Don Marcello Stanzione è l’autore del libro: “Gesù è il mio mental coach. Una guida sicura per il tuo benessere fisico e spirituale” edito dall’editrice milanese Sugarco.
Il mental coach è una figura professionale contemporanea che indirizza e accompagna il proprio cliente in un percorso di crescita personale. ...
Nella sua esortazione per l’"Elevazione dell'anima a Dio con la Preghiera e i Sacramenti" (Introduzione alla Vita Devota 2° parte) diretta alla sua cara Filotea, San Francesco di Sales, a proposito del “sole degli esercizi spirituali” - la messa - scrive: "Cerca con tutta la scrupolosità di ascoltare tutti i giorni la messa, per offrire con il sacerdote il sacrificio del tuo Redentore a Dio, suo Padre, per te e tutta la Chiesa. Lì sono presenti molti angeli, come dice San Giovanni Crisostomo, per venerare questo santo mistero; e così, stando con loro e con la stessa intenzione, è chiaro che con tale compagnia possiamo ricevere molte influenze propizie. ...
La prima cappella che, come è facile intuire, fu una baracca in legno, sostituita da «soda fabbrica»1 in pietra viva – materiale a portata di mano sulla montagna – rimonta al secolo nono. Ce ne dà notizia il Rev.mo Capitolo della Cattedrale Stabiese. Il quale, privato della sua parte di proprietà del Faito, toltagli da Giuseppe Napoleone nel 18072, pur senza aver mai smesso di reclamare i suoi diritti, col ritorno dei Borboni a Napoli3 prese vieppiù ad insistere per rientrarne in possesso. ...
Don Marcello Stanzione e la dottoressa Pina Desiderio sono gli autori del testo “Ildegarda di Bingen e la spiritualità benedettina” stampato dalla prestigiosa editrice Il Cerchio di Rimini.
Mancava nel panorama delle pubblicazioni fiorite nell’ultimo decennio su Ildegarda di Bingen una puntuale analisi storica e filologica circa il contesto culturale e spirituale in cui la Santa maturò e consolidò il suo carisma, divenendo punto di riferimento per uomini di governo e per uomini di fede che di lei manifestarono grande considerazione; ...
“Un’anima pia, afferma san Bernardo, non è mai dimenticata dal suo Angelo protettore. Sapendo benissimo il tenero amore che Dio gli porta, egli vigila incessantemente nel conservargli la purezza, e non ha nient’altro a cuore che di presentarla a quel celeste Sposo, ancora vergine e senza macchia… Non avete letto nel Libro di Giuditta, la riconoscenza di questa santa donna per la protezione con cui il suo Angelo custode l’aveva ricoperta?”. “Via il Signore!, diceva lei, poiché il suo Angelo mi ha custodita alla mia uscita, durante il mio soggiorno nel campo di Oloferne e nel mio ritorno qui; di modo che io ritorno presso di voi con una purezza senza macchia” (San Bernardo, Sermone 39 in Cantico). ...
Al nome di San Gabriele, la mente si riporta spontaneamente a quelle pitture del mistero dell'Annunciazione, così frequenti in Italia, nelle quali si vedel’Arcangelo, con un ramo di giglio in mano, penetrare nella dimora dove Maria prega silenziosamente. Rendiamo grazie a San Gabriele, che ci ha insegnato a lodare la Santa Vergine! Il suo nome evoca la scena inenarrabile il cui svolgimento è stato l'Incarnazione del Verbo. ...
Un intervento angelico, a favore di un pio condottiero, accadde durante la guerra del 1663. Il maresciallo Tilly stava assistendo alla santa Messa allorquando il barone Lindela gli si affiancò e gli comunicò che il duca di Brunswiek stava per attaccare l'esercito imperiale. Il maresciallo gli ordinò di predisporre le truppe al combattimento, promettendo che l'avrebbe raggiunto alla fine della santa Messa. Prima del suo arrivo, durante la celebrazione dell'Eucaristia, tuttavia i due eserciti avevano avuto uno scontro e le forze nemiche erano state respinte. ...
In un passo del Levitico così leggiamo: " il Signore disse ancora a Mosè: «Parla a tutta la comunità dei figli d'Israele, e di' loro: "Siate santi, perché io, il SIGNORE vostro Dio, sono santo.”
Essendo impossibile all’uomo elevarsi fino alla santità di Dio, il Signore si è degnato di abbassarsi fino alla nostra miseria, ci è venuto incontro per portarci lui stesso alla santità. ...
Un contadino aveva preso, fin dalla sua infanzia, la pia abitudine di assistere tutti i giorni al santo sacrificio della messa, e l’aveva conservata fino ad una età avanzata. Come sentiva la campana del villaggio suonare la messa, egli lasciava le sue occupazioni, anche nei campi, per andare in chiesa.
Un giorno, camminando penosamente in un sentiero impraticabile per il cattivo tempo, egli si disse: “Eccomi vecchio; io non posso più fare come nella mia gioventù; devo oramai rinunciare alle lunghe corse. Quando sarò nei campi, non andrò a messa e mi accontenterò di unirmi in spirito a quelli che avranno la felicità di assistervi”. ...
Nel marzo 1779, San Francesco Saverio Bianchi, dovendo partire da Napoli per Milano per partecipare al Capitolo generale dei Barnabiti, si recò nei Quartieri Spagnoli della città partenopea da suor Maria Francesca delle Cinque Piaghe per salutarla. La santa monaca gli assicurò il ricordo nella preghiera per il buon esito del viaggio. Al ritorno dal nord- Italia la carrozza nella quale il padre Bianchi viaggiava con altre persone, fra cui il generale del suo ordine religioso dei Barnabiti, attraversava una strada malandata. ...