sabato 23 agosto 2008 |
Il caso Eluana Englaro, con la sentenza della Cassazione che ha di fatto permesso al padre e turore di Eluana, Peppino Englaro, di sospendere l’idratazione e l’alimentazione della figlia, ha aperto un nuovo dibattito all’interno del mondo cattolico: sull’opportunità o meno di una legge sul fine vita, che possa così regolamentare una materia che la sentenza della Cassazione ha reso, in pratica, più liberale di una legge sul testamento biologico. E ora, il dibattito parlamentare sul testamento biologico, avviato la scorsa legislatura con ben sette proposte di legge (tra cui quella delle cattoliche teo-dem Emanuela Baio e Paola Binetti), poi accorpate in un unico testo, rischia di diventare del tutto obsoleto. Ecco perché nell’Associazione Scienza&Vita (il think tank cattolico su scienza e bioetica, salutato da Ruini al convegno della Chiesa di Verona come una delle tre espressioni della Chiesa del mondo) i presidenti Maria Luisa Di Pietro e Bruno Dalla Piccola hanno operato e promosso un’apertura verso una legge sul fine vita. |
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venerdì 22 agosto 2008 |
Il presidente della Sala Stampa Vaticana, padre Lombardi, ha frenato sull’eventualità di un viaggio del Papa in Cina. La proposta era stata fatta dal vescovo di Pechino, Giuseppe Li Shan, in una intervista esclusiva con il Tg1. Il vescovo Li Shan ha dichiarato che i rapporti tra Santa Sede e Pechino “vanno sempre meglio” e sono dunque prevedibili “grandi sviluppi”. E tra questi grandi sviluppi, ha persino auspicato un viaggio di Benedetto XVI in Cina. Padre Lombardi ha frenato gli entusiasmi. “Per ora – ha dichiarato – parlare di un viaggio del Papa in Cina è del tutto prematura. Tuttavia, le parole del vescovo Li Shan manifestano che tutti i cattolici cinesi amano e rispettano il Papa, ne riconoscono l’autorità e sarebbero lieti di incontrarlo, e questo è certo un aspetto positivo e incoraggiante”. Il Papa guarda con molto interesse alla Cina, da dove sono arrivati anche segnali di disgelo. |
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giovedì 21 agosto 2008 |
Sarà quasi determinante il peso dei cristiani nelle prossime elezioni presidenziali statunitensi. Lo sanno bene i candidati McCain e Obama, che hanno accettato un contradditorio in una delle chiese evangeliche più importanti degli Stati Uniti. Migliaia di fedeli sono riuniti per ascoltare i due, che hanno ammesso le loro colpe come in confessione (il tradimento della prima moglie, Mc Cain; l’aver fatto uso di droghe, Obama), hanno detto le loro intenzioni e, soprattutto, hanno dichiarato la loro opinione sull’aborto. Scontate le risposte: Obama pro-choice, cioè a favore della scelta, McCain pro-life, cioè contro l’aborto. Il Partito Democratico resta così sulla posizione che è la donna a dover poter decidere se abortire o meno. Ma la piattaforma dell’iniziativa sull’aborto del Partito Democratico è stata anche ben ricevuta da alcuni cristiani pro-life, che hanno applaudito l’enfasi sulla riduzione del numero degli aborti. |
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mercoledì 20 agosto 2008 |
Per uno strano scherzo del destino, Fernando Lugo, nuovo presidente del Paraguay, ex vescovo cattolico sospeso per la sua entrata in politica, ha giurato da presidente il 15 agosto, data della festa dell’Assunzione dlla Vergine Maria. L’assunzione del presidente coincide, insomma, con quella della Vergine. E si è svolta nella capitale del Paraguay, Asuncion, che significa assunzione in spagnolo. E Asuncion è stata fondata, guarda caso, il 15 agosto 1537: per quello ha questo nome. Una serie di coincidenze, per una campagna, quella di Lugo, che non è stata di carattere religioso. Ma durante la quale ha usato comunque slogan come “Fede nel futuro”. Un gioco di parole: le prime due lettere del suo nome, Fe, sono anche la parola spagnola con cui si traduce fede. Prima di prendere l’incarico, Lugo ha trascorso la notte alla comunità della Congregazione dei Missionari del Mondo Divino, il centro del suo precedente ordine, probabilmente per pregare e meditare. |
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martedì 19 agosto 2008 |
Benedetto XVI non ha mancato di manifestare la sua preoccupazione per la situazione che è maturata in Georgia. Ha chiesto di aprire “senza indugi” i corridoi umanitari tra la regione dell’Ossezia meridionale e la Georgia, perché “i morti ancora abbandonati possano ricevere degna sepoltura e i feriti adeguatamente curati”. Ha sottolineato, nell’Angelus dell’Assunta, che continua “a seguire con attenzione e preoccupazione la situazione in Georgia, e mi sento particolarmente vicino alle vittime del conflitto. Mentre elevo una speciale preghiera di suffragio per i defunti ed esprimo sincere condoglianze a quanti sono in lutto, faccio appello affinché siano alleviati con generosità i gravi disagi dei profughi, soprattutto delle donne e dei bambini, che mancano persino del necessario per sopravvivere”. È una situazione da guardare con attenzione, quella della Georgia. La frattura delle Chiese russe può infatti porre ostacoli alla via del dialogo che Benedetto XVI ha avviato. |
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mercoledì 13 agosto 2008 |
È finita la vacanza del Papa a Bressanone: ora il Pontefice torna a Castel Gandolfo, per passare nella residenza estiva l’ultima parte dell’estate, e prepararsi ad un autunno pieno di impegni. A cui se ne potrebbe aggiungere uno nuovo. La notizia ha avuto poco risalto sui mezzi di informazione, ma rientra a pieno titolo in quelle varie iniziative per il dialogo che si stanno monitorando su questa rubrica: Ahmed Badr Al Din Hassun, Gran Muftì della Siria, ha invitato Benedetto XVI a recarsi nel suo paese, nel corso dell’Anno Paolino che ha preso il via a giugno. Il Muftì ha annunciato personalmente l’invito al Papa, spiegando che “la sua presenza tra noi sarà di grande significato”, e aggiungendo che Joseph Ratzinger sarà “graditissimo ospite, più di un fratello”. Di più: il Muftì vorrebbe incontrare Benedetto XVI anche in Italia, durante le celebrazioni dell’Anno Paolino. È il segnale di un rinnovato spirito di dialogo tra mondo islamico e mondo cattolico dopo il discorso di Ratisbona. |
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mercoledì 13 agosto 2008 |
“Aquero”. Così Bernadette Soubirous, una contadina quattordicenne di Lourdes, chiamava la Madonna, quando cominciarono le apparizioni. “Aquero”, nel dialetto guascone della zona, l’unico che Bernadette sapesse parlare, significa “quella cosa lì”. Solo alla sedicesima apparizione, “aquero” risponderà a Bernadette nella stessa lingua, dicendo: “Que soy era Immaculada Councepciou”, sono l’Immacolata Concezione. Parole che Bernadette si ripeterà continuamente nella mente, fino ad arrivare di fronte al suo parroco a riferirle: lei non ne comprendeva il significato. La prima apparizione nella grotta di Massabielle data l’11 febbraio del 1858: centocinquant’anni fa. L’anno giubilare di Lourdes è stato aperto il giorno dell’Immacolata dal cardinal Ivan Dìas, prefetto di Propaganda Fide. Benedetto XVI sarà a Lourdes dal 12 al 15 settembre, per un incontro con i malati, portati da decenni al santuario dai "treni bianchi" dell'Unitalsi". |
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venerdì 08 agosto 2008 |
Benedetto XVI ama parlare a braccio. Lo fa spesso, anche quando i testi sono stati redatti con cura. Alza gli occhi dal testo scritto, fa le sue aggiunte, commenta. A volte inserisce un parere personale, e se ne scusa. Una volta ha fatto addirittura sapere che l’infallibilità papale è limitata ad alcune questioni: segno di grande apertura, e allo stesso tempo di rottura della tradizione. Parlare a braccio è possibile solo se si ha una profonda conoscenza teologica, e Benedetto XVI ce l’ha. E, nel suo parlare al di fuori di qualunque costrizione data da un testo scritto, si può leggere la sua teologia molto più che nei suoi libri. Perché è nel momento in cui parla senza alcuna restrizione data dal testo che il suo pensiero viene fuori nella maniera più genuina. Così, nel duomo di Bressanone, ha avuto luogo il cosiddetto “question time” del Papa. Vale a dire, l’incontro con i sacerdoti della diocesi di Bolzano, nel corso ... |
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mercoledì 06 agosto 2008 |
La Cina al centro dei pensieri di Benedetto XVI: una lettera ai cattolici cinesi lo scorso anno, la scelta del cardinale di Hong Kong Zen per scrivere le meditazioni della Via Crucis dell’ultima Pasqua al Colosseo, l’accoglienza di un concerto della Filarmonica Cinese in Vaticano, un segno di disgelo. E infine, il cordiale saluto dell’Angelus di domenica, dove il pontefice ha espresso l’auspicio che il “grande incontro sportivo” delle Olimpiadi di Pechino “offra alla comunità internazionale un valido esempio di convivenza tra persone delle più diverse provenienze, nel rispetto della comune dignità. Possa ancora una volta lo sport essere pegno di fraternità e pace tra i popoli”. E parole simili aveva usato, Benedetto XV, lo scorso 7 maggio, dopo il concerto in Vaticano offerto dall’Orchestra Filarmonica di Pechino. Sembra, insomma, che tra Vaticano e Cina sia in atto un vero e proprio disgelo. Ma è proprio così? |
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