Il diavolo, il satanismo e altri fenomeni sociali connessi, sono agli inizi del terzo millennio di grande attualità. Il nostro mondo occidentale post-moderno pullula di maghi, streghe e stregoni di città, sciamani, venditori di fatture, di amuleti e talismani nonché di sette sataniche vere e proprie. Il demonio scacciato dalla porta è rientrato dalla finestra! Cioè scacciato dalla fede della Chiesa, è rientrato con la superstizione dell’occultismo. Ci chiediamo: esiste il demonio? Cioè, questo termine indica veramente una qualche realtà personale, dotata di intelligenza e volontà, o è semplicemente un simbolo, un modo di esprimersi figurato, una metafora per indicare la zona d’ombra collettiva e personale oppure la somma del male morale del mondo. Molti tra gli intellettuali non credono nel demonio inteso nel primo significato. Si deve però riflettere sul fatto che grandi scrittori del calibro di Goethe o Dostoevskij hanno ... |
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Tutti i sacerdoti ed i diaconi della diocesi di Agrigento in Sicilia sono riuniti in questi giorni per un convegno sulla pastorale antioccultistica che vede come relatori Fra Benigno Palilla, esorcista di Monreale, padre Francesco Bamonte,esorcista di Roma e mons. Renzo Lavatori, insigne demonologo e angelologo. Nel NT Gesù scaccia i demoni con la potenza della sua parola (Mc 4, 25-26), in virtù della potenza dello Spirito di Dio che è in lui (Mt 12, 22-32), detto anche dito di Dio (Lc 11,20), imponendo le mani (Mc 5, 32). I suoi discepoli ricevono da Cristo il potere di scacciare il maligno (Mt 10,7), e la riuscita dipende dalla potenza della parola di Cristo e dalla fede in lui (la preghiera e il digiuno: Mc 9, 28-29), con l’imposizione delle mani (Mc 16,18). Tertulliano attesta anche il gesto dell’insufflazione. La Tradizione Apostolica aggiunge segni sulla fronte, sulle orecchie e sul naso. Lattanzio, nel IV secolo, attesta il segno della croce unito all’invocazione del nome di Cristo. Tra il III e il IV secolo ... |
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Noi abbiamo indicato, nel nostro precedente articolo, in cosa l'azione angelica differisce da un lato dall'azione divina, dall'altro dall'azione umana. L'Angelo, abbiamo detto, non può come Dio interiorizzarsi in uno spirito qualunque; ma può in una certa maniera interiorizzarsi in una sostanza corporale. L'uomo non ha questa facoltà di penetrazione, non essendo un puro spirito. Ora noi andremo a studiare in cosa l'azione dei buoni Angeli differisce dai cattivi Angeli o demoni, o piuttosto noi posiamo i principi generali di questo discernimento, senza entrare nel dettaglio. Dal punto di vista naturale, i demoni operano come i buoni Angeli. La loro caduta non ha trascinato in essi la perdita delle facoltà e proprietà naturali; essi pensano come spiriti, agiscono come spiriti. Essi possono comunicare il loro pensiero senza l'aiuto di alcun segno sensibile; possono mettere in movimento la materia senza impiegarvi altra cosa che la loro volontà. Questo modo intellettuale di ... |
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Incessantemente chino sull'uomo per difenderlo, stimolarlo e ispirarlo, l'angelo custode si rattrista forse per quello che affligge il suo protetto: perdite materiali, insuccessi professionali, incidenti, malattie, vecchiaia, incostanze, mancanze, peccati? Accompagnando l'uomo in tutte le sue vie, l'angelo custode non ha talvolta di che rattristarsi? Qual'è l'atteggiamento dell'angelo di fronte al problema che è un tormento segreto per i credenti insufficientemente illuminati e un ostacolo per gli increduli nel loro cammino verso la verità: vale a dire il male, nelle sue diverse manifestazioni, che c'è nel mondo? Come reagisce l'angelo all'obiezione frequente: «Se Dio esistesse non permetterebbe il male. Il male c'è, quindi Dio non esiste?». Qui si presenta un dilemma. O l'angelo soffre per le nostre prove e quindi non gode una felicità perfetta, o il nostro angelo custode non piange con quelli che piangono, rimane indifferente come ... |
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Da tempi antichissimi, nell’essere umano, per uno spirito di curiosità verso il trascendente, sorse l’interesse per le cosiddette forze del male. Le antiche religioni ci parlano di divinità buone e cattive, all’interno di una specie di demonologia nella quale esistevano particolari esseri intenti a compiere il male, o semplicemente a tormentare l’essere umano. La fede della Chiesa riguardo all’esistenza e all’azione malefica del demonio, si basa sulla testimonianza della Bibbia, che è parola di Dio, sia dell’Antico che del Nuovo Testamento. Gesù si è presentato costantemente come il Vincitore di Satana e dei demoni: egli infatti, nel Vangelo, affronta personalmente Satana e riporta su di lui la vittoria (Mt 4, 11; Gv 12, 31). Ormai gli esorcismi si faranno nel nome di Gesù (Mt 7, 22; Mc 9, 38). Cristo, mandando in missione i suoi discepoli, comunica loro il potere di sconfiggere i demoni (Mc 6, 7-13). |
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Da tempi antichissimi, nell’essere umano, per uno spirito di curiosità verso il trascendente, sorse l’interesse per le cosiddette forze del male. Le antiche religioni ci parlano di divinità buone e cattive, all’interno di una specie di demonologia nella quale esistevano particolari esseri intenti a compiere il male, o semplicemente a tormentare l’essere umano. La fede della Chiesa riguardo all’esistenza e all’azione malefica del demonio, si basa sulla testimonianza della Bibbia, che è parola di Dio, sia dell’Antico che del Nuovo Testamento. Gesù si è presentato costantemente come il Vincitore di Satana e dei demoni: egli infatti, nel Vangelo, affronta personalmente Satana e riporta su di lui la vittoria (Mt 4,11; Gv 12,31). Ormai gli esorcismi si faranno nel nome di Gesù (Mt 7,22; Mc 9,38). Cristo, mandando in missione i suoi discepoli, comunica loro il potere di sconfiggere i demoni (Mc 6,7-13). Questo sarà per tutti i secoli. E ancora oggi, uno dei segni che accompagna la predicazione del Vangelo è ... |
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A lato degli Angeli fedeli appaiono, nella Rivelazione, gli Angeli decaduti. Come i primi, essi ci sono soprattutto noti dai loro interventi nel nostro mondo umano; i dati sono comunque sufficienti per illuminare la loro fisionomia e, di conseguenza, la loro azione. Le diverse religioni hanno, quasi tutte, affermato l'esistenza di esseri cattivi; ma è nella Rivelazione cristiana ch'essi si mostrano sotto il loro vero aspetto. Fin dal Paradiso terrestre (Gen.3) il serpente s'infila seduttore, bugiardo ed omicida (Apoc.12, 9; Gv.8, 44); forse per scrupolo di custodire il monoteismo, gli autori dell'Antico Testamento non lo pongono che raramente in scena; la sua azione comunque si precisa, a poco a poco, sempre odiosa, ma incapace di superare i limiti tracciati da Dio (Gb.1, 2). Bisogna aspettare il Nuovo Testamento perché il suo volto si sveli completamente nella lotta che si scatena. Cristo, Figlio di Dio, viene a gettare fuori il Principe delle tenebre (Gv.12, 31), distruggere ... |
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Satana un angelo, demone, o divinità minore in molte religioni; in particolare, nelle religioni monoteiste derivate da quella giudaica, è l'incarnazione e la personificazione del principio del male supremo, in contrapposizione a Dio, principio del sommo bene. Satana è anche noto come il Diavolo (dal latino "Diábolus, -i" e dal greco antico "Diabolos, -ou", cioè "Colui che divide") per eccellenza , il "Principe delle Tenebre", il "Principe di questo Mondo" (secondo Cristo); è chiamato anche "Belzebù" (traduzione letterale: "Signore delle Mosche"), "Belial", "Mefistofele" o, erroneamente, "Lucifero" (dal latino "Luciferus": "Portatore di luce"). Molti nomi attribuiti a Satana o agli altri diavoli traggono origine dai nomi di divinità dei culti pagani dell'area fenicio-cananea: gli dei delle nazioni che si contrapponevano ad Israele diventano avversari del Dio degli Ebrei. Nell'angelologia ebraica è presente la figura di Satanael, angelo al quale viene affidato da Dio il compito di verificare il livello ... |
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Il Satanismo contemporaneo è un fenomeno molto complesso e difficile da definire, a causa della grande varietà di sette sataniche che si sono formate in questi ultimi decenni. Si è parlato di “fenomeni settari” e di “sette” in generale. Diversi autori hanno proposto una analisi del termine e del fenomeno, convergendo su dei punti fondamentali. La terminologia “setta” è generalmente ricondotta al verbo latino sequor (andare dietro, seguire) ma anche a “seco” (tagliare, separare). Questi primi due significati individuano nella setta un gruppo che segue una determinata dottrina religiosa, filosofica, politica e che “seca”, cioè si discosta, nasce da un gruppo o associazione più ampia. Inizialmente ed etimologicamente questo termine non presuppone un significato necessariamente negativo. Originariamente con il termine sectae venivano indicate le scuole degli stoici, degli epicurei e perfino dei primi giureconsulti. Aristotele era a capo di una “setta” e l’aggettivo che spesso accompagna ... |
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