sabato 25 aprile 2009 |
Del viaggio di Benedetto XVI in Terrasanta si conosce ogni dettaglio. Il punto è però come questo viaggio prenderà corpo. La linea della diplomazia vaticana, confermata indirettamente anche da alcune parole del presidente della Sala Stampa Vaticana, padre Federico Lombardi, è quella che si andranno a visitare tre Stati: Giordania, Israele e Palestina. È una linea di equivicinanza tra il mondo ebraico, verso il quale Benedetto XVI mostra grande rispetto, e con il quale il Papa ha stabilito molte basi per il dialogo, e il mondo arabo. E non è un caso: il 2 per cento dei cattolici che vivono in Israele sono arabo-cristiani. La diplomazia vaticana è al lavoro perché i cattolici di Gaza (un totale di 200-250 permessi) possano andare in Israele ad assistere alla visita del Papa. Sul fronte ebraico, invece, la questione è ancora quella dell’Accordo Fondamentale, che riguarda le tutele dei luoghi santi, e non la proprietà, come ha precisato Monsignor Franco, nunzio della ... |
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sabato 25 aprile 2009 |
La piena sintonia tra Benedetto XVI e il presidente Napolitano è testimoniato dai venti minuti di colloquio a tu per tu tra i due, prima del concerto che il capo dello Stato ha voluto offrire a Ratzinger in occasione del quarto anniversario del suo Pontificato. Un incontro breve, ma che testimonia anche la grande complicità che intercorre tra i due. Napolitano era presente, a fianco del Pontefice, anche al concerto in Sala Nervi che ha fatto da cornice alla consegna dei premi Van Thuan, e si parla di contatti frequenti tra la Segreteria di Stato e il Quirinale. L’omaggio di Napolitano al Papa è solo l’ultimo degli attestati di stima per il Pontefice. Nel suo discorso, il presidente rinnova a Benedetto XVI “l’espressione del rispetto, dell’attenzione e dell’apprezzamento, che gli italiani condividono, per il suo messaggio di pensiero e di fede, e per il suo meditato e intenso impegno su problemi essenziali del nostro tempo”. In particolare, Napolitano ringrazia Benedetto XVI per ... |
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sabato 25 aprile 2009 |
Benedetto XVI andrà a visitare i terremotati d’Abruzzo il 28 aprile. La data è ufficiale, e anche l’itinerario è stato svelato ieri dalla Sala Stampa Vaticana: prima passerà dalla tendopoli di Onna, dove le persone hanno perso tutto, e poi si raccoglierà in preghiera davanti alla Casa dello Studente, dove molti giovani sono morti. Benedetto XVI ha spiegato al Capitolo Francescano, ieri accolto a Castel Gandolfo nell’Ottocentesimo della Fondazione, “ben più grave” dei danni materiali prodotti dal terremoto è la “rovina” delle persone e delle comunità. Non solo di chi è morto, ma anche di chi resta. E, forse, allude anche alla rovina “morale” di chi non ha saputo prevenire. Lo possono far pensare le parole del cardinal Bertone, segretario di Stato Vaticano, che, parlando della visita del Papa, è intervenuto con un chiaro riferimento alle polemiche sulla sicurezza degli edifici crollati. “La parola di Dio – ha detto Bertone – dà la possibilità di costruire la nostra casa ... |
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sabato 25 aprile 2009 |
Non è più un mistero che la pubblicazione dell’Enciclica Sociale di Benedetto XVI sia imminente. Il Papa più volte è tornato sull’argomento, in particolare nel Messaggio per la Giornata Mondiale per la Pace. Ma anche il cardinal Raffaele Martino, presidente del Pontificio Consiglio Giustizia e Pace, ne ha parlato di nuovo in questi giorni, ad un convegno dell’Università Gregoriana intitolato “Valori etici e sviluppo integrale della persona nel tempo della globalizzazione”. Martino ha puntato il dito “sull’ingordigia delle banche”, secondo una linea che anche Benedetto XVI ribadisce spesso. Ma, se sull’appello ad una maggiore eticità nell’economia sono tutti concordi, il dibattito nasce nel momento in cui si va a definire il mercato. Un esempio lo si è avuto proprio al dibattito organizzato nell’Università Gregoriana. Un dibattito che, indirettamente, può far comprendere il perché la data di pubblicazione dell’enciclica sia continuamente slittato, fino ... |
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sabato 18 aprile 2009 |
Nel giorno del suo ottantaduesimo compleanno, Benedetto XVI ribadisce che la resurrezione è un “evento storico”, e sottolinea che anche nei nostri tempi c’è chi “cerca di negarne la storicità”. Non ci potrebbe essere un modo più azzeccato per festeggiare il suo compleanno. Perché è lo stesso Benedetto XVI ad aver raccontato il senso della sua vocazione sacerdotale: “Alla vigilia della mia ordinazione sacerdotale ho aperto la Sacra Scrittura, perché volevo ricevere ancora una parola del Signore per quel giorno e per il mio futuro cammino da sacerdote. Il mio sguardo cadde su questo brano: ‘Consacrali nella verità’”. È dunque la verità il filo conduttore del pontificato di questo Papa, a cominciare dalla verità “storica” di Gesù, alla quale ha dedicato il libro “Gesù di Nazareth”, e ora il suo seguito, al quale si dedica con passione ogni mattina, quando gli impegni di Capo della Chiesa glielo permettono. Benedetto compie 82 anni lasciandosi ... |
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sabato 18 aprile 2009 |
Il rammarico della Santa Sede riguardo la risoluzione del Parlamento belga contro le affermazioni del Papa sui preservativi durante il viaggio in Africa prende corpo in una amara nota della segreteria di Stato, che attacca “la campagna mediatica senza precedenti sul valore preponderante, per non dire esclusivo, del profilattico sulla lotta contro l’Aids”. Il 15 aprile l’ambasciatore belga ha rimesso a Domique Mamberti, segretario vaticano per i Rapporti con gli Stati, la risoluzione della Camera dei Rappresentanti Belga, che “condanna le dichiarazioni inaccettabili del Papa in occasione del suo viaggio in Africa e protesta ufficialmente presso la Santa Sede”. La Segreteria di Stato risponde con una nota nella quale “prende atto con rammarico di tale atto, inconsueto nelle relazioni diplomatiche tra la Santa Sede e il Regno del Belgio”. Dal Belgio, si decide di non replicare. Durante il volo che lo stava portando in Africa, Benedetto XVI aveva affermato che distribuire ... |
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sabato 18 aprile 2009 |
Cinque milioni di euro saranno devoluti complessivamente dalla Chiesa Cattolica per il terremoto in Abruzzo. Cinque milioni che saranno presi dai fondi dell’8 per mille e devoluti per erogazione diretta, attraverso le Caritas diocesane: soldi pronti all’uso, che serviranno per portare i soccorsi alle popolazioni sul territorio fin quando sarà necessario. Si tratta di denaro che fa parte di un fondo destinato agli aiuti per le calamità naturali. La Chiesa cattolica, infatti, destina i proventi dell’8 per mille a tre finalità: esigenze di culto e pastorale, sostentamento del clero e interventi caritativi. E, tra gli interventi caritativi, si contemplano anche gli interventi per le calamità naturali. L’ultimo rendiconto dell’8 per mille (che si riferisce al 2006), tra gli interventi straordinari si annoverano i 2 milioni di euro per il terremoto in Indonesia, i 2 milioni di euro di aiuto per la guerra in Libano, il milione di euro destinato ad aiutare la popolazione colpita dalla carestia in Gibuti, ... |
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giovedì 09 aprile 2009 |
Il Papa annuncia che presto andrà a far visita ai terremotati dell’Aquila. E intanto dal Vaticano si lancia un appello a tutti i laboratori di restauro in Italia, affinché adottino un’opera d’arte mobile, cioè “trasportabile”, rimasta danneggiata nel sisma che ha colpito l’annuncio. L’attenzione della Santa Sede nei confronti dei terremotati si muove su due binari: da una parte la solidarietà, con tutte le associazioni impegnati nella raccolta viveri e donazioni e l’intenzione del Papa di andare personalmente in visita ai terremotati. Dall’altra, l’attenzione per le opere d’arte distrutte o rovinate dalla scossa. La proposta della Santa Sede è di adottarle. L’appello lo fa il professor Francesco Buranelli, segretario della Pontificia Commissione per i Beni Culturali della Chiesa, mentre il presidente della commissione, monsignor Ravasi, segue ora per ora l’evolversi della situazione in contatto telefonico con l’Arcivescovo dell’Aquila Molinari. “Lancio un appello – dice il professor Buranelli – a tutti i ... |
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sabato 04 aprile 2009 |
La Chiesa italiana va in soccorso delle famiglie, e lo fa coinvolgendo il sistema bancario, mettendo in moto aiuti in forma di prestiti sostenuti da un fondo di garanzia. Si quantifica in trenta milioni di euro il contributo che la Cei vorrebbe raccogliere con una grande colletta nazionale il 31 maggio. Denaro che dovrebbe essere dato in garanzia alle banche, attraverso l’Abi, che, in virtù di questa garanzia, erogheranno prestiti per circa 300 milioni alle famiglie indicate dalla Cei. È qualcosa di più di una semplice elemosina, anche se a beneficiarne non potranno essere più di 20-30 mila famiglie. Monsignor Crociata, segretario generale della Cei, spiega che “accedere al fondo sarà molto semplice, a patto di rientrare nei requisiti fissati: potranno chiedere di accedervi famigli di coniugi regolarmente sposate (anche con matrimonio civile), con almeno tre figli o malati a carico rimaste senza alcune fonte di reddito”. Il fondo è destinato anche a ... |
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