Alcuni Santi hanno goduto il privilegio che, secondo l’Evangelista San Luca, fu concesso a Simeone: quello di stringere fra le braccia il bambino Gesù. San Francesco non ottenne questo privilegio, di cui godette invece S. Antonio, ma sentì come pochi il fascino della divina infanzia; e realizzò, a Greccio, il Presepe. Nella sua scia, la poesia francescana s’impadronì di questo tenero, devoto argomento e lo innalzò con Jacopone a sublimi altezze. Non di meno, se il privilegio fu eguale, ben diversa è la posizione dei Santi rispetto al Divino Infante. Il sentimento di Simeone – come appare dal testo evangelico – dovette essere di profonda emozione, ma soprattutto di gratitudine per l’Altissimo, che aveva mantenuto la promessa, inviando il Messia atteso e invocato da tante generazioni, e gli aveva concesso il privilegio di contemplarlo prima di chiudere i suoi occhi mortali: ora sì che poteva morire in pace! Ma egli non arrivò a sospettare la divinità di quel pargoletto. ... |
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Anna e Gioacchino, genitori della Beata Vergine Maria, il soldato Longino, colui che con una lancia trapassò il costato di Gesù Crocifisso nella Croce. Bene, si tratta di nomi che la Chiesa cattolica ammette, ma la cui origine non proviene da fonti canoniche, quanto dai cosiddetti Vangeli apocrifi. L’apocrifo, per definizione, è considerato come qualche cosa di occulto, di nascosto, di protetto e quindi di assai dubbia provenienza. In qualche momento della storia, i Vangeli apocrifi vennero persino utilizzati dagli eretici o da libri assai poco raccomandabili. Tuttavia, la nota saliente di questi Apocrifi, è che cercano di rispondere ai dubbi che spesso sorgono tra cristiani e giudei, tra cristiani e pagani. Indipendentemente da tutto, sono prodotti letterari figli legittimi della loro epoca e per questo solo vanno presi, in qualche misura persino aiutano a comprendere i testi autentici.. Negli Apocrifi, ed è una caratteristica ... |
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Cattolico. Con tutta la buona volontà che mi anima, riconosco, carissimo fratello, la mia grave difficoltà nel dialogare con un "cristiano", il quale, per principio, rigetta l'autorità da Dio costituita per il governo della Chiesa fondata da Cristo. Questo rifiuto rende, più o meno, quasi impossibile la comprensione tra noi. Vorrei pregare umilmente te e tutti i tuoi fratelli di fede non cattolici, a riflettere con serenità e umiltà sulla necessità, anche soltanto naturale, che qualunque società ha di avere una autorità, un principio di unità senza dei quali la società stessa si dissolverebbe. La Parola di Dio in merito è molto chiara: a Pietro Gesù ingiunge di "confermare i suoi fratelli nella fede", su di lui fonda la Sua, unica Chiesa, che non sarebbe mai stata travolta dal tempo e dall'errore; a lui consegna le "chiavi del Regno dei Cieli" (queste parole si riferiscono principalmente all'interpretazione della S. Scrittura, ossia alla fede e alla morale) , e concede la potestà di sciogliere e legare (Cf anche Mt ... |
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Il presidente Napolitano le ha commemorate ieri, durante il giorno dedicato alla loro memoria. Si tratta della strage delle foibe, il genocidio italiano. Le foibe, come molti fenomeni di pulizia etnica perpetrati dai cosiddetti "vincitori", sono state a lungo e volutamente dimenticate. Per motivi di quieto vivere da una parte politica e di connivenza dall'altra. Oggi, dopo quasi 70 anni da quelle efferatezze, se ne torna a parlare. Si parla del crimine demandando la responsabilità a non meglio precisate "forme di rimozione diplomatica", non ancora specificando nomi e cognomi dei responsabili. Abbiamo interpellato in merito il professor Roberto Spazzali, da anni studioso dell'argomento intorno al quale ha pubblicato numerosi volumi di ricerca e opere divulgative. Professor Spazzali, la parola "foibe", evoca in numerosi casi ancora oggi un'idea confusa rispetto a quanto in realtà sta a significare sotto un profilo storico. Può darcene una definizione sintetica? Molto semplicemente ... |
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Verso la fine del 1633, Descartes apprese che il «Dialogo» di Galilei era stato condannato. Intimorito, sospese la stesura del suo trattato sul Mondo (1). E scrisse la sua apprensione all'amico Marsenne: «Ora io vi dirò che tutte le cose che spiegavo nel mio trattato, e fra queste c'era il moto della Terra, sono a tal punto dipendenti le une dalle altre, che basta sapere che una è falsa per rendersi conto che tutte le ragioni di cui mi sono servito non hanno validità alcuna» (2). Cartesio più che altro temeva che la condanna ecclesiastica avrebbe potuto fermare la rivoluzione eliocentrica appena avviatasi, alla quale anch'egli aveva aderito. La sorte di Galilei non lo preoccupava più di tanto, dal momento che lo scienziato italiano, a differenza di lui, godeva di forti protezioni ecclesiastiche che avrebbero senz'altro attenuato il giudizio degli inquisitori. Il conflitto che Galilei stava affrontando contro una parte della Chiesa, l'altra gli era ben favorevole, riguardava da un lato l'interpretazione di alcuni passi ... |
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