sabato, 09 de gennaio de 2010 |
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E’ stata senza dubbio più che atletica Susanna Maiolo, la venticinquenne italo-svizzera che ha fatto cadere il Papa durante la processione di ingresso alla Messa di Natale. Più che atletica, perché superare di un balzo – come si vede dalle immagini – le transenne non è semplice: sono alte, massicce, e ci vuole un certo slancio che è difficile avere nella calca dei fedeli. Ma, allo stesso tempo, forse qualcosa non ha funzionato nel servizio di sicurezza vaticano, che non è riuscito a fermare per tempo la donna italo-svizzera. Un’operazione che invece è riuscita ai gendarmi quando, lo scorso anno, sempre Susanna Maiolo provò a saltare le transenne. Cosa non è funzionato questa volta? E, soprattutto, era il caso di stringere il servizio di sicurezza, in un clima che appariva già esasperato dall’aggressione di Tartaglia al premier nei giorni scorsi? Gendarmeria vaticana. Ad occuparsi del servizio di sicurezza all’interno della basilica di San Pietro, e nella Città del Vaticano, ... |
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sabato, 09 de gennaio de 2010 |
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“Dio è morto. E come faremo a vivere senza?”. Massimo Cacciari, filosofo, sindaco di Venezia, ateo, cita il celebre aforisma di Nietzsche. Ma ci tiene a sottolineare anche il seguito di quell’aforisma, che “non viene mai ricordato”. Una osservazione che ha fatto al termine di un appassionato intervento al Convegno “Dio oggi. Con lui o senza di lui cambia tutto”. Passato un po’ di tempo dal termine del convegno, l’opportunità è quella di poter tirare le somme guardando gli interventi in prospettiva, e cercare di comprendere qual è la vera questione che il convegno ha lasciato. Una sfida importante, quella del cardinal Ruini, che – come presidente del Progetto Culturale – ha voluto, progettato e portato avanti questo incontro su Dio, che ha voluto fosse plurale: c’era l’ateo Cacciari, ma pure l’ateo-devoto Ferrara. Filosofi come Remi Brague e Robert Spaemann; Giorgio Israel, matematico, di religione ebraica; l’altro matematico Martin Nowak; il biblista Gianfranco Ravasi e il direttore ... |
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sabato, 09 de gennaio de 2010 |
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La sala stampa Vaticana presentando il programma delle visite pastorali del papa per l’anno 2010 ha annunciato che Benedetto XVI a maggio si recherà presso il santuario mariano di Fatima in Portogallo. Una delle apparizioni mariane più importanti del XX secolo, è stata certamente quella di Fatima dove un Angelo interpretò un ruolo di capitale importanza. La storia comincia nel 1915, tra aprile ed ottobre, senza altra precisazione perché la fanciulla beneficiaria delle visioni è troppo ignorante per conoscere i giorni della settimana ed i mesi del calendario. Essa si chiama Lucia dos Santos, ha otto anni. Questo accade ad Aljustrel, nel centro del Portogallo. Come tutti i bambini del paese, Lucia custodisce le pecore nei campi ; in quella primavera del 1915, ella debutta nel compito di pastorella dove rimpiazza sua sorella maggiore, Carolina, oramai occupata in compiti più ardui. Lucia si è legata in profonda amicizia con tre altre amichette, le ragazze Matias, Teresa e Maria ... |
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mercoledì, 16 de dicembre de 2009 |
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Lunedì 21 dicembre l’associazione “ il caffè dell’artista” mi ha invitato alle ore 17,30 presso il presidio militare- circolo ufficiali in via san Benedetto n. 6 a tenere una conferenza, aperta a tutti, sugli spiriti celesti. Il Natale ogni anno ritorna puntualmente il 25 dicembre e ogni volta segnala la sua presenza servendosi di situazioni e circostanze diverse. Come Gabriele portò l’annuncio a Maria e gli angeli avvisarono San Giuseppe e i pastori, così ciascuno viene raggiunto da un messaggio, da un segno, capace di risvegliare l’attenzione su Cristo che nasce. Nella storia della salvezza, Dio da sempre si serve degli angeli come suoi particolari messaggeri. La funzione di messaggero degli angeli sembrava terminare con la venuta dell’Inviato di Dio, colui che non solamente reca la parola di Dio, ma che è la parola Incarnata di Dio stesso, Gesù Cristo. San Paolo lo sottolinea con forza a diverse riprese affermando che gli angeli non sono più ora che i testimoni dell’incarnazione ... |
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venerdì, 27 de novembre de 2009 |
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Ogni anno il 13 novembre al Santuario di Pompei il quadro della madonna del Rosario viene fatto scendere dal trono ed è collocato davanti al presbiterio alla diretta venerazione di decine di migliaia di fedeli che solo in questa occasione possono vederlo così da vicino ed apporvi un bacio di affetto. Il 13 novembre 1875 Bartolo Longo portò il quadro della Madonna del Rosario a Pompei. Il quadro presenta l’immagine della Madonna in trono con Gesù in braccio; ai suoi piedi, san Domenico e santa Caterina da Siena. La Vergine reca nella mano sinistra la corona del Rosario che porge a santa Caterina, mentre Gesù, poggiato sulla sua gamba destra, la porge a san Domenico. Questa icona fu data a Bartolo Longo da Suor Maria Concetta De Litala , del convento del Rosariello a Porta Medina a Napoli. La religiosa l’aveva avuta in custodia dal domenicano padre Radente, confessore del beato. Per trasportarla a Pompei il Longo l’affidò al carrettiere Angelo Tortora che, dopo averla avvolta in un ... |
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sabato, 14 de novembre de 2009 |
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Il “caso Marrazzo”, dopo il “caso Boffo” e le vicende legate al nome del presidente Berlusconi, ha riproposto con forza all’attenzione dell’opinione pubblica la gravità della “questione morale” in Italia. Per i mass-media la rilevanza dello scandalo Marrazzo non deriva dal fatto che l’ex presidente della Regione Lazio fosse un frequentatore abituale di transessuali, ma dall’estorsione di cui egli è stato vittima, e forse complice. Nella vita privata infatti, secondo i mezzi di comunicazione, ognuno è libero di comportarsi a proprio piacere. Con ciò l’Italia si avvia a celebrare degnamente i 150 anni della propria unificazione (marzo 2011). La classe politica risorgimentale predicò infatti il principio “libera Chiesa in libero Stato”, che sancisce la separazione della sfera religiosa da quella politica; negò, di conseguenza, l’esistenza della morale religiosa come fondamento del nuovo Stato unitario, anche se affermò la necessità di una morale “laica” a cui avrebbe dovuto ispirarsi la ... |
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sabato, 14 de novembre de 2009 |
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E’ di questi giorni l’iniqua sentenza della corte europea che ha intimato all’Italia di togliere i crocifissi dai luoghi pubblici. E’ un ennesimo attacco cristofobico di una sparuta minoranza atea ed oscurantista al sentire comune di una nazione che vede nella croce la radice della propria civiltà. Come segno di protesta contro la sentenza laicista di tale corte, domenica 29 Novembre sia alla santa messa festiva delle 11,00 che a quella delle ore 18,30 la Parrocchia di santa Maria La Nova e l’associazione cattolica Milizia di san Michele Arcangelo regalerà un crocifisso a tutti i commercianti del comune di Campagna in provincia di Salerno che ne faranno richiesta e si prendono il solenne impegno di esporlo nei loro negozi. Inoltre tutti i bambini e i ragazzi della parrocchia riceveranno dal parroco e dai loro catechisti in regalo una croce da portare al collo. Per il Vaticano la sentenza della corte europea, nel quale siede anche un giudice italiano messo lì dal “ cattolico adulto” Romano Prodi… |
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giovedì, 05 de novembre de 2009 |
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“Don Enzo Quaglia, parroco di San Domenico per ben 62 anni, ha inciso profondamente nella comunità parrocchiale con la sua vita intemerata….” Così 10 anni fa scriveva mons. Gerardo Pierro, arcivescovo di Salerno, sul settimanale diocesano “Agire”. Io ho frequentato don Enzo per ben 25 anni e posso dire di averlo ben conosciuto. E’ stato il parroco della mia adolescenza e della mia gioventù e a san Domenico a Salerno sono stato ordinato prete. Don Enzo era un prete stile “vecchia maniera” di quelli che lungo i secoli hanno reso grande il cattolicesimo e forse proprio la mancanza di preti formati con quello stampo è all’origine della decadenza attuale. Ma veniamo ai miei ricordi. Don Enzo portava sempre la talare anche col caldo estivo, non gli piacevano i preti che non erano identificabili anche esternamente. Don Enzo recitava sempre il breviario, per anni insieme abbiamo detto prima della messa delle 9,00 le lodi e poi dopo l’ora media andavamo insieme al bar dove ... |
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mercoledì, 21 de ottobre de 2009 |
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Benedetto XVI andrà in visita alla Sinagoga di Roma il prossimo 17 gennaio: la data è stata ufficializzata dalla Sala Stampa della Santa Sede e dalla Comunità Ebraica di Roma. Per la terza volta, dunque, Benedetto XVI si reca in visita in una sinagoga: nel 2005, durante la Giornata Mondiale della Gioventù, si recò in visita nella Sinagoga di Colonia; nel 2008, durante il viaggio negli Usa, visitò la sinagoga di Park East. Un’attenzione, quella per il mondo ebraico, che è stata sempre molto forte nel pontificato di Benedetto XVI. Nonostante alcuni incidenti di percorso, che non hanno impedito lo svilupparsi dei rapporti. Il viaggio di Benedetto XVI in Israele quest’anno, ad esempio, è avvenuto nonostante nei mesi immediatamente precedenti era scoppiata la polemica sul processo di beatificazione di Pio XII e poi quella relativa al caso Williamson, il vescovo lefevbriano che – dopo la revoca della scomunica – è finito nell’occhio del ciclone per le sue dichiarazioni anti-semite. Una bufera, ... |
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giovedì, 15 de ottobre de 2009 |
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PAPA A PRAGA - IL PRIMO GIORNO: Ricorda le “radici cristiane” della Repubblica Ceca. Ammonisce che “la libertà cerca uno scopo, e per questo richiede una convinzione”. E rassicura i cechi: “Voi avvertite che anche oggi non è facile vivere e testimoniare il Vangelo. La società reca ancora le ferite causate dall’ideologia atea ed è spesso affascinata dalla moderna mentalità del consumismo edonista, con una pericolosa crisi di valori umani e religiosi e la deriva di un dilagante relativismo etico e culturale”. Benedetto XVI, in visita per tre giorni nella Repubblica Ceca nel ventesimo della “rivoluzione di velluto” che mise fine al regime comunista, mette subito in chiaro quale è lo scopo del suo viaggio: non solo un sostegno alla comunità cristiana, minoritaria rispetto a quanti si professano atei (più del 70 per cento della popolazione), ma anche il tentativo di una penetrazione in quello che molti commentatori cechi definiscono “il futuro delle altre nazioni europee”. Benedetto ... |
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