Madre Provvidenza Andreani e gli Angeli |
Madre Provvidenza, al secolo Anna Maria Andreani, nacque il 19 agosto 1933 a Pradalunga in provincia di Bergamo. Fin dall’infanzia sentì forte la vocazione di donarsi al Signore in una vocazione di speciale consacrazione. Da giovane lavorò come educatrice, come assistente delle operaie e come impiegata nelle fabbriche. Si impegnò molto nell’ Azione Cattolica come propagandista. Si consacrò a Dio nel 1954 nella cattedrale di sant’Ambrogio a Varazze in provincia di Savona ed in seguito si consacrò come carmelitana secolare nel Santuario di Concessa di Trezzo d’Adda in provincia di Milano. Il 22 febbraio 1964 si offrì per la conversione di un sacerdote. La notte seguente venne colpita da un glaucoma bilaterale e perse totalmente la luce degli occhi. Il 28 maggio 1969 incontrò Papa Paolo VI il quale, alla sua richiesta di entrare nel Carmelo per dedicare la propria vita per la santificazione dei sacerdoti rispose: “No, figlia mia! Vai pellegrina per il mondo, fino a quando incontrerai un ... ... vescovo che ti accetta. Inizia un’opera nuova, e accogli tutti i giovani che sono smarriti e sono alla ricerca di una luce”. Anna Maria gli rispose: “ Santità io sono non vedente”, e il Papa a lei: “Non temere: la Provvidenza ti accompagnerà”. E fu proprio così, partì senza soldi ne valigie e lungo il suo viaggio poté sperimentare la Divina Provvidenza. Ella scoprì come Dio parla attraverso gli umili, gli indigenti, i soli, gli abbandonati e i disperati. Dio intanto gli stava preparando la strada dura e faticosa delle Fondazioni. Per mezzo della protezione e guida di Sua Eminenza il Card. Giuseppe Siri, Arcivescovo di Genova, ebbe la gioia di diventare Madre di molti figli spirituali, accompagnata da padre Luigi Duillo Graziotti. Sua Eccellenza Mons. Giuseppe Franciolini, Vescovo di Cortona (AR) la accolse in diocesi come fondatrice dell’Opera Missionaria della Fede e le diede l’abito religioso carmelitano nel 1973. Durante la cerimonia il vescovo le disse che le era concesso assumere anche il nome di Madre Provvidenza. In 25 anni di lavoro sono stati preparati oltre 150 sacerdoti che sono stati inviati in tutti i continenti. Le Opere dunque non sono state fondate solo in Italia. La loro finalità principale era quella di aiutare i sacerdoti in difficoltà. Oltre alle proprie famiglie religiose, ha costruito nel mondo un’altra famiglia che si chiama “Figli di Madre Provvidenza”. Dopo anni di lavoro per gli altri, venne a mancare il 16 giugno 2002, le sue malattie erano troppo per vivere ancora a lungo. Riguardo agli angeli Madre Provvidenza ha detto: “ Se la gente del mondo conoscesse quanto gli Angeli sono potenti, disturberebbe meno dottori, maghi e consiglieri. Perderebbe meno tempo a girare. Basterebbe invocarLi per essere da loro soccorsi in ogni necessità spirituale, fisica e materiale. Potrei narrare tanti fatti, e in quanti modi gli Angeli continuano sin dal Vecchio testamento a guidare l’uomo difendendolo dal male. Cari giovani, non dimentichiamoci di pregare gli Angeli sin dal mattino. Ciascun uomo ha il suo Angelo Custode, ma è pur vero che vi sono anche le Schiere Angeliche: ciascuna di esse ha da compiere ogni giorno il suo dovere verso gli uomini che La invocano. I Santi parlano sovente degli Angeli , perché sono stati i loro amici terreni: più volte sono apparsi anche davanti ai loro nemici. Mi risulta che hanno protetto persone che Li hanno invocati durante momenti difficili. Io sono una di quelle. Gli Angeli si presentano anche sotto forma di persona umana, sempre per difendere, per proteggere e per guidare. Non dimentichiamoci di pregarLi. Sono i servitori dell’uomo: lo obbediscono sempre, ma solo quando è in grazia di Dio. Quante persone aiutano ogni giorno nel letto di dolore, e guidano la mano del medico; sulle strade bloccano le macchine facendo evitare incidenti; nei luoghi deserti sono accanto a chi è provato; sul campo di battaglia a chi Li invoca; si trovano tra due fidanzati, nell’amore tra due sposi, e in tante altre necessità. Gli Angeli aiutano molto le famiglie divise e cooperano con chi Li prega per la loro unione. Sono amici del Sacerdote che si sente solo, amareggiato, incompreso. Provate a pregarLi e poi vedrete che vi sto dicendo la verità. Gli Angeli sono i miei prediletti. Io ho una massima devozione alle Schiere Angeliche: Angeli, Arcangeli, Cherubini, Serafini, Troni, Dominazioni, Potestà, Virtù, Cieli. Preghiamo gli Angeli che guariscono, gli Arcangeli che difendono, i Cherubini che provvedono, i Serafini che consolano, i Troni che ammaestrano, le Dominazioni che aiutano a compiere la volontà di Dio, le Potestà che salvano nelle difficoltà, le Virtù che guidano sul retto cammino, i Cieli che assistono in punto di morte, e tutte le Schiere Angeliche che ogni giorno ci fanno compagnia. Essi sono puri spiriti creati da Dio per proteggerti , aiutarti, difenderti, sollevarti nel tuo lavoro quotidiano, e prepararti per essere riconsegnato nelle mani del Signore. “Angelo di Dio che sei il mio custode, illumina, custodisci, reggi e governa me che ti fui affidato dalla pietà celeste. Amen”. Abbiamo recitato l’Angelo di Dio perché voi sapete che quando veniamo al mondo Gesù ci mette vicino un Angelo. Forse noi a questo non pensiamo. Si pensa a giocare, a mangiare, a saltare, si pensa a dormire, si pensa a tante cose e non si pensa mai che abbiamo un Angelo. Tante volte pensiamo a quel compagno che ci aspetta a giocare, a quell’altro che forse ci aspetta a fare quello che non si deve fare, e a quello che ci aspetta a fare il compito. Pensiamo a tanti ragazzi, ma non pensiamo quasi mai all’Angelo Custode che ovunque ci vede. Lo lasciamo sempre solo e non Lo salutiamo mai. Cosa direste voi se vicino aveste un compagno, e questo compagno non vi dicesse niente, non vi guardasse mai? Cosa fareste? Direste: “Cosa gli ho fatto io di male che non mi saluta mai, che non mi dice mai niente?”. Pensate quante soffre tante volte il nostro Angelo Custode! Andiamo a letto la sera: Lui è lì con noi, vicino a noi, dentro il nostro letto, sul nostro cuscino. Ci abbraccia e sembra riposare con noi, mentre ci difende dal male. Tante volte usciamo, magari la sera. C’è qualche compagno con cui di giorno abbiamo scherzato, l’abbiamo preso in giro. Lui è lì che ci aspetta per picchiarci. Allora il nostro Angelo Custode ci fa venire in mente di passare per un’altra strada. Forse dobbiamo andare in un posto e Lui ci fa venire in mente di andare in un altro. Il nostro Angelo Custode è il primo compagno che Gesù ci ha messo vicino quando siamo nati. Cerchiamo di ascoltarLo. Ragazzi, quando alla mattina ci svegliamo il nostro pensiero deve essere per il Signore. Il Signore non ci ha fatti morire durante la notte, ma ci ha dato ancora una volta la grazia di aprire gli occhi. Pensate quanti muoiono durante la notte. E magari anche dopo aver passato una giornata con i peccati sull’anima muoiono improvvisamente. Al mattino non aprono più gli occhi. Alla sera, quando andiamo a letto, facciamo l’esame di coscienza e pensiamo: se io morissi questa notte andrei in Paradiso o all’Inferno? Come mi trovo io davanti a Dio dopo l’ultima Confessione? Ho dei peccati mortali sull’anima? Allora chiederò perdono a Gesù dicendogli: “Signore, se io morissi questa notte, almeno non mandarmi all’inferno perché anche se ho questo peccato mortale sull’anima, io sono pentito di averTi messo sulla croce. Io so che ho meritato l’inferno, però io sono tanto pentito Gesù. Sii buono con me, non mandarmi all’inferno”. E allora? Anche se si muore improvvisamente il Signore non manda all’inferno, purché si dica: “Io Ti prometto che appena posso vado a confessare questo peccato”. Pensate che qui con noi c’è il nostro Angelo Custode che ci aiuta a fare l’esame di coscienza, e allora domandiamoGli: “Angelo Custode come ho passato la giornata?Fammela ricordare: stamattina mi sono alzato, poi sono andato a scuola, sono uscito, ho fatto questo, ho fatto quello…Sono stato bravo?” Vedrete che il vostro Angelo Custode vi farà venire in mente tutte le cose cattive che avete fatto. Allora diteGli: “Angelo Custode coprimi questa notte, proteggimi dal male e dalle occasioni di peccato, tienimi lontano dal demonio”, perché il demonio tenta anche di notte, non solo di giorno. Anzi di notte tenta ancora di più! E poi la mattina quando ci svegliamo il primo pensiero al Signore: “Signore, grazie perché sono ancora vivo, grazie che non sono andato all’inferno, grazie che mi dai la possibilità di passare una giornata con Te”. Il vostro pensiero vada al vostro Angelo Custode, compagno della vostra vita. Sapete che gli Angeli sono solo spirito e non hanno corpo. “Angelo Custode prega per me”. Quando al mattino vi svegliate pregateLo affinché durante il giorno vi protegga e vi difenda dal male”. Don Marcello Stanzione |
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