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SANTA GERTRUDE E IL VOLTO SANTO DI GESU’ Di don Marcello Stanzione PDF Stampa E-mail
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venerdì 31 maggio 2024

SANTA GERTRUDE E IL VOLTO SANTO DI GESU’Santa Gertrude o Geltrude la Grande, nacque nel 1256 e dai 5 anni di età visse nel monastero di Helfta in Turingia, crescendo tra continue visioni mistiche. Una volta Gesù le rimproverò il troppo studio e da allora non aprì più libri. Si dedicò alla pura contemplazione: sentire la presenza di Dio nella propria anima, dialogare con lui, anzi ascoltarlo. Morì il 17 novembre 1301. ...

 
Santa Gertrude nella seconda domenica dopo l’Epifania, durante la quale i fedeli di Roma veneravano il Santo Volto, si preparò a questa festa con una confessione generale. Infatti in questa domenica si ricordava il rito istituito, nel 1208 da Papa Innocenzo III, rito durante il quale, il Papa accompagnato dai canonici di San Pietro, portava il velo della Veronica, in processione, dalla Basilica, fino al vicino ospedale papale, di Santo Spirito in Sassia.

 A santa Gertrude i suoi peccati le apparvero così mostruosi che, confusa dalla sua miseria, corse a buttarsi ai piedi di Gesù, implorando misericordia e perdono.

Il Salvatore alzando la mano la benedisse con queste parole: “Per le viscere della mia bontà, del tutto gratuita. Ti accordo il perdono e la remissione di tutti i tuoi peccati. Ora accetta la penitenza che ti impongo: Ogni giorno per un anno intero, farai un’opera di carità come se la facessi a me stesso, in unione dell’amore con cui mi sono fatto uomo per salvarti, e dell’infinita tenerezza con cui ho perdonato le tue colpe.

Gertrude accettò di cuore e con riconoscenza, poi ricordandosi della propria fragilità, gli disse. “Ah, Signore e se mi dovesse accadere, talvolta, di omettere questa buona opera quotidiana? Allora che dovrò fare?”

Gli rispose Gesù: “Come potrai ometterla, se è così facile? Io non ti chiedo che un solo passo offerto a tale intenzione, una paglia sollevata da terra, un gesto di bontà, una parola affettuosa al prossimo, un Requiem per i defunti, una parola caritatevole a favore di un peccatore o di un giusto. Ora di uno solo, di questi atti, sarà soddisfatto il mio Cuore.

Consolata da queste dolci parole, Santa Gertrude chiese a Gesù, se anche le altre persone, avrebbero potuto profittare di questa pratica.

Le rispose il Salvatore: “Si, Io accordo l’intera remissione di ogni peccato a chiunque vorrà adempiere la penitenza che ho imposto a te. Ah, quale dolce accoglienza farò alla fine dell’anno a quanti avranno coperto, con atti di carità, la moltitudine dei loro peccati.

Gertrude replicò: “Come sarà possibile, poiché l’uomo è così incline al male da peccare più volte in un’ora?”

Il Signore le rispose: “Perché vuoi sottilizzare e mostrarti così difficile, mentre io, che sono Dio, prevedo tanta gioia in questa cosa e mi dispongo ad aiutare la buona volontà di chi vorrà darmi tale consolazione? La mia divina sapienza vincerà.

A questo punto, Gertrude chiese: “Che darai Tu, mio Dio, a coloro, che con il soccorso della tua grazia, compiranno questo atto di carità quotidiano?”

Il Maestro concluse con dolcezza: “Io darò loro ciò che l’occhio umano non vide, ciò che il suo orecchio mai udì, ciò che nemmeno il suo cuore potrebbe aspettarsi dai suoi desideri. Oh, quale felicità gusteranno coloro che avranno praticato quest’esercizio per un anno, o anche solo per un mese! Per loro è preparata in cielo ricompensa grande!”

Il giorno dopo, mentre Gertrude pregava per coloro, che nonostante l’assenza del confessore, seguendo i suoi consigli, si sarebbero accostati alla santa Comunione, vide il Signore, rivestire quelle anime con una tunica risplendente di candore ( a simbolo della purezza), adorna di pietre preziose con la forma e il profumo delle violette,  (a simbolo dell’umiltà), poi ricevettero un abito rosa cosparso di fiori d’oro, per simboleggiare la Passione sofferta da Nostro Signore, che permette ad ogni anima di prepararsi degnamente alla Santa Comunione.

Il Signore le disse: “Preparate i seggi vicino a me, così tutti sapranno che queste anime occupano i primi posti, non per caso, ma per mia espressa Volontà. Ti dico che da tutta l’eternità, è stato previsto che oggi queste anime avrebbero ricevuto, in virtù della loro umiltà, e per la tua mediazione, i doni più preziosi.”

Le religiose che, non avendo potuto confessarsi, si accostarono alla Santa Comunione, non per consiglio di Gertrude, ma per ispirazione della grazia, ricevettero solo l’abito rosa cosparso di fiori dorati, ma anche loro si sedettero con gioia a quel felice banchetto.

Quelle che si erano astenute dalla Santa Comunione, con umiltà e rincrescimento, non ricevettero l’abito, ma godettero comunque grandi delizie.

Dopodiché il Signore trasportato dalla sua naturale bontà, alzò la sua mano dicendo: “Tutti coloro che attratti dal mio amore, onoreranno il mio Volto, riceveranno, in virtù della mia Umanità, l’impressione viva e luminosa della mia Divinità. Questa luce rischiarerà la loro anima e nell’eterna gloria, la Corte celeste ammirerà, nei loro lineamenti, una speciale somiglianza con il Mio stesso Volto.

 
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