ĞLe mie medicine naturali ispirate alla farmacista di Dioğ
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domenica 03 dicembre 2023

Elisa Giorgiodi Antonio Corbisiero

Elisa Giorgio è una poetessa e una farmacista, laureata in chimica e tecnologia farmaceutica. Dal 2011 svolge la professione di farmacista specializzata in Fitogemmoterapia, in ricette di Medicina Medievale per il benessere del corpo e della mente, in riconoscimento e uso delle piante officinali, in Floriterapia. «Sui social ha realizzato l'orto di Santa Ildegarda di Bingen. Ormai è una realtà- dice Elisa- ho realizzato una pagina Facebook dove pregheremo, andremo nell'orto, nel giardino, nel bosco qui vicino. ...

 
Andremo in cucina e condivideremo sue ricette, parleremo di erbe delle loro proprietà e dei loro utilizzi». Ildegarda di Bingen è stata innalzata definitivamente all'onore degli altari nel 2012, grazie a Papa Benedetto XVI. Nello stesso anno, il 7 ottobre, è stata nominata anche Dottore della Chiesa. Ma ci sono voluti più 800 anni prima che i suoi libri di medicina venissero tradotti e ulteriori 50 anni prima che le ricette e le applicazioni mediche trasmesse venissero testate per essere utilizzate nella pratica medica. Sono freschi di stampa due volumi, scritti da Elisa Giorgio con don Marcello Stanzione: «Disintossicarsi con la salasso terapia» e «Consigli per mantenersi in ottima forma» pubblicati dalla casa editrice Il Cerchio. «È stato don Marcello a farmi conoscere questo personaggio straordinario», dice la Giorgio, che prepara farmaci naturali tenendo presente la medicina galenica praticata dalla santa tedesca. «Vengono molte persone a chiederli». Il 12 novembre presenterà a Pescara un libro di ricette di Santa Ildegarda. «Poi con Don Marcello presenteremo questi libri anche nella chiesa di Santa Maria La Nova». Racconta ancora Elisa Giorgio: «Ildegarda si spegne il 17 settembre del 1179, all'età di 82 anni, presso il monastero di Rupertsberg da lei fondato. Il segretario Gilberto di Gambleaux descrive gli ultimi giorni di vita di Ildegarda. Questa donna estremamente indebolita e scarna deve continuare a guidare il convento con tanta fatica. Gambleaux racconta che lei stessa arriva ad annunciare con anticipo il giorno del suo decesso». Dopo le esequie dalla tomba di Ildegarda si eleva un profumo meraviglioso, che penetra nell'anima dei presenti. A 50 anni dalla morte dopo tanti miracoli e un costante afflusso di pellegrini viene avanzata la domanda di canonizzazione da parte del monastero di Rupertsberg. Ma solo nel 1979, in occasione degli 800 anni della sua morte, Papa Giovanni Paolo II riapre la causa di canonizzazione, incaricando il vescovo di Magonza di procedere nella divulgazione dell'opera e dei sentimenti della Santa, sia in ambito ecclesiastico che laico. Nella sua Lettera Apostolica, datata 8 settembre 1979, il Papa indirizza a chi ha scelto la vocazione religiosa le parole di Santa Ildegarda: "I Cristiani si sentiranno incoraggiati a tradurre nella pratica della vita l'annuncio evangelico in questa nostra epoca. Inoltre questa maestra, ripiena di Dio, indica chiaramente che il mondo può essere retto ed amministrato con giustizia solo se si considera creatura del Padre amoroso e provvido che è nei Cieli».

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