L’enciclica sociale di Benedetto XVI sarebbe pronta, e si starebbe procedendo alle traduzioni: dopo diversi slittamenti, dovuti anche alla lontà del Papa di rivedere punto per punto la stesura del testo, asciugarlo, correggerlo e risistemarlo, sembra tutto pronto per la pubblicazione dell’enciclica che va a ricordare il quarantesimo anniversario della Populorum Progressio, l’enciclica sociale di Paolo VI. Difficile riuscire a fare qualcosa di più completo dell’enciclica di Paolo VI: si è preferito lavorare allora su un aggiornamento, dato che il fenomeno della globalizzazione era ancora lontano da prevedere. Ma si prevede, per i prossimi mesi, un vero e proprio ingorgo mediatico per quanto riguarda i documenti pontifici: sarebbe già a buon punto l’enciclica sulla fede, che va a chiudere il trittico delle virtù teologali dopo quelle sulla speranza e carità. Poi, c’è il secondo volume sulla figura di Gesù di Nazareth, scritto da Benedetto XVI e limato durante le vacanze di Bressanone.

Poi c’è il sinodo di ottobre, dedicato alla parola di Dio, e dovrà essere messa in cantiere anche l’esortazione post-sinodale, il documento ponficio che trarrà le conclusioni dell’assise. Un vero e proprio ingorgo mediatico. Ma nei Sacri Palazzi si sta già lavorando per fare sì che tutti questi testi siano diffusi senza creare troppa confusione.

Articolo del dott. Andrea Gagliarducci ( Indirizzo e-mail protetto dal bots spam , deve abilitare Javascript per vederlo )