sabato 20 giugno 2009 |
“Lasciarsi conquistare pienamente da Cristo!”. E’ questo l’”obiettivo” additato ai sacerdoti dal Papa, per lo speciale Anno Sacerdotale. “Questo – ha spiegato il Santo Padre - è stato lo scopo di tutta la vita di san Paolo, al quale abbiamo rivolto la nostra attenzione durante l’Anno Paolino che si avvia ormai verso la sua conclusione; questa è stata la meta di tutto il ministero del Santo Curato d’Ars, che invocheremo particolarmente durante l’Anno Sacerdotale; questo sia anche l’obiettivo principale di ognuno di noi”. “Per essere ministri al servizio del Vangelo, è certamente utile lo studio con una accurata e permanente formazione pastorale – ha ammonito il Papa - ma è ancor più necessaria quella ‘scienza dell’amore’ che si apprende solo nel ‘cuore a cuore’ con Cristo. E’ Lui infatti a chiamarci per spezzare il pane del suo amore, per rimettere i peccati e per guidare il gregge in nome suo”. Il messaggio di Benedetto XVI mira in alto. Ma, a guardarlo dal basso, si tratta .. |
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sabato 06 giugno 2009 |
Lo scorso mercoledì, la Casa Bianca ha annunciato la nomina di Miguel Diaz, 45 anni, professori di teologia al College di Saint Benededict nella Saint John University in Minnesota, come ambasciatore degli Stati Uniti presso la Santa Sede. Nato a Cuba, Diaz e la sua famiglia sono partiti quando Diaz aveva otto anni, e si sono stabiliti a Miami. Diaz viene da una famiglia umile, e il suo maggiore obiettivo sarà organizzare un incontro tra Obama e Papa Benedetto XVI durante il meeting G8 in Italia questo giugno. La mossa di Obama sembra che abbia permesso al presidente di passare il test con il mondo cattolico: accolto con diffidenza all’inizio, in particolare per le sue aperture pro-choice, al centro delle polemiche per la laurea ad honorem consegnatagli dalla cattolicissima università di Notre Dame, il presidente degli Stati Uniti ha passato un primo test proprio a Notre Dame, tendendo un ramoscello d’ulivo ai cattolici pro-life. Ora, con la nomina di Diaz, pare ... |
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sabato 06 giugno 2009 |
Al termine dell’Assemblea Generale dei vescovi italiani, il cardinale Bagnasco, presidente della Cei, ha accusato gli interessi di “potenti lobby economiche” che contrastano la Chiesa cattolica. Curiosamente, nello stesso giorno Benedetto XVI riceveva otto nuovi ambasciatori per la presentazione delle lettere credenziali: alcuni di loro provenivano dall’Africa, e Benedetto XVI ha sottolineato ancora una volta che fedeltà coniugale e senso di responsabilità restano le armi capaci di avere “un reale impatto” nella prevenzione dell’Aids. Due affermazioni che si legano: le parole del Papa sul “preservativo”, durante il viaggio in Africa, videro addirittura dei governi sollevarsi contro le affermazioni del Pontefice. Bagnasco si riferiva probabilmente a questo, ma non solo. Nella prolusione all’Assemblea Generale della Cei aveva sottolineato anche come tutti favorivano la Chiesa quando parlava di carità, ma che quando la Chiesa metteva in campo la stessa forza parlando di etica, ... |
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sabato 30 maggio 2009 |
Un compendio della lettera del Papa ai cattolici cinesi è disponibile da questa settimana sul sito web del Vaticano, in italiano e in inglese. Si tratta di una sorta di “riassunto” della lettera del Papa, strutturata secondo il modello classico del catechismo, con domande e con risposte. Viene lanciato domenica 24 maggio, in occasione della Giornata Mondiale di preghiera per la Chiesa in Cina, lanciata da Benedetto XVI proprio a conclusione della lettera. Si tratta di un tentativo di accorciare la distanza tra il Vaticano e i cattolici cinesi: voluta con forza dal cardinale Joseph Zen, già vescovo di Hong Kong , grande paladino della libertà religiosa in Cina. A cosa serve il compendio? A “favorire una conoscenza più approfondita del pensiero di Sua Santità su alcuni punti particolarmente delicati”. Punti che riguardano il modo con cui trattare l’Associazione Patriottica, l’organismo che controlla la Chiesa ufficiale. In pratica, il governo di Pechino, attraverso l’Associazione ... |
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sabato 30 maggio 2009 |
Difesa della vita. E’ il tema centrale dell’intervento di Benedetto XVI alla Conferenza Episcopale Italiana. Il Papa incoraggia l’impegno dei cattolici italiani “per la promozione di una diffusa mentalità a favore della vita in ogni suo aspetto e momento, con un’attenzione particolare a quella segnata da condizioni di grande fragilità e precarietà”. Un impegno ben testimoniato, osserva il Pontefice, dal “manifesto ‘Liberi per vivere. Amare la vita fino alla fine’, che vede il laicato cattolico italiano concorde nell'operare affinchè non manchi nel Paese la coscienza della piena verità sull'uomo e la promozione dell'autentico bene delle persone e della società”. I si e i no che vi si trovano espressi - ricorda Papa Ratzinger citando l'iniziativa promossa da Scienza e Vita e dal Forum della Associazioni Familiari a sostegno dell'inserimento nella legge sul 'fine vita' dell'obbligo di non interrompere l'idratazione e l'alimentazione - disegnano “i contorni di una vera azione educativa ... |
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sabato 30 maggio 2009 |
I vescovi italiani non vogliono farsi strattonare nelle vicende private del presidente del Consiglio Silvio Berlusconi. Mariano Crociata, segretario della Cei, incalzato dai giornalisti su una questione morale nella politica italiana (con particolare riferimento ai casi Mills e Noemi Letizia), prima ha spiegato che “il richiamo alla responsabilità degli adulti” fatto dal presidente dei vescovi Bagnasco nella prolusione all’assemblea generale della Cei, vale per tutti, “non può essere sottovaluto o evaso”, ma nemmeno “strumentalizzato a livello di cronaca quotidiana”. E poi, quando gli viene richiesto di entrare più nello specifico, spiega: “Se proprio vogliamo parlare di questione morale, ieri come oggi in Italia di questioni morali ce ne sono tante: la nostra attenzione è tenerle vive tutte, non andando ad esprimere giudizi ad ogni piè sospinto su quello e quell’altro. Ognuno ha la propria coscienza, la propria capacità di giudizio”. È la prima Conferenza Stampa ... |
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venerdì 22 maggio 2009 |
L’ultimo a leggere l’ormai famosa enciclica sociale di Papa Benedetto XVI (Caritas in veritate, si dovrebbe chiamare) è stato don Mario Toso, salesiano e rettore della Pontificia Università Salesiana, uno dei maggiori esperti di Dottrina Sociale della Chiesa. A don Mario è stato chiesto di controllare il testo, dare qualche limatura, fare in modo che il testo, dopo le varie modifiche, risulti omogeneo e aderente alle richieste “dottrinali” dell’ex Sant’Uffizio – dove il documento è stato vagliato appena dopo la prima approvazione pontificia. Non è un caso che a don Toso sia stato affidato parte del vaglio finale dell’enciclica (le ultime limature, poi, spetteranno al Pontificio Consiglio Giustizia e Pace, che ne ha seguito la redazione sin dall’inizio): dovrebbe essere proprio lui a prendere la segreteria del Pontificio Consiglio Giustizia e Pace. Toso andrebbe a prendere il posto di monsignor Crepaldi, destinato alla guida della diocesi di Trieste. Mentre già si sa che il cardinal ... |
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venerdì 22 maggio 2009 |
Un prete cristiano e un taleban ritratti entrambi a fare lezione ai bambini di una classe: è il manifesto della discordia, utilizzato dalla campagna Pro Ethik per difendere l’obbligatorietà delle lezioni di etica in tutte le scuole del land di Berlino. Il referendum ha avuto luogo il 26 e 27 aprile. Non ha vinto nessuno, perché non è stato raggiunto il quorum: hanno votato solo il 14,1 per cento degli aventi diritto. Tra questi, i Pro-Ethik hanno raccolto il 51,3 per cento dei consensi, i Pro-Reli il 48,5 per cento. Fine di una battaglia, ma non di una guerra. I sostenitori Pro-Ethik si sono riorganizzati in un’associazione, che raccoglie molte sigle, tra le quali quelle di Christen Pro Ethik, un gruppo di cristiani che si è distaccato dalla campagna Pro-Reli. Dall’altra parte, Christoph Lehmann, 46enne avvocato cattolico legato alla Cdu e promotore della campagna Pro-Reli, ha espresso il suo disappunto, ma si rifiuta di mollare. “La campagna – ha affermato – ha imposto un’agenda ... |
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sabato 16 maggio 2009 |
Il dialogo con l’Islam deve avvenire “senza riluttanza e ambiguità”. E la Chiesa è “irrevocabilmente impegnata sulla strada decisa dal Vaticano II per una autentica e durevole riconciliazione tra cristiani ed ebrei”. Lo aveva preannunciato, Benedetto XVI, che sarebbe andato in Israele come “pellegrino di pace”. E il viaggio, calibrato in maniera precisa, con una permanenza iniziale di tre giorni in Giordania e poi la seconda parte in Israele, è la prova del messaggio che il Papa vuole dare. E cioè che la strada del dialogo tra le tre grandi religioni sia non solo possibile, ma anche necessaria. Ha spiegato il Papa ad Amman, nell’incontro con i capi religiosi musulmani: “Non possiamo essere preoccupati per il fatto che oggi, con insistenza crescente, alcuni ritengono che la religione fallisca di essere per sua natura, costruttrice di unità e di armonia, un’espressione di comunione fra persone e con Dio”. “Si dà il caso – ha aggiunto però il Papa - che spesso sia la ... |
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