sabato, 20 settembre 2008 |
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Un lungo passaggio dedicato alla “pulizia religiosa” di cui sono vittime i cristiani in India. Subito dopo, parla del “calvario dei cristiani in Iraq”. Infine, il legame tra questi fatti e la questione della libertà religiosa: non come valore aggiunto, facoltativo, di uno stato democratico, ma come elemento fondante di tutte le libertà e “criterio ultimo di salvaguardia delle stesse”. Sono i passaggi fondamentali della prolusione al Consiglio Permanente della Cei del cardinal Bagnsco. Il tema della libertà religiosa e soprattutto del ruolo pubblico della religione è fondante nel dibattito di questi ultimi tempi. Benedetto XVI ci è tornato più volte: prima nel viaggio negli Stati Uniti (i quali, per come è strutturata la loro democrazia, rappresentano un esempio di laicità positiva), poi nel viaggio in Francia, dove il Papa si è confrontato con una società, quella francese, che non ama sentire l’ingerenza della religione,... |
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mercoledì, 17 settembre 2008 |
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Benedetto XVI ha parlato anche della liberalizzazione del rito preconciliare nel suo incontro con i vescovi francesi. In Francia, le polemiche per le aperture del Motu Proprio del Papa sono state intense, ma Benedetto XVI ha invitato i vescovi francesi a fare tutto il possibile per evitare divisioni, accogliendo i tradizionalisti. “Alcuni frutti – ha detto, riferendosi proprio al Motu Proprio – di queste nuove disposizioni si sono già manifestati, e io spero che l’indispensabile pacificazione degli spiriti sia, per grazia di Dio, in via di realizzarsi. Misuro le difficoltà che voi incontrate, ma non dubito che potrete giungere in tempi ragionevoli a soluzioni soddisfacenti per tutti, così che la tunica senza cuciture di Cristo non si strappi ulteriormente. Nessuno è di troppo nella Chiesa. Ciascuno, senza eccezioni, in essa deve potersi sentire a casa sua, e mai rifiutato”.La volontà è quella di arricchire il rito post-conciliare con quello pre-conciliare, andando incontro a quanti si sentono ancora legati al rito ... |
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mercoledì, 17 settembre 2008 |
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Sono rimasti sorpresi, i media francesi, dall’afflusso di gente costante, continuo, incessante e grande che ha fatto da corona alla visita di Benedetto XVI in Francia. Prima a Parigi, poi a Lourdes, nel centocinquantesimo dell’apparizione della Madonna a Bernadette Soubirous. Pellegrino tra i pellegrini, il Papa ha voluto partecipare alla processione dei lumi, e poi ha celebrato la Messa davanti alla grotta e ad una folla immensa. Una Messa nella quale ha spiegato che “Il segno della Croce è in qualche modo la sintesi della nostra fede, perché ci dice quanto Dio ci ha amati; ci dice che, nel mondo, c’è un amore più forte della morte, più forte delle nostre debolezze e dei nostri peccati. La potenza dell’amore è più forte del male che ci minaccia“. Mentre nella messa parigina alla Esplanade des Invalides - ispirandosi alla lettura di Paolo – come si debbano rifuggire gli idoli della società. Un ammonimento trasversale, che riguarda anche i temi della vita e della famiglia. |
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mercoledì, 17 settembre 2008 |
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Dopo quasi dieci anni di costante incremento, diminuisce la percentuale delle firme per la destinazione dell’8 per mille alla Chiesa Cattolica. L’agenzia indipendente Adista ha anticipato un documento interno della Conferenza Episcopale Italiana, che analizza la diminuzione del sovvenire e definisce come correre ai ripari per tentare di rilanciare il sostegno economico alla Chiesa. L’idea è quella di rilanciare la già costose campagne pubblicitarie. I dati del 2009 sono analizzate in una lettera intitolata “Sostenere la Chiesa per serivre tutti. A vent’anni da sovvenire alle necessità della Chiesa. Lettera dell’episcopato a vent’anni dall’avvio del nuovo sistema di sostegno economico alla Chiesa Cattolica Italiana”. Dal documento, emerge che diminuisce la percentuale di firme in favore dlela Chiesa: dall’89,82 per cento del 2008 all’86 per cento del 2009. Non si tratta – spiega la lettera – “di una diminuzione in valore assoluto delle firme in favore della Chiesa Cattolica (che, anzi, crescono ancora di 38024 unità), ... |
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giovedì, 11 settembre 2008 |
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Benedetto XVI andrà in Francia come “messaggero di pace”. In un breve messaggio in francese al termine dell’udienza generale, Benedetto XVI parla direttamente ai francesi: sarà Oltralpe da domani, e ci resterà tre giorni. Qualcosa in più di quello che sarebbe dovuto essere il viaggio: un pellegrinaggio a Lourdes, nel centocinquantesimo dell’apparizione della Madonna a Bernadette. Ma sarà anche a Parigi, e verrà accolto dal presidente Sarkozy sul suolo francese. Sarkozy ha portato in Francia l’idea della laicità positiva, la stessa che Benedetto XVI ha osservato e apprezzato negli Stati Uniti. Il presidente francese ha anche scritto un libro sul ruolo pubblico delle religioni, e lo ha donato al Papa nel primo incontro con lui, quando il presidente francese andò a insediarsi come canonico onorario della Basilica Lateranense. Non a caso, Benedetto XVI della “amatissima Francia” dice di apprezzare la “generosa tradizione di accoglienza e tolleranza, così come la solidità ... |
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lunedì, 08 settembre 2008 |
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Il segretario generale della Cei, monsignor Betori, prenderà il posto a Firenze del cardinale Ennio Antonelli, che è stato nominato a giugno alla presidenza del Pontificio Consiglio per la Famiglia. Le voci di questa eventuale nomina di Betori si rincorrono da mesi, ma oramai pare che i giochi siano fatti. C’è stata anche l’eventualità che Betori potesse essere nominato arcivescovo a Bergamo, diocesi vivace, fucina di vocazioni, dove avrebbe potuto far valere le sue doti di organizzatore. Ma alla fine ha prevalso la scelta di Firenze, sede forse meno vivace, ma senz’altro più prestigiosa, che apre la strada ad una prossima berretta cardinalizia. Betori è segretario della Cei dal 2001, ed è stato riconfermato nel 2006. Ha vissuto dunque come segretario la transizione dal regno del cardinal Ruini alla presidenza del cardinal Bagnasco. Di Ruini, monsignor Betori è stato un collaboratore “intelligente”, dicono nelle Stanze Vaticane. Non un mero esecutore della linea dettata da Ruini, quanto piuttosto un suo promotore. |
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mercoledì, 03 settembre 2008 |
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Forse non sarà Giuseppe Betori il prossimo arcivescovo di Firenze. L’attuale segretario della Cei, che sembrava lanciatissimo verso la città fiorentina (con un incarico che lo avrebbe portato dritto alla berretta da cardinale), ora sarebbe dirottato più verso la guida della diocesi di Bergamo. Una possibile nomina (ma ancora non ci sono conferme di questa voce) che apparirebbe come una mancata promozione. Ma è solo un’apparenza: la diocesi di Bergamo (insieme a quelle di Brescia e Milano) è tra le più attive nella formazione dei giovani: i seminari lavorano a pieno regime, e i bergamaschi in Vaticano sono una componente di un certo rilievo. Sarebbe un incarico, insomma, che non lo porterebbe dritto al cardinalato (ma è solo questione di tempo), e che allo stesso tempo gli permetterebbe di sovrintendere ad una "macchina" ben oliata dalla quale vengono alcuni tra i più importanti impiegati e dirigenti vaticani. |
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martedì, 02 settembre 2008 |
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Si è da pochissimo archiviato il Meeting Cl di Rimini, un appuntamento annuale che chi è cattolico non può non seguire. Lungi dall’essere un semplice raduno di un movimento, il Meeting negli anni è diventato un luogo di dibattito pubblico, con presenze importanti, che ne hanno fatto uno degli appuntamenti da seguire per tastare il polso del rapporto tra la Chiesa e le istituzioni. Il meeting di quest’anno aveva come titolo: “O protagonisti o nessuno”. Che, ci hanno tenuto a spiegare gli organizzatori, non vuole significare una tendenza a voler stare i riflettori, quanto piuttosto un sottolineare l’essere protagonisti della propria vita, prenderla in mano. Essere se stessi, ed esserlo in cammino con l’evento Gesù. Comunione e Liberazione ha fatto del meeting un evento centrale: in un periodo – agosto – di relativa stasi politica, è l’unico posto dove i politici si confrontano, e ne escono fuori delle idee. |
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lunedì, 01 settembre 2008 |
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La dichiarazione di “morte cerebrale” non può sancire più la fine di una vita e va rivista in nome delle nuove ricerche scientifiche: lo scrive l’Osservatore Romano, in un’editoriale in prima pagina dedicato ai 40 anni del cosiddetto “Rapporto di Harvard”. I medici però si oppongono nettamente. OSSERVATORE ROMANO. L’editoriale dell’Osservatore Romano è firmato da Lucetta Scaraffia, esponente del Comitato Nazionale di Bioetica nonché dell’Associazione Scienza&Vita: un punto di vista autorevole del pensiero cattolico in materia. L’occasione è il quarantennio del cosiddetto “Rapporto di Harvard”. Il rapporto cambiò la definizione di morte: fino ad allora si basava sull’arresto cardiocircolatorio, dal rapporto in poi si è basata sull’encefalogramma piatto. Il quotidiano della Santa Sede ricorda che anche la Chiesa accettò la definizione, e si proclamò favorevole al prelievo degli organi da pazienti cerebralmente morti. Ma – prosegue – è stato dimostrato che “la morte cerebrale non è la morte dell’essere umano”. |
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